Take Me, Not Him!

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Nina

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Nina.
Mi metto a sedere togliendomi una ciocca di capelli dalla faccia. Guardo dall'altra parte dove c'è Cleo che cerca di togliersi un paletto dalla gamba. Harry fa avanti e indietro come se fosse impazzito. Gattono verso Cleo lanciando occhiate a Harry.
-Aspetta, ti aiuto.- dico fermando la sua mano e cercando qualcosa per coprirmi le mani così eviterò che mi entri qualche scheggia sui palmi.
-Fai piano, credo che sia piano di verbena.- dice e io alzo una sopracciglia.
-Non sono come voi.- rispondo cercando di tirare fuori il paletto.
-Ci stai per caso criticando?- chiede Harry da dietro le mie spalle.
-No, sto solo dicendo che sono un'umana.- rispondo riuscendo finalmente a tirare via il paletto dalla gamba di Cleo.
-Grazie a Dio. Ehm... Grazie Nina.- dice alzandosi in piedi come se fino a cinque secondi fa non aveva un paletto dentro la gamba. Lascia quello che resta della stanza per andare a dare una mano agli altri, se ne hanno bisogno.
-Damon!- urlo per farmi sentire da mio fratello ma di lui nessuna traccia. Aggrotto una sopracciglia lasciando la stanza per andare in salotto, dove ci sono tutti ma non Damon.
-Dov'è Damon?- chiede Harry arrivando alle mie spalle, forse ha notato la preoccupazione nei miei occhi.
-Lo ha preso Amara/ strega cattiva dell'Ovest.- risponde Cleo e io spalanco gli occhi. Che cosa vuole Amara, adesso, da mio fratello?

Damon.
Faccio smorfie davanti allo specchio mentre Amara/ Evangeline continua a leggere un libro nero, quello che ha cambiato Amara in Evangeline.
-Smettila, mi distrai.- dice e io mi sposto da davanti lo specchio.
-Allora, perché mi vuoi qui?- chiedo mettendo le mani dietro la schiena e cominciando a camminare per la stanzetta tutta sporca e piena di ragnatele. Amara alza il libro di scatto e un forte venticello si alza sulla stanza facendo finire i capelli neri sul viso di Amara/ Evangeline coprendole l'occhio blu.
-Farò uno scambio di corpo. Così come io mi sono presa quello della tua amica il mio amato ragazzo prenderà il tuo e potremo finalmente vivere felici per sempre.- mi spiega e il vento si calma facendomi perdere l'equilibrio perciò cado con il culo per terra. Almeno è stata gentile a darmi una spiegazione.
-Aspetta, cosa?- chiedo collegando i pezzi. Uno, come farà a fare scambio di corpo con me, un vampiro morso da un Originale che può leggere la mente, e un morto? Due, come farà a vivere per sempre se non è immortale?
-Sì?
-Come farai a vivere per sempre se sei mortale?
-Mi trasformerai in un vampiro, caro.

Nina.
-Ahia.- mi lamento quando Amara mi tira vicino alla parete. Dio, ci ha presi mentre stavamo dormendo. Guardo tutti ma manca Harry.
-Dov'è Harry?- chiede Cleo togliendomi le parole di bocca. Ah già, anche lei è innamorata del mio ragazzo.
-Laggiù.- risponde indicando un pozzo dove intorno c'è un vetro che divide noi da lui. Sono la prima a correre verso il vetro per poi guardare giù, verso Harry.
-Harry.- urlo per attirare la sua attenzione. Alza lo sguardo verso di me e mi sorride. Sposto lo sguardo verso destra e lì si sta aprendo una porta da dove sta entrando Damon con una candela. Aggrotto le sopracciglia mettendo le mani sul vetro per poi cominciare a colpirlo.
-Damon, che stai facendo?- urlo mentre Liam e Louis provano a spaccare il vetro ma non ci riescono. Damon butta qualcosa addosso a Harry.
-No, no!- urlo quando butta la candela per terra ed essa prende fuoco. Oh mio Dio!
-Oh Santo Cielo.- dice Cleo prendendomi le spalle e allontanandomi dal vetro.
-No, no, no! Prendi me, non lui!- urlo verso la porta mentre Cleo mi abbraccia.
-Dio.- la sento bisbigliare mentre io sto scivolando per terra con lei addosso.
-No, no.- continuo ad urlare mentre le lacrime mi bagno le guance. Non posso perderlo, è la cosa più importante che abbia mai avuto!
Amara entra nella stanza e poi sviene, come se niente fosse. Io continuo a singhiozzare abbracciata a Cleo, che continua a guardare giù verso il pozzo.
-Ti prego, dimmi che passerà.- dico alzando il viso verso Cleo che scuote la testa.
-Non lo so. Proprio non lo so.- risponde appoggiandomi a lei e continuando a guarda verso il pozzo.
***
Amara si alza e io sto giocando con un pistola che ho trovato nella cantina della casa dei vampiri, dove siamo adesso.
-C-cosa stai facendo?- chiede e io le punto la pistola addosso.
-Sto pulendo questa pistola. Da quanto ho capito era del nonno di Louis, prima che diventasse un vampiro.- rispondo con disprezzo e continuando a giocare con il mio nuovo gioiellino. Non è vero che i diamanti sono i migliori amici di una donna, le armi sono le migliore amiche di una donna.
-Dov'è Harry?- chiede io mi giro di scatto verso di lei. Sospiro.
-È morto.- rispondo girandomi verso la finestra. Non posso crederci che adesso stia facendo la finta di non sapere un emerito cazzo.
Punto la pistola verso di lei tenendo la mano sul grilletto.
-Mi vuoi uccidere?
-Certo che no, anche se la idea mi ha attraversato la mente.
Due settimane dopo Louis mi sta insegnando ad usare la spada considerando che lui viveva nell'epoca in cui appunto si usavano.
-Oh mio Dio.- urla Louis buttando fuori tutta l'aria dopo che la lama della spada è entrata in contatto con il suo petto.
-Oh Santo Dio, scusa!- urlo cacciando fuori immediatamente la lama. Louis si accascia per terra mettendosi la mano sul petto.
-Sto... sto bene!- dice riprendendo fiato e guardandomi alzando il pollice per dirmi che sta bene.
-Sul serio, mi dispiace.- dico accasciandomi davanti a lui per prendergli la mano.
-Forse possiamo provare con arco e frecce, che ne dici?- chiede ancora con la voce strozzata mentre riprende fiato.
Annuisco alzandomi e aiutandolo ad alzarsi.

Cleo.
-Così dici di non ricordare niente, uhm?- chiedo camminando avanti e indietro davanti ad Amara legata su una sedia. Ci troviamo in cantina visto che Liam mi ha costretto a far parlare Amara. Dice che sono la più brava e stronzate del genere.
Sono brava, sì, ma solo perché torturo la gente perché francamente se lo meritano.
-Ricordare cosa, esattamente, Cleo?- chiede Amara con quel tono freddo che aveva quando era cattiva. I suoi capelli biondi cominciano a farsi neri, ancora. Non può fare qualcosa di nuovo tanto per cambiare?
-Non sei mai andata via, Evangeline!- urlo cercando di avvicinarmi a lei per ucciderla ma mi piego in due con un enorme rumore dentro al testa.

-Amore, sono a casa.- urlo appoggiando la borsa su una sedia. Mi tolgo le scarpe per poi appoggiarle vicino alla sedia dove precedentemente ho appoggiato la borsa. Sento dei rumori in cucina segno che lui sta cucinando.
Entro in cucina per poi abbracciare da dietro mio marito.
-Ciao, bellissima. Come è andato a lavoro?- chiede mescolando quello che a prima vista sembra salsa o qualcosa del genere. Mi siedo sul bancone guardando la sua schiena mentre muovo i piedi avanti e indietro.
-Bene, direi. Ma odio essere l'unica vampira lì dentro, considerando che posso sentire quando sparlano di me o come si raccontano i loro sogni erotici su mio marito.- rispondo e lui si gira verso di me per poi mettersi in mezzo alle mie gambe.
-Ti amo, Cle.
-Ti amo, Harry.

-Cosa... cosa era quella?- urlo cercando di mettermi a sedere. Era così realistico che per un momento ho pensato che fosse vero, che potrebbe essere così la nostra vita, il nostro futuro.
Non ricevo risposta visto che una freccia mi inchioda al muro.
-Ti presento il mio nuovo gioiellino. Dov'è Amara?- chiede Nina entrando nella stanza e puntandomi l'arco. Louis dietro di lei se la gode.
-Non lo so. Non mi ricordo niente.

Immortal For Your Love.Where stories live. Discover now