Jungkook avvocato di successo,
appena trasferitosi in un nuovo quartiere, conosce Bora, è preso da lui, da quel fascino da bravo ragazzo, in netto contrasto con la personalità spumeggiante e irriverente, a tratti esagerata.
Fino a che, per sbaglio...
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"Maybe we.. Could be.. Slow dancing Until the morning.. We.. could be.. romancing The night away.."
♡Slow Dancing V♡
Il suono del suo respiro, lo avrebbe portato dentro come una dolce melodia, idem il battito del suo cuore, lo picchiettava sul bancone del Kim's con le dita, a tempo.
Stranamente non era stato facile alzarsi da quel giaciglio, caldo, profumato e morbido, solo perché attorcigliato al suo, riposava il corpo di Jungkook.
Bello come nessun'altro i suoi occhi avessero mai visto e non c'era molto altro da dire. Quella notte, stretti tra le braccia uno dell'altro si erano detti addio, un addio silenzioso, proprio come tutto era cominciato. L'ennesimo sacrificio per suo fratello, gemello per giunta, troppo fragile per sopportare ancora.
Taehyung lo sapeva, l'aveva capito, Bora era innamorato di Jungkook e come poteva non esserlo?
Non era stato difficile nemmeno per lui, perché era limpido, chiaro come il sole, le mattine di primavera, che per la prima volta nella sua vita, il suo cuore batteva per un altro e non per sé stesso.
Jungkook era illegale, il fisico scolpito, il sorriso che arrivava fino agli occhi, quelle sfere brillanti, curiose, che si perdevano nei pensieri, fin troppe volte. E altrettante, ci si era perso lui, la notte di cinque giorni prima, mentre parlavano a letto, di sè stessi, di sogni e di cosa in realtà, non poteva unirli, ma separarli probabilmente per sempre. Come in bolla solo loro.
Gli piaceva, forse troppo, come ragionava, come usava la testa, la sua, ascoltava l'opinione altrui, pur continuando per la propria strada, come un carrarmato. Armato parecchio bene. Perché, anche se Taehyung, esperienze non ne aveva avute chissà quante, la tensione sessuale, la connessione mentale e quella spirituale, dell'anima, l'aveva sentita con lui, come mai prima.
Solo con lui.
Proprio per questo motivo, la mattina stessa, inspirò a gran polmoni il profumo del moro dal suo collo, dai suoi capelli, dalle sue labbra, lasciandolo dormire. Andandosene.
"Sei bellissimo Jungkook"
Tutti e due sapevano che tutto ciò aveva una fine, se lo erano detto, tra le righe e così doveva essere, ma quanto poteva essere difficile fare piu male a sé stessi, che alle persone che amiamo. Bora era il suo gemello, avevano diviso tutto, dall'utero, alla maggiore età, l'aveva visto sgretolarsi tra le sue mani, deprimersi e farsi del male, solo ed esclusivamente per colpa sua.
Stava rifiorendo, ora, al fianco di Jungkook. Gli era tornato il sorriso e, pian piano, aveva cominciato a rivedere il fratello che tanto adorava da piccolo. Perché non era l'assoluta verità l'astio che c'era tra di loro. Forse per l'altro era così, per Taehyung no, lui era profondamente legato al gemello, forse perchè era sempre stato quello più bisognoso di affetto.
