Imprisoned.

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Nina.
Credo che Harry stia diventando matto per la mancanza di sangue. Sono passati quattro giorni da quando siamo stati rinchiusi insieme. Louis viene per lasciare cibo a me ma non pensa minimamente ad Harry. Prendo un coltello, dopo averlo pulito, e mi taglio il palmo della mano.
-Avanti, Harry, bevi.- dico avvicinandomi a lui piano piano. Le vene sotto gli occhi si fanno più intense, sembra come se il suo viso si fosse screpolato. I canini fanno la loro comparsa e io deglutisco.
-Non voglio, Neens.- dice allontanandosi da me ma so benissimo che berrà il mio sangue.
-Avanti, Haz, morirai. E io non voglio che tu muoia.- dico sotto voce ma so per bene che lui mi ha sentita grazie al suo super udito.
-Ma non so se mi fermerò.
-So che lo farai. So che ti fermerai. Ho fiducia in te.- dico e lui annuisce avvicinandosi al mio palmo. Mette i canini nella mia carne cominciano a succhiare. Si ferma dopo quelli che mi sembrano anni e io ritorno a respirare normalmente. Grazie a Dio.
-È meglio se ti allontani, adesso.- dice Harry e io annuisco ritornando al mio posto.
-Ma buongiorno, bellezze.- dice una voce e io apro gli occhi. Harry alza la testa dal pavimento. Cleo è vicino alla porta con un vassoio.
-Cleo...- dice Harry rilasciando cadere la testa sul pavimento. Ritorno ad appoggiare la testa sulla sedia. Non mi interessa di Cleo.
-Per lei.- dice sorridendo nella direzione di Harry e posando il vassoio vicino ai miei piedi. Nota la mia mano fasciata con un pezzo della maglietta di Harry.
A velocità soprannaturale si avvicina ad Harry. Sobbalzo quando le sue mani entrano in contatto con il collo di Harry.
-Ti stai fottutamente nutrendo di lei? Sei per caso impazzito? E se la uccidessi?- chiede Cleo guardando Harry negli occhi e lui sembra pensarci sopra.
-Non la ucciderò, Cleo. Sono debole ma non idiota. Qui gli idioti siete tu e Louis, che ci avete chiusi qui.- dice Harry togliendo le mani di Cleo dal suo collo e ritornando a sedersi al suo posto.
-Lo abbiamo fatto per il vostro bene.- dice Cleo sussurrando e a stento capisco quello che dice. Mi avvicino a loro visto che qui si parla anche di me.
-Perché?- chiede Harry una volta che lo ho raggiunto.
-Perché delle streghe vogliono la doppelganger della vampira Originale. A quanto pare la sua antenata, Mariah, era un vampiro Originale.- ci spiega Cleo e io aggrotto una sopracciglia. Non ci sto capendo niente.
-Ma in quella lettera...
-Sì, lo so, ma poi la strega che ha formato gli altri Originali la ha cercata. È l'unica femmina Originale.
-Ok! Che cosa sono gli Originali?- chiedo interrompendoli e incrociando le braccia al petto.
-I primi vampiri che siano mai esistiti. Ti vogliono perché tu hai il sangue della prima Wood esistita. Mariah.- mi spiega Cleo e io alzo una sopracciglia.
-Harry che ci azzecca, in tutto questo?- chiedo mettendomi le mani sulla testa e camminando avanti e indietro.
-Beh, lui è qui perché se avessimo messo te chiusa in questa cella lui ti avrebbe "salvata".- dice Cleo facendo le virgolette con le dita. Alzo gli occhi al cielo.
-Sì, lo avrei fatto.- conferma Harry e io gli lancio un'occhiataccia.

Louis.
La porta si apre e tre vampiri entrano in casa. Liam mi inchioda subito al muro.
-Calmo, fratello.- dico staccandolo da me e facendo un segno di saluto a Niall e Zayn. Loro alzano solamente una sopracciglia.
-Dove sono Harry e la ragazza?- chiede Liam incrociando le braccia al petto e io lo guardo versandomi un bicchiere di Bourbon.
-Volete? No, bene.- dico sorridendo e bevendo in un solo sorso il contenuto del bicchiere.
-Louis.
-Ahhhh! Liam!- urla Cleo dietro di noi correndo subito dal fratello che la abbraccia. Gli sussurra qualcosa all'orecchio che non riesco a sentire. Spero che Cleo non gli dica niente su dove sono Harry e Nina.
-Allora, siamo qui per prendere sia Harry che la ragazza perché noi li proteggeremo.
-Dovete proprio?- chiede una ragazza dai capelli biondi varcando la soglia di casa. Non è vampiro, buono a sapersi.
-Louis e Cleo, lei è la migliore amica di Nina. Amara. La strega con il sangue puro e una delle sue antenate era di...
-Salem.- diciamo io e Cleo all'unisono. Liam ci lancia un'occhiataccia perché lo abbiamo interrotto.
-Rivoglio Nina. Lei non sa che sono una strega, lei non lo deve venire a sapere ma io posso proteggerla. Ho un incantesimo di protezione dalla mia pro-pro-pro-pro-pro zia che funziona. Perciò, ridatemi Nina e io non ucciderò nessun vampiretto qui dentro.- dice Amara con le punte dei suoi capelli biondi che cominciano ad arricciarsi. In meno di due minuti io e Cleo siamo per terra. Sento un'enorme rumore dentro la mia testa.
-Amara, basta!- urla Liam muovendola. Il rumore sparisce e io mi precipito verso Amara prendendola dal collo.
-Brutta...Ahhh!- urlo lasciandola andare visto che mi sono bruciato la mano toccando la sua pelle.
-Non ti mettere contro di me, vampiro.- dice con disprezzo e io mi allontano visto che non voglio morire.
-Loro non sono qui.- dice Cleo seduta sul divano con gli occhiali da sole. Perché se li è messi se siamo al chiuso? Non la capirò mai quella ragazza.
-Cosa?- chiede Amara guardando Cleo che sorride.
-Già.- risponde l'altra ragazza sorridendo felice e indicando la porta alla bionda che dove aver sbuffato se ne va.

Harry.
Guardo Nina dormire serena. Almeno qualcuno è sereno, qui. Ho una fame da lupi ma non voglio fare del male a Nina perché lei si è dimostrata così gentile con me visto che mi ha fatto nutrire dal suo sangue, cosa carina.
Mi ricorda qualcuno che ovviamente non voglio che si faccia spazio attraverso la mia memoria, non si sa mai.

Autunno 1959.
Mi metto il cappello in testa e una ragazza che volteggia in mezzo alla strada mi viene addosso.
-Hey, attenta.- dico prendendola prima che cada per terra. I suoi occhi azzurri vengono a contatto con i miei.
-Oh, mi scusi signore. Mia sorella voleva giocare.- dice la ragazza con i capelli mori mettendosi a posto la gonna del vestito.
-Non fa niente! E, ti prego, non mi dare del lei. Mi fai sentire vecchio.- dico ridendo e lei ride con me. Una piccola bambina dai capelli neri e gli occhi azzurri si avvicina.
-Chi è, Olivia?- chiede tirando la gonna della sorella.
-Un gentiluomo.- dice Olivia sorridendomi.
-Sono Harry.- dico togliendomi il cappello e inchinandomi davanti alla due ragazze. La piccola ride e mi porge la mano che io stringo, lasciandole un bacio sul dorso come un vero gentiluomo.
-Io sono Maria. Mia sorella, Olivia.- dice la piccola facendo un segno verso la sorella che arrossisce.
-Piacere di conoscervi, Maria e Olivia.- dico facendo un altro inchino. La piccola Maria se ne va saltellando per le strade di Parigi.
-Arrivederci.- dice Olivia facendo un'inchino per poi allentarsi da me.
-Hey, aspetta, ti andrebbe di incontrarci ancora?- chiedo girandomi verso di lei e torturando il cappello che ho tra le mani.
-Certo, perché no.- dice lei salutandomi con una mano e scoppiando a ridere visto che grazie al mio udito da vampiro la ho sentita. Sorrido e continuo a camminare per le strade della bella Parigi.

Era il 1959 quando conobbi Olivia e sua sorella. Erano delle semplici ragazze prima che arrivasi io.
Mi sveglio dai miei pensieri quando sento dei rumori, mi giro verso di essi.
-Hey.- mi saluta Nina sorridendomi. Muovo una mano per salutarla. Devo assolutamente uscire di qui prima che diventi pazzo e che i ricordi di quando conobbi Olivia ritornino. Avevo ventun anni quando la conobbi e ho ventun anni adesso. Sono stato trasformato nel 1938. Sono vampiro da 77 anni e ho già perso Olivia, adesso non voglio perdere pure Nina.
-Stai bene?- chiede avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla.
-Sì, stavo solo pensando.- rispondo sorridendole. Rimane al mio fianco mentre stiamo in silenzio.
-Credi che li troveranno? Insomma, la bionda potrebbe usare un incantesimo di localizzazione.- sento la voce di Cleo mentre scende le scale con accanto Louis. Faccio segno a Nina di stare zitta.
-Forse potremo spostarli.- propone  Cleo e la sua voce si fa più vicina.
-Vogliono spostarci.- mimo a Nina per non farmi sentire dai due vampiri che si stanno avvicinando.
-Faremo così.- dice Louis aprendo la porta della nostra cella.
-Prendo la ragazza, tu prendi Hazzy.- dice Cleo sorridendo beffarda e tirando su Nina che si lamenta per la stretta troppo forte sul braccio. Louis mi costringe ad alzarmi e mi butta fuori dalla cella. Grazie al cielo che è il mio migliore amico, eh!

Nina.
Una volta che siamo arrivati in questo posto abbandonato Cleo chiude la porta della cella dopo che Louis ha letteralmente buttato dentro Harry, che si lamenta.
Harry mi sembra strano. Forse perché non mangia lo sufficiente e di conseguenza si sta lasciando morire o forse perché non vuole ricordare qualcosa. È un mistero, quel ragazzo.
-Da quanto tempo sei vampiro?- chiedo curiosa e mordendomi un labbro. Harry si gira immediatamente verso di me, aggrottando le sopracciglia.
-Perché me lo chiedi?
-Perché sono curiosa.
-Uh, da 77 anni direi. Ho ventun anni da 77 anni.- risponde e io sgrano gli occhi scioccata.
-Wow. Quando sei nato?
-1917.
-Oh, cazzo!
Harry scoppia a ridere e io sorrido visto che è la cosa più bella del mondo quando ride. Per la prima volta da quando conosco Harry vedo i suoi occhi brillare di una strana luce.
-Cosa c'è?- chiede una volta che ha smesso di ridere e mi guarda.
-Niente, solo che sei carino quando ridi.- rispondo non smettendo di sorridere. Non so perché ma nonostante la situazione in cui ci troviamo faccia schifo sono felice di essere con lui, un vampiro che si può controllare invece di un vampiro che potrebbe spezzarmi il collo da un momento all'altro per nutrirsi del mio sangue.
Il suo viso si rabbuia e l'ombra di quel sorriso scompare. Forse è un tasto dolente.
-Scusa.- borbotto scusandomi per non so cosa, esattamente.
-Non è niente.- dice spostandosi a disagio. Deglutisco e guardo fuori dalla finestra con sbarre. Proprio una cella, insomma.
Se Louis e Cleo non ci lasceranno andare ho come la sensazione che Harry mi vorrà uccidere, per via della fame.
Sapevo che quel ragazzo così misterioso portasse solo guai e avevo ragione. È un vampiro che è costantemente affamato e la cosa mi preoccupa.
-Devi fidarti di me, Nina.- dice Harry con voce flessibile.
-Io mi fido di te.- dico senza girarmi e continuando a guardare fuori dalla finestra con le sbarre. La notte è così buia.

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