The Story Of The Wood Family.

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Negli ultimi giorni ho passato molto tempo con Harry, per conoscerci meglio e dire che adoro passare il mio tempo con quel ragazzo dagli occhi verdi sarebbe poco.
Sto cercando le chiavi della macchina dentro la borsa ma vado a sbattere contro qualcuno. Alzo lo sguardo incontrandomi Jeremy davanti. Indietreggio.
-Sei indietreggiata! Wow, pensavo non avessi paura di me.- dice passandosi una mano tra i capelli e guardandomi negli occhi.
-Hai cercato di violentarmi, Jer.- dico cercando le chiavi, le ho già trovate da un pezzo ma non voglio guardare negli occhi Jeremy.
-Lo so. Ero sotto l'effetto di droga ed alcool, lo sai, vero?- chiede alzandomi il mento con due dita e avvicinando il suo viso al mio.
-Sì, lo so.- rispondo in un sussurro guardando i suoi occhi.
-Baciami, allora.- dice avvicinandosi di più a me e baciandomi. Non ricambio il bacio.
-Ricambia il bacio, Nina.

Harry.
-Ricambia il bacio, Nina.- dice quello che è Jeremy. So che non è una buona educazione spiare le conversazioni degli altri ma Nina si caccia sempre nei guai e ha sempre bisogno di aiuto per uscirne. Guardo i due da sopra il tetto in cui mi trovo.
-Vattene, Jeremy!- urla Nina e Jeremy la spinge contro un tronco di un albero. Lei geme e butta per terra la borsa. Salto giù dal tetto molto agilmente e mi avvicino a loro in poco.
-Lasciala andare, amico.- dico comparendo al suo fianco con le braccia incrociate. Jeremy mi lancia un'occhiataccia per poi avvicinarsi a me e tirarmi un pugno ma io lo fermo prima che possa colpirmi. Si piega sulle ginocchia e io lo lascio andare.
-Prova ad avvicinarti a lei un'altra volta e finirà male.- dico prendendo il polso di Nina e recuperando la sua borsa da terra la trascino via.
-Come mai sei sempre lì per salvarmi?- chiede lei riprendendo fiato dopo che ci siamo fermati a qualche distanza da Jeremy. Riesco ancora a sentirlo respirare anche da qui.
-Così.- dico scrollando le spalle e andandomene lasciandola lì a guardasi intorno.
Chiudo la porta di casa sobbalzando quando incontro Louis che mi guarda arrabbiato.
-Cosa ho fatto, ora?- chiedo spingendolo mentre gli passo accanto. Lui mi raggiunge sedendosi sul divano accanto a me.
-Cosa ti abbiamo detto, Harry? Non seguire quella ragazza! Ci porterà solo guai. Lo sai che la sua amica è una strega?- chiede Louis e io spalanco gli occhi ricordandomi della sua amica. Amara.
-No che non lo è.- dico sicuro di me e mordendomi un labbro.
-Sì che lo è. Solo che lei ancora non lo sa.- mi spiega Louis alzandosi.
-Salve, bei maschietti.- dice una voce e poco dopo compare Cleo in tutto il suo splendore. Da un bacio sulla guancia a Louis per poi venire a sedersi sulle mie gambe.
-Sai, Lou ha ragione. La ragazzina ha un'amica strega. Una delle potenti.- dice sorridendo e mettendo le sue mani intorno al mio collo.
-Una delle potenti?- chiedo mettendo le mie mani intorno alla sua vita e avvicinandola di più a me. Non siamo fidanzati ma ogni tanto ci vuole un po' di divertimento.
-Oh sì. Una discendente di Salem.- dice Cleo girandosi verso di me mentre Louis cerca qualcosa dentro l'enorme libreria che occupa quasi tutto il salotto. Questa casa è più antica di tutti i vampiri che si trovano in questa casa, perciò di tutti noi messi insieme. Era la casa di un Originale, Archibald Bolton e prima che scomparisse ha lasciato la casa a un piccolo Louis che adesso è diventato un grande Louis di 23 anni e resterà di 23 anni per l'eternità.
-Ecco. Questa è la sua antenata, Gabriella Evans.- dice Louis mostrandomi una foto ingiallita dal tempo. Accanto a lei, però, c'è una persona che assomiglia in modo incredibile a Nina.
-Nina è la doppelganger di questa qua?- chiedo spostando Cleo e dirigendomi verso Louis che spalanca gli occhi.
-Non ci avevo mai fatto caso! Mariah Wood. Com'è possibile? Hai detto che Nina ha un fratello gemello, no?- chiede Louis ricontrollando la foto e ricontrollandola ancora.
-Sì, ce la ha.- dico passandomi una mano tra i capelli. Che confusione questa storia.
-Hey, idioti, guardate qua.- dice Cleo seduta sul divano e noi ci giriamo verso di lei. Ha in mano una foto di due persone che assomigliano molto a Nina e sua fratello gemello, Damon. Due doppelganger, figo.
-Loro erano Troy e Mariah Wood. E a quanto pare la tua ragazza e il fratello gemello sono i doppelganger di questi due. Che bel casino che hai fatto, Haz.- dice Cleo continuando a sfogliare gli album con foto più vecchie di me, in tutti i sensi.
-Perciò, Nina e Damon sono i doppelganger di due streghe potenti di Salem?- chiedo camminando avanti e indietro mentre Louis e Cleo continuando a informarsi.
-No, assolutamente no.- dice Cleo alzando lo sguardo verso di me lasciando stare per un minuto i libri.
-Ha ragione Cleo. I Wood sono da sempre, a quanto pare, amici degli Evans ecco perché Nina e Amara sono così amiche. Come sorelle.- mi spiega Louis e io sospiro.
-Mi fa male la testa.- mi lamento mettendo la testa su un libro. Esso cade a terra e io con lui, grande.
Dal libro esce una lettera così la prendo.
-"Caro Archibald, il nostro amore è una cosa forte. Non posso credere che la mia famiglia non ci faccia stare insieme. Loro hanno paura che tu mi trasformerai in una come te. E personalmente non trovo che sia la cosa più brutta al mondo. Come vorrei essere come te e vivere per sempre. Ti amo, M".
-Archibald e Mariah stavano insieme?- chiede Cleo interrompendomi. Mi alzo da terra. Prendo uno zaino e metto dentro i libri, la lettera e le foto.
-A quanto pare.- rispondo mettendomi lo zaino dietro le spalle. Mi sto per dirigere verso la porta ma Louis si ferma davanti a me.
-Dove stai andando?- chiede chiudendo la porta con uno scatto, facendomi sobbalzare.
-Sto per raccontare tutta la verità a Nina.- dico cercando di spostarlo ma lui è più vecchio di me e questo vuol dire che è più forte.
-Tu non dirai niente a lei. Non solo le dirai che sei un vampiro, ma le dirai che anche io e Cleo lo siamo e noi non te lo possiamo permettere.- dice Louis facendo un segno a Cleo. Lei si avvicina a me e sento un ago pungermi il fianco e poco dopo sento uno strano bruciore. Verbena.

Nina.
Non sento Harry da due settimane nonostante continui a lasciargli messaggi in segreteria e continui a mandargli messaggi.
-Ti sta ignorando?- chiede Amara stesa sul mio letto con una rivista mentre io faccio avanti e indietro per la stanza.
-Sì.
-Si è stancato di te, tesoro. Gli sei stata troppo appiccicosa.
-Harry non è così.- dico mettendo il broncio e facendo l'offesa.
Parcheggio la macchina davanti all'enorme villa. Busso ma nessuno apre perciò entro senza farmi vedere.
-Harry?- urlo guardandomi intorno. Questa casa sembra così antica e c'è uno strano odore di alcool. Forse Bourbon, il preferito di mio padre.
Salgo al piano di sopra aprendo tutte le porte di tutte le stanze che si trovano lì.
Continuo a curiosare in giro. Dio, questa casa ha più stanze di casa mia.
-Cercavi qualcuno, bellezza?- chiede qualcuno dietro le mie spalle. Mi giro e trovo una ragazza appoggiata al muro. Ha i capelli mossi e scuri ed è vestita come si vestirebbe una sgualdrina. Si rende conto che sto guardando i suoi vestiti visto che fa una finta tosse, per attirare la mia attenzione.
-Sì, sto cercando Harry.- rispondo alla sua domanda. Lei incrocia le braccia al petto e si avvicina a me.
-È partito e non ritornerà per un po'.
-Cleo, ci lasci soli?- chiede una voce maschile dietro di me. Mi giro e trovo un ragazzo più o meno della mia età con dei bellissimi occhi blu che guarda la ragazza, Cleo, che stava parlando con me.
-Come vuoi. Ricorda, però, che sento tutto!- dice sorridendo malefica e facendo un segno con la mano si allontana.
-Tu dovresti essere Nina, giusto? Harry mi ha parlato tanto di te.- dice il ragazzo occhi blu avvicinandosi a me.
-A-a sì?- chiedo balbettando e indietreggiando.
-Sì, molte cose carine. Non lo avevo mai visto così... innamorato! Scusa, non mi veniva la parola.- dice mettendo una mano intorno ai miei fianchi per poi avvicinarmi di più a lui.

Harry.
Sento dei rumori e la porta della cella piena aperta. Louis entra portando con sé Nina che si dimena.
-Lasciami brutto bastard... Harry!- dice e Louis la lascia andare. Mi alzo barcollando per poi avvicinarmi a Nina.
-Cosa ci fa qui, Louis?- chiedo mettendo una mia mano intorno al suo avambraccio.
-Devi nutrirti, no? Se no morirai e sappiamo tutti e due che tu non vuoi morire.- dice Louis salutandomi con una mano per poi chiudere la porta facendo sobbalzare la ragazza al mio fianco.
-Nutrirti?- chiede allontanandosi da me e andando a rannicchiarsi in un angolo. Le lascio il suo spazio e mi siedo per terra.
-Già. Morirò se non mi nutro ma... tranquilla, non mi nutrirò di te.- dico cercando di essere simpatico. Lei annuisce.
-Cosa sei esattamente?
-Avanti, Neens, so che sei intelligente e so benissimo che sai cosa sono.
-S-sei un vampiro?- chiede balbettando e guardandomi curiosa. Annuisco e lei piano piano gattona verso di me.
-Non ho paura di te, Harry.- dice prendendo una mia mano nella sua e guardandomi. Quanto vorrei crederle.
-Devo farti uscire da qui, se solo quel idiota non ti avesse chiuso qua dentro sarebbe tutto più facile.- dico alzandomi e lasciandola con un sopracciglio aggrottato.
-Uhm, credo che non ci faranno uscire da qui finché tu non ti nutrirai di me. Lo ho sentito dire da Louis a una ragazza. Cleo, credo si chiami.- mi spiega Nina e io mi avvicino alla sbarre per poi cominciare a muoverle. Non si muovono nemmeno di un centimetro. Porca troia.
-Louis, so che mi senti figlio di puttana! Non mi nutrirò di Nina, ok? Le dirò tutta la verità e appena usciti da qui giuro su Dio che ti ammazzo con le mie stesse mani. Ah, mi sono dimenticato di dirti che Niall, Zayn e Liam stanno tornando e questo vuol dire che sei uno stramaledetto figlio di puttana. Ah, salutami i ragazzi.- urlo per farmi sentire da Louis visto che ho sentito dei rumori. Sono sicuro che non siano Zayn, Niall e Liam ma qualcuno può avermi sentito.
Guardo Nina che si morde un labbro.
-Il tuo cellulare.- dico e lei scuote la testa spiegandomi subito dopo che il suo cellulare lo ha presso Cleo.
-Resteremo qui per un lungoooooo periodo.- dice Nina dopo qualche minuto allungando la "o" di lungo.
-Già. E, Nina, per favore... non farti male, grazie.- dico appoggiandomi al muro e guardando Nina che si trova dall'altra parte della cella. Annuisce e resta zitta.
Non voglio farle del male eppure, in questo momento, ho una grande fame. Non voglio farle del male, però. Non le farò del male.

***
Continuo a 5 voti e 2 commenti.
Passate a leggere la mia nuova storia, For My Love With Love.
❤️.
1994Styles_.

Immortal For Your Love.Where stories live. Discover now