Immortal For Your Love.

The Spell.

Nina.
Non so dove siamo finiti ma non lascio andare Damon per niente al mondo. So che Evangeline ci vuole uccidere ma non lascerò andare mio fratello per niente al mondo. Lui mi ha sempre protetta ed è ora che io faccia lo stesso con lui.
-Nina, staccati da Damon per favore.- dice Evangeline e io scuoto la testa notando in disparte un tizio identico a tutto e per tutto a Jeremy.
-Jer?- chiediamo io e Damon all'unisono perché abbiamo visto la stessa cosa.
-No, lui è il mio fidanzato. Jason. Tu, Damon, ci trasformerai in un vampiro.- dice Evangeline sorridendo al suo fidanzato e io alzo gli occhi al cielo.Io cosa c'entro con tutto questo?
-Tu occupati di Nina, sai cosa fare.Io mi occupo di Damon, invece.- dice sorridendo a Jason per poi trascinare via Damon staccandolo dalle mie braccia.
Guardo Jason che prende una lama e si avvicina a me sorridendo. Deglutisco per via della paura, spalancando gli occhi.

Harry.
Camminiamo dentro questo tunnel da minuti e non siamo ancora arrivati alla fine. Finalmente, però, riesco a vedere la luce perciò tiro un sospiro di sollievo quando usciamo fuori e io mi godo la pioggia che mi cade in faccia.
Sono completamente bagnato fradicio ma non me ne frega un granché. Mi giro intorno notando una piccola cassetta in mezzo a due alberi. Perciò, con i capelli che si appiccicano alla fronte corro verso la casa spalanco la porta.
Trovo Nina stesa su un tavolo con la mano dentro un secchio. Corro verso di lei prendendole in viso e notandola tutta pallida. Le tolgo la mano dal secchio che noto pieno di sangue.
-Stai bene? C'è la fai a camminare?- chiedo mettendola seduta piano.
-Sì, credo di farcela.- risponde con voce debole e mettendo i piedi per terra.
Derek si sbriga a passarle una sacca di sangue e lei sorride in gratitudine portandosi la sacca alla bocca per poi cominciare a succhiare. Il colorito le torna normale e la ferita sul palmo della mano si chiude.
Scende dal tavolo con il mio aiuto per poi lanciare un'occhiata al secchio. Usciamo da quel posto rendendoci conto che fuori c'è una tremenda tempesta e un vento che fa svolazzare tutto quello che si trova intorno a noi.
Damon ci raggiunge tutto sporco di sangue.
-Non ho potuto evitarlo.Mi hanno costretto a trasformarli in vampiri.- dice Damon pulendosi la bocca e io faccio una smorfia. Ormai manca poco per farsi che Evangeline faccia quello stupito incantesimo e noi non lo possiamo evitare.
Nina si accoccola a me e io la abbraccio lasciandole un bacio sulla testa mentre una strana sensazione si fa spazio nel mio petto e io ho paura per la mia famiglia. Per Nina e per il piccolo che deve ancora nascere. E non può di certo nascere in un altro secolo.
Il secolo dei bei vestiti e dei vestiti pomposi sta per ritornare e io non sono pronto a trascinare Nina lì. Per niente.
Guardo Nina preoccupato e lei fa lo stesso mettendo le sue mani sulle mie braccia mentre l'acqua ci bagna tutti.
Deglutisco guardando Louis e lui ricambia il mio sguardo. Siamo sempre stati io e lui, fin da quando sono stato trasformato e lo ho incontrato. È un po' stronzo, questo è vero, ma è il mio migliore amico e io non darei niente in cambio per farlo allontanare.
-Louis!- urlo stringendo Nina a me, visto che ha cominciato a rabbrividire per il freddo.
-Dimmi.- dice Louis facendo girare tutti verso di noi.
-Quando nascerà il bambino voglio che sia tu il padrino.
-Con piacere.
***
Mi sveglio rendendomi conto di essere in un'ambiente caldo e per niente umido e per lo più sono uscito. Come se non ci fosse mai stata una tempesta.
Mi metto a sedere notando già tutti belli svegli che litigano. Da quanto sono svegli?
-Cosa? Cosa?- chiede Nina sorpresa da quello che le avrà detto Amara, cosa che io non ho sentito perché stavo naturalmente dormendo ancora come se fossi in coma.
-Sì, credo che Evangeline voglia trasportare la casa intera con noi dentro.
-Ma non è possibile!
-Certo che lo è.
Evangeline entra nella stanza e io mi alzo di scatto avvicinarmi a Nina perché ho paura di poterla perdere da un momento all'altro.
Solo in quel momento noto una collana mai vista prima al suo collo e noto che anche Cleo e Amara hanno delle collane simili. Il mio anello di lapislazzuli è sparito e adesso, anche se non sono più un vampiro, non mi serve ma io lo tenevo lo stesso perché ero molto affezionata. Al suo posto, invece, c'è un anello con una strana pietra rossa così come quello dei ragazzi, tutti con dei anelli uguali. A cosa servono tutte queste cose?
-Buondì miei grandi amici.- dice e subito noto la collana di lapislazzuli. È un vampiro e noi siamo fotutti, ma proprio fotutti.
-Che cosa vuoi da noi?- chiede Nina mettendosi una mano sulla pancia mentre l'altra si attorciglia al mio braccio.
-Il tuo sangue e quello del tuo ragazzo, ovviamente. Vogliamo il sangue che ha creato il bambino del miracolo. La mano, prego.- dice prendendo un coltellino e sorridendo. Nina la guarda con disgusto muovendo la testa.
-Mai. Mi avete già preso un secchio intero, mi volete prosciugare? E poi perché vi serve il nostro sangue?- chiede Nina che nemmeno nei momenti critici come questi sa stare zitta e tenere la sua curiosità sotto bada.
-Nina, la mano per favore.- dice Evangeline avvicinandosi di colpo a tal punto che io sobbalzo. Mette la lama del coltellino sulla pancia di Nina per poi ferirla. Nina si lamenta accasciandosi per terra sorretta da me.
-Ahia.- mi lamento quando Evangeline mi ferisce sorridendomi e guardando la lama sporca del mio sangue e di quello di Nina che adesso si sta rialzando perché la ferita si sta rimarginando da sola.
Evangeline si avvicina a un tavolo dove c'è una pentola per poi buttare dentro la lama con il nostro sangue. Una strana luce esce dalla pentola e il fidanzato si avvicina a lui per abbracciarla. Nina si stringe a me e sento Amara prenderle la mano.
-Farà male?- chiede Amara rivolgendosi ad Evangeline che sorride.
-Per voi umani sì.- risponde e la luce nera ci avvolge completamente.
Un bagliore fortissimo ci trascina nel buio più totale e così che ci ritroviamo tutti ad urlare come dei pazzi. Poi non si sente niente e il buio ci avvolge.