Capitolo 1 - The New House

1K 83 70
                                    


Mavis Parker

          "Okay, chi ha scoreggiato questa volta?" Chiesi mentre abbassavo il finestrino per mandar via quell'odore insopportabile. Una leggera brezza estiva mi colpì il viso, scompigliandomi i lunghi capelli rossi.

          I miei due fratelli gemelli di 9 anni ridacchiarono e poi, all'unisono, risposero: "È stato Mark!" 

          "È stato Jason!"

          "Oh, andiamo. Dobbiamo restare in questa macchina per altre tre fottutissime ore, cercate almeno di non inquinare l'aria!" Si lamentò Piper, la mia sorellina quattordicenne. Ridacchiai alla sua faccia disperata, mentre si sventolava una mano davanti al viso per disperdere l'odore.

          "Woaf!" Concordò il nostro Akita di cinque anni, Percy,  sporgendo il muso da dietro il cofano.

          Eravamo rinchiusi in quell'abitacolo da ben quattro ore, e quelle pesti dei miei fratelli avevano deciso che espletare gas naturali era il loro nuovo passatempo preferito. Ci stavamo dirigendo nella nostra nuova casa in Florida, dove mio padre era stato trasferito in seguito ad una promozione sul lavoro. Sembrava tutto davvero fantastico, ma provate voi a viaggiare per sette ore con un branco di scalmanati senza pudore.

          "Piper! Linguaggio!" Urlò mia madre dal sedile del passeggero, facendo sbuffare Piper infastidita.

          "Ahia! Mamma, Oliver mi ha morso di nuovo!" Sbraitò Chris dal sedile dietro il mio, strofinandosi il dito dolorante. 

          Mi voltai verso di lui. "Chris, hai 19 anni e devi ancora lamentarti con la mamma perché un neonato ti ha morso il dito? Cosa, vuoi che ti dia il bacino per farti passare la bua?" Gli risposi, facendo scoppiare a ridere tutti i passeggeri della macchina.

          Lui mi lanciò una delle sue migliori occhiatacce che, ovviamente, su di me non avevano alcun effetto. "Tu, brutta piccola-"

          "Smettetela, tutti e due! Sto cercando di superare questo nuovo livello e non ci riuscirò mai se non la piantate di litigare." Ci zittì Cody, sbattendo infastidito il suo Nintendo 3DS sulle gambe.

          "Pupù!" Pianse Oliver dal suo sediolone, facendo gemere frustrata mia madre per quella che sembrava la dodicesima volta in quattro ore.

          "Oliver ha fatto la cacca!" Canticchiò Lysa dal sedile vicino al mio, ridacchiando come se fosse la cosa più divertente che avesse mai detto. Marmocchi, pfft.

          "Non è possibile, di nuovo? Mavis, passami tuo fratello prima che l'aria in questa macchina diventi irrespirabile." Borbottò la mamma tendendo le braccia verso di me. Afferrai Oliver dai sedili posteriori, cercando di respirare il meno possibile, e lo passai velocemente a mia madre.

          Be', questa era l'idea di una normale gita in macchina per i Parker. 

          Forse 'normale' non era la parola più adatta per definirci, direi che non esisteva termine meno appropriato. Ma d'altronde, come poteva una famiglia formata da dieci persone essere considerata nella norma?

          Sì esatto, avevo sette fratelli costantemente fra i piedi. E no, non era così bello come sembrava.

        Il più grande era Christopher. Diciannove anni, capelli biondo cenere, occhi azzurri, giocatore di football, un ego più grande di tutta New York City - insomma, avete inquadrato il tipo. Quando andava al liceo, era il ragazzo più popolare della scuola e le ragazze si gettavano praticamente ai suoi piedi - manco fosse Leonardo Di Caprio. Questo non aveva fatto altro che incrementare la sua autostima, già abbondantemente esistente, trasformandolo nell'amorevole fratello che era oggi. Notare il sarcasmo.

Different Kinds Of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora