Who are you for heaven's sake?

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Guardo Amara che mi guarda a sua volta con una sopracciglia alzata e un sorrisino furbo in viso. Scuoto la testa e Amara mi costringe ad entrare nel camerino.
-Ricordarmi cosa ti ha detto esattamente, Neens.- dice Amara dall'altra parte della tenda mentre io mi sto provando il vestito che mi ha costretta a provare. Adoro quella ragazza ma a volte proprio non la sopporto.
-Non mi ha detto un gran che, Am.- dico guardandomi nello specchio prima di uscire. I miei capelli neri stanno bene con il vestito blu.
-Beh, quando il ragazzo che ti piace ti invita alla sua festa non c'è bisogno di un invito allo stile Barack Obama! Esci, Nina.- dice Amara aprendo la tenda del camerino e io sobbalzo.
-Potevo essere nuda.- sottolineo e lei rotea gli occhi obbligandomi ad uscire dal mio nascondiglio. Alzo gli occhi al cielo e Amara si mette a battere le mani.
-Ti dona, stronzetta.- dice Amara allegramente e lasciandomi sola a guardarmi nello specchio come un'idiota. Perché le faccio sempre caso?
Dopo aver comprato i vestiti Amara mi porta a mangiare perché ormai è ora di pranzo.
-Jeremy ti ha detto qualcos'altro?- chiede Am giocando con l'insalata. Io mi sto affogando con il cibo ma poco importa visto che è squisito.
-Del tipo?- chiedo dopo che sono riuscita a mandare giù il cibo.
-Non so. Tipo che gli piaci?
-Amara, ti prego, non mi ha detto niente a parte l'invito alla festa. Ha la ragazza.
-E allora?
-Amara.- dico guardando la testa bionda della mia amica.
-Una ragazza può sognare, no?
-No se quella ragazza sei tu. Seriamente, no.- dico guardandola e lei scoppia a ridere. Essendo una ragazza che ha un fratello Amara è la cosa più vicina a una sorella che ho.
-Però un tipo figo si sta avvicinando. Vado in bagno.- dice Amara facendomi l'occhiolino e prendendo la sua borsa.
-Amarie.- dico sapendo che odia quando la chiamo così. Mi fa la linguaccia e se ne va. E se sta venendo per lei?
-Ciao, mora.- dice il tizio sedendosi dove era seduta prima Amara.
-Ho un nome.- dico alzando lo sguardo e restando ipnotizzata dai suoi occhi verdi, troppo verdi per essere umani. Spalanco la bocca.
-Sì ma non me lo hai detto.- dice e io alzo gli occhi al cielo. Al diavolo gli occhi verdi, è arrogante.
-Nina. Adesso ciao.- dico prendendo la mia borsa e alzandomi.
-No, Nina, aspetta.- dice alzandosi e dirigendosi verso di me. Resto girata di schiena mentre lui è dietro.
-Cosa c'è? Non ti conosco nemmeno, che cosa vuoi da me?- chiedo girandomi ma al posto del ragazzo dai occhi verdi c'è Jeremy che mi guarda con una sopracciglia aggrottata. Dove è andato il ragazzo dagli occhi verdi?
-Piacere, sono Jeremy, e praticamente ci conosciamo dall'asilo.- dice Jeremy e io mi rendo conto di essermi umiliata.
-Scusa, non parlavo con te.- dico respirando e Amara si sta avvicinando a noi.
-Beh, dov'è finito Mister Mistero? Era così sexy! Ti ha chiesto il numero, Neens?- chiede Amara mettendomi una mano intorno alle spalle. Lo sta facendo apposta, lo so. La conosco meglio delle mie tasche.
Le nostre mamme erano migliore amiche così io e Amara siamo cresciute insieme, non ci siamo mai perse di vista nemmeno quando sua mamma è morta.
-Amara, ti prego.- dico battendomi una mano sulla fronte.
-Lo prendo come un sì. Addio, Jeremy.- dice prendendo la mia mano e trascinandomi via.
-Ci vediamo alla festa.- urla Jeremy dietro di noi così io mi giro per poi sorridergli.
-Maleducato proprio.- dice Am parlando del fatto che il ragazzo dagli occhi verdi mi ha lasciata parlando da sola mentre io apro la porta di casa mia.
-Non mi interessa, Am. Oh, Damon, ciao.- dico salutando mio fratello gemello con una mano mentre lui non si spreca nemmeno per salutare sua sorella.
-Amara, non pensavo saresti venuta.- dice Damon spingendomi da parte. Ah già, ha una cotta per Amara da quando avevamo 7 anni.
-Addio!- dice Am andando verso le scale per poi salire al piano di sopra.
-Non è che mi potresti dare una mano con lei?- chiede Damon appoggiandosi alla parete e guardandomi.
-Non se ne parla nemmeno, Dam.- dico sorridendo e spostando il mio fratellino che sbuffa. Mi cerca solo quando vuole qualcosa e in questo caso vuole che io lo aiuti a mettersi con la mia migliore amica.
-Ah, odio tuo fratello.- dice Amara una volta che sono in camera mia con la porta chiusa. Scoppio a ridere. Lei lo dice anche davanti a Damon ma a lui non fa né caldo né freddo. Troppo innamorato, suppongo.
***
Scendiamo dalla macchina di Amara e ci giriamo verso il cancello della villa dei Lockwood.
-Ragazze mie, siete arrivate.- dice Michael con l'alito che gli puzza d'alcool. Dio, è già ubriaco come sempre.
-Scollati di dosso, Mike.- dice Amara spingendolo via e io riesco a scappare prima che cadano per terra. Lei sopra di lui.
-Ciao, A.- urlo per farmi sentire dalla mia amica che non mi fa nemmeno caso. Lei ha una cotta per Mike e credo che i suoi sentimenti siano ricambianti.
Entro dentro casa e subito mi viene offerto un bicchiere rosso di plastica con dentro qualcosa di rosa. Sorrido al tizio che me lo ha offerto per poi continuare a camminare per vedere se c'è qualcuno di mia conoscenza ma non vedo nessuno. Sospiro e poso il bicchiere su un tavolino.
-Non ti stai divertendo?- chiede quella voce dietro di me. Mi giro e i miei occhi incontrano subito un paio di occhi verdi. Spalanco la bocca. Com'è che compare e scompare in fretta?
-No, per niente.- rispondo senza essere fredda con lui, come 'sta mattina.
-Nemmeno io.- dice mettendo le sue mani vicino ai miei fianchi così il mio corpo si trova schiacciato tra il tavolino e il suo corpo muscoloso. Il mio respiro comincia a diventare affannoso. Sposto di lato il viso quando lui si sta avvicinando a me per baciarmi. Nel momento in cui giro il viso vedo l'ultima persona che vorrei vedere qui. Spingo di lato il tizio dagli occhi verdi e mi avvio verso di lui.
-Damon Wood, cosa cazzo ci fai qui?- chiedo a denti stretti e stringendo il braccio di mio fratello. Lui si gira a guardarmi e lo stesso fanno i suoi amici.
-Mi diverto, come te, sorellina.- dice dandomi un bacio sulla fronte per poi andarsene. Nonostante siamo gemelli io sono molto più bassa di quel bastardo.
-Problemi con il fratellino?- chiede il riccio comparendo al mio fianco e facendomi sobbalzare. Questo tizio mi mette paura. Prendo un'enorme respiro per cercare di non urlare davanti a lui.
-Come fai a sapere che è mio fratello?- chiedo mettendomi davanti a lui e un'altra volta la natura mi dimostra quanto mi odia visto che il tizio è più alto di me.
-Somiglianza.- risponde mettendo le mani dietro la schiena e facendomi un sorriso malizioso. Alzo gli occhi al cielo e lo lascio lì solo mentre vado a cercare Amara. Questa festa non mi diverte.
-Te ne vai?- chiede Jeremy fermandosi davanti a me così io mi vedo costretta a fermarmi.
-Sì.- rispondo allontanandomi ma lui mi ferma facendomi sbattere la schiena contro qualcosa dietro di me. Ouch!
Si avvicina al mio viso per poi baciarmi. Con le mani sul suo petto cerco di spingerlo ma lui è troppo forte per me anche da ubriaco.
-Ricambia il bacio, troia.- dice prima di rimettere le sue labbra sulle mie. Le sue mani toccano ogni parte della mia pelle e cominciano ad alzare il vestito.
-Jeremy, lasciami!- urlo cercando ancora di allontanarlo ma invano. Lui resta impassibile mentre mi bacia il collo.
-Lasciami! Aiuto!
-Credo che la ragazza ti abbia detto di lasciarla.- dice una voce roca che prima mi dava suoi nervi ma adesso mi metterei anche in ginocchio al solo sentirla, per il fatto che mi sta salvando da uno stupro.
Jeremy viene buttato di lato e io riprendo a respirare.
-Stai bene?- chiede il riccio girandosi verso di me. Sembra che non abbia fatto nessuno sforzo a buttare di lato Jeremy che si sta rialzo.
-Hey, amico, aspetta il tuo turno.- dice Jeremy avvicinandosi a me ma io mi metto dietro al riccio come se lui mi facesse da scudo. Stringo la sua maglietta tra le mie mani.
-Vaffanculo, stronzo!- dice il riccio buttando Jeremy per terra e questa volta si assicura che non si alzi più.
-Grazie.- dico in sussurro mentre lui si gira verso di me.
-Non c'è di che. Ho pensato che avessi bisogno di aiuto. Io sono...
-Chi sei, per l'amore del cielo?- un'altra voce si intromette nella conversazione interrompendo il riccio. Amara.
-Sono Harry Styles e ho appena salvato la tua amica da uno tizio che voleva violentarla.- risponde il riccio, Harry, girandosi verso Amara che spalanca gli occhi.
-Sul serio? Da chi? Stai bene?- chiede avvicinandosi a me per assicurarsi che io stia bene.
-Sì, Harry mi ha salvata.- dico facendo un piccolo sorriso di gratitudine verso Harry.
-Da chi?- chiede Amara prendendomi a braccetto e allontanandomi da Harry che sorride divertito.
-Jeremy. Credo che fosse fatto. Oh, Damon è qui.
-Già, lo solo, credimi.- dice abbracciandomi per poi trascinarmi verso la sua macchina.
***
Quando mi sveglio mi rendo conto di non aver ringrazio Harry come si deve ma non ho modo di contattarlo perciò vado nel posto in cui ci siamo incontrati la prima volta e... lui è lì.
-Speravo che fossi qui.- dico sedendomi davanti a lui. Appoggia il suo libro sul tavolino e mi sorride.
-Sapevo che mi avresti trovato.- dice sorridendomi e alzando una sopracciglia con fare malizioso. Scoppio a ridere e prendo il libro.
-Città di Carta, uhm?- chiedo leggendo il titolo sulla copertina. Harry si riprende il libro continuando a sorridermi.
-Non criticare.- dice mettendo il broncio. Scoppio a ridere e ordino una Coca-Cola alla cameriera che si è appena avvicinata e non toglie gli occhi di dosso a Harry.
-Non sto criticando. Pensavo fossi più un ragazzo da poesie che da John Green.- dico appoggiando il gomito sul tavolino e guardando Harry con malizia.
Harry scoppia a ridere facendomi notare due tenerissime fossette ai lati delle guance, una più profonda dell'altra. Appoggio il mento sul palmo della mano e comincio a giocare con la cannuccia con l'altra.
-Chi sei, per l'amor del cielo?- chiedo ripetendo le stesse parole che ha usato Amara la sera precedente.
-Sono Harry Styles, piccola.

Immortal For Your Love.Where stories live. Discover now