Capitolo 22

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Dopo che Ember si fu sentita meglio, Aidan la sciolse dal suo abbraccio e l'accompagnò davanti alla porta di casa senza aggiungere nient'altro.

Dimentichi del tempo e dello spazio, rimasero a guardarsi, occhi negli occhi, increduli per quello che era successo tra loro.

Era bastato un bacio, un solo bacio e in lei qualcosa di sopito si era risvegliato.

Ember si sentiva frastornata.

Abbassò per un istante le palpebre sopraffatta dalla confusione e dall'incertezza.

Come era possibile provare sentimenti così forti in così poco tempo? Perché aveva la sensazione che tutto il suo essere lo avesse in qualche modo riconosciuto, trovato e fosse irrimediabilmente legato a lui?

Provava un senso di appartenenza struggente.

Aidan le prese delicatamente il mento tra le mani e la costrinse lentamente ad alzare nuovamente lo sguardo su di lui.

Scrutando nelle sue iridi, dubbi e paure vennero spazzati via, come polvere dal vento, in un battito di ciglia.

Gli occhi di Aidan bruciavano di un fuoco interno che la lasciò incantata e incatenata a lui. Le parlavano di passione, avventura, libertà ed eternità.

Nuovamente sentì il suo cuore ardere da un desiderio lacerante. Qualcosa che non riusciva a comprendere completamente.

Aidan le accarezzò una guancia seguendo poi il profilo del mento. Avrebbe voluto baciarla ancora, ma sapeva che entrambi avevano bisogno di tempo. Abbassò la mano, fece un passo indietro, si girò, e si diresse verso la stalla.

Rimasta sola, Ember cercò di dare un senso a quello che era successo. Poteva essere stata lei inconsciamente ad aver fatto qualcosa che lo aveva portato a provare qualcosa per lei? Il suo profumo? No, lui si era comportato in maniere diversa dagli altri uomini. Aidan era controllato, sicuro e... era lei..., era la sua anima che si era arresa a lui guardandolo negli occhi. Il suo cuore era stato messo in ginocchio ed era stato legato da delle invisibili catene. Chi era Aidan? Perché qualcosa continuava a dirle nella sua mente che avrebbe dovuto saperlo?

Avrebbe voluto stare con lui e al contempo avrebbe voluto scappare, impaurita da qualcosa su cui non aveva il controllo.

Si sentiva talmente confusa e non sapeva cosa fare.

Alzò il viso al cielo.

La brezza le scompigliò i capelli portando con sé il profumo dei fiori, della notte e di qualcosa di selvaggio.

Le ricordava il profumo di lui.

Come il villaggio nell'oscurità della notte si illuminava, una lanterna accesa dopo l'altra, nelle abitazioni, così il cielo si stava riempiendo di stelle brillanti. La dama che si scorgeva alla luce pallida della luna, spettatrice silenziosa e immobile del fato delle creature sulla terra, ora, era ben visibile.

Ember entrò in casa, avrebbe aspettato come le era stato chiesto. Lui aveva detto che le avrebbe spiegato tutto e lei gli credeva.

Aidan stava tremando nel più profondo del suo essere.

Era sopraffatto da un insieme di emozioni che freneticamente si susseguivano e si scambiavano di posto nel suo cuore. Un misto di piacere e dolore.

Uno spasimo fisico lo raggiunse e lo costrinse a sedersi su una balla di fieno. Cosa stava succedendo? Che si stesse trasformando? Il panico l'assalì.

Poteva l'imprinting con Ember aver scatenato la sua trasformazione in drago?

Se così fosse, sarebbe stato un cambiamento definitivo o temporaneo?

La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora