Capitolo 2 - A Lost Puppet

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Mavis 

          Cominciai la mia prima mattinata nella nuova casa, finendo con la faccia schiacciata sul pavimento. E no, non avevo deciso di approfondire la mia relazione con il parquet della stanza; ero semplicemente caduta dal letto.

          "Merda." Mormorai, mentre mi accarezzavo assonnata la guancia dolorante. Sicuramente più tardi sarebbe comparso un livido.

           Ero sul punto di chiedermi come fosse possibile cadere dal letto a sedici anni, quando sentii dei lievi risolini provenire dall'armadio. Una delle ante tremolava, probabilmente perché qualcuno l'aveva sbattuta solo poco tempo prima.

            Assottigliai gli occhi e mi alzai lentamente dal pavimento. Poi mi avviai a passo felpato verso l'armadio, cercando di camminare il più silenziosamente possibile.

           Sarei presto stata arrestata per aggressione.

        Man mano che mi avvicinavo, le risate si fecero sempre più forti e a quel punto non ebbi più alcun dubbio. Quando poggiai la mano sul pomello, stavo praticamente già digrignando i denti dalla rabbia.

        Aprii l'anta di scatto e un urlo raggiunse immediatamente le mie orecchie. Due testoline bionde mi sorpassarono alla velocità della luce, correndo e gridando come se avessero il didietro in fiamme.

        Cosa che, se fossi riuscita a prenderli, sarebbe presto diventata realtà.

        "BRUTTI PICCOLI MOSTRICIATTOLI, IO VI UCCIDO!" Urlai mentre mi lanciavo all'inseguimento.

       Uscii dalla mia stanza, e corsi dietro Jason e Mark lungo l'ampio corridoio del secondo piano. Svoltarono l'angolo e iniziarono a scendere la scalinata di marmo che portava all'enorme ingresso.

       Non mi ero ancora abituata alle dimensioni di quella casa,  sembrava di vivere in un labirinto. Il giorno prima ero stata quasi tentata di fare i miei bisogni nella fontana, visto che non ero riuscita a trovare un bagno. Ma per fortuna, mio padre era arrivato in mio soccorso prima che fosse troppo tardi.

       Raggiunta la fine delle scale, i gemelli corsero dentro la cucina, attraversando la porta finestra che conduceva al giardino sul retro. Il rumore dei loro passi e delle urla si affievolì man mano che si allontanavano.

         Stavo per inseguirli e fargliela pagare per avermi buttata giù dal letto ma, quando spostai lo sguardo sull'orologio a pendolo vicino la porta, mi accorsi che erano ancora le 6 del mattino. Decisi che non valeva la pena sprecare un'intera giornata di sonno per quei marmocchi - specialmente perché mi restava solo un mese di vacanza prima che la scuola iniziasse.

       Cominciare il mio terzo anno delle superiori in una nuova scuola mi elettrizzava e terrorizzava al tempo stesso. Non avevo idea di cosa aspettarmi, ma sapevo per certo che l'istituto sarebbe stato molto più grande rispetto alla mia vecchia scuola.

       Forse avevo letto troppi libri e guardato troppi film, ma ero certa che diventare la nuova arrivata della Rockwood High sarebbe stata l'esperienza più imbarazzante di tutta la mia vita.

       Sbadigliando, mi avviai nuovamente al piano di sopra per cercare di riaddormentarmi. Entrai in camera e mi chiusi la porta alle spalle - poi mi buttai sul grande letto matrimoniale, infilandomi sotto le coperte e chiudendo gli occhi con un sospiro soddisfatto.

       Proprio mentre ero sul punto di cadere tra le invitanti braccia di Morfeo, un'insopportabile musica rock mi perforò entrambi i timpani. Mi alzai a sedere di scatto e digrignai i denti per quella che mi sembrò la quarta volta in dieci minuti.

Different Kinds Of LoveWhere stories live. Discover now