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Quel videogioco nemmeno gli piaceva

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Quel videogioco nemmeno gli piaceva.
Voleva solo lasciare a Jungkook la libertà di parlare con il fratello, in tranquillità, senza orecchie indiscrete ad ascoltare.
Solo che non le aveva mai collegate le cuffie, aveva solo pigiato sul "muto" del TV, così da poter sentire tutto.
Impiccione.

"Soobin, calmati un attimo e spiegami..
Dove sei adesso?"

Jungkook faceva su e giù, camminando per la mansarda, era teso, agitato, essere lontano da casa dei suoi genitori, lontano dal fratello probabilmente lo indisponeva in quel momento.

"Ok, resta a dormire da YeonJun, domani torno e vengo a prenderti..
Ora è troppo tardi per svegliare tutti e caricare la macchina..
Si... sono in montagna..
Si... ci sono sia Namjoon che Yoongi..
Cristo, Bin, mi stai facendo il terzo grado.."

A Taehyung venne da ridere, vederlo girare per la sua stanza guardando qua e là, le fotografie delle vacanze, quelle con Bora, si soffermò proprio sulla sua preferita, voltando appena il viso, per controllare se Taehyung lo stesse guardando curiosare.

"Dai andate a dormire, verso mezzogiorno dovrei essere lì, ti chiamo quando sono nei paraggi..
Si ti voglio bene anche io.. a domani.."

Chiuse la chiamata e si avvicinò al letto, dove il corvino faceva finta di nulla, continuando a giocare.
Taehyung si voltò a guardarlo, era incantato mentre seguiva l'azione del videogame, gli occhioni scuri seguivano i movimenti sullo schermo.

Poi si avvicinó e dandogli una gomitata, gli fece segno di spostarsi un pò più in là.
Stava per sedersi sul letto, il cuore del gemello iniziò a battere forte, quando si allungò sopra le sue gambe, per arrivare al controller poggiato proprio accanto ma alla sua sinistra.
La mano tatuata si appoggiò alla coscia, quasi sussultò, era così vicino al bordo dei boxer corti che indossava sotto la tuta.
E Taehyung ringraziò il cielo di averli tenuti quella sera, perché come per le calze, anche l'intimo a casa era bandito e fastidioso.
Jungkook si sporse e prese al volo il joycon, tornando a sedersi al suo posto. Vicino. Troppo vicino.
Doveva dire qualcosa e cambiare immediatamente registro, l'amico in mezzo alle gambe si stava emozionando, parecchio.
E non poteva.

"Tutto ok tuo fratello?"

"No"

Jungkook non si voltò a rispondere, troppo preso dal videogioco di guerra, mentre si mordeva le labbra impegnato com'era.

"Vuoi parlarne?"

"No"

Disse il moro mordicchiando di nuovo nervoso il piercing sul labbro inferiore.

Ah.
Ora per Taehyung la situazione era peggiorata, se prima si sentiva a disagio per l'erezione che cresceva per ogni movimento del gomito dell'avvocato, che strusciava sull'esterno della sua coscia, ora era imbarazzato per aver provato a chiedere della sua famiglia.
Non ne faceva una giusta.

Two Drop Of WaterWhere stories live. Discover now