Capitolo 18 - Unsteady

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"Hold, hold on, hold onto me
Cause I'm a little unsteady."

- X Ambassadors, Unsteady

* * *

Aiden

Strinsi i fianchi di Mavis per impedirle di sbilanciarsi indietro e subito venni investito da un intenso profumo di cocco. I miei nervi si calmarono immediatamente sentendo quell'odore ormai familiare e dovetti trattenermi dall'affondare il viso tra i suoi capelli.

Non avevo il permesso di farlo. Lei non era mia.

Sentii una stretta allo stomaco e serrai gli occhi.

D'altronde era quello che volevo, no?

Mavis alzò il viso e fissò lo sguardo nel mio, nei suoi occhi erano riflesse le stesse emozioni che stavo provando io.

Restammo per alcuni secondi in quella posizione, a guardarci senza proferire parola. In quei brevi attimi non pensai a nulla se non a lei.

La prima a riscuotersi dalla trance fu Mavis, che all'improvviso si staccò dalle mie braccia come se queste avessero preso fuoco.

Ogni singola cellula del mio corpo si ribellò a quel gesto e le mie mani formicolarono, ma dovetti impedirmi di avvicinarmi per poterla stringere di nuovo.

"Aiden." Mi salutò Mavis con un cenno del mento, fingendo un'espressione indifferente.

Alzai un sopracciglio e soffocai una risata. "Mavis." La imitai. "Come sta Elliott?"

"Meglio, per fortuna il naso non è rotto."

"Ovvio, sono sicuro che quel ragazzino non ha idea di cosa significhi tirare un pugno."

Mavis fece una risatina che poi cercò di mascherare con un colpetto di tosse.

Non riuscivo a smettere di fissarla, mentre lei, dal canto suo, faceva di tutto per non incontrare il mio sguardo. La cosa mi irritava, volevo che mi guardasse. C'era qualcosa di estremamente rassicurante nel modo in cui Mavis fissava gli occhi nei miei, come se il suo sguardo avesse il potere di farmi ritrovare la stabilità che ormai da tempo avevo perduto.

Mavis si schiarì la voce. "Ti ringrazio per aver aiutato Elliott, prima in mensa."

"Nessun problema." L'ho fatto per te, comunque.

Avevo già imparato a conoscere il lato combattivo di Mavis, ma vederla mentre cercava addirittura di scagliarsi contro Harris per difendere non solo Piper, ma anche Elliott, mi aveva impressionato come nient'altro in vita mia.

Qualche tempo fa non sarei mai riuscito a capire cosa spingesse la gente a compiere azioni sconsiderate per il proprio caro - io non mi sarei mai spinto così oltre per difendere i miei genitori, né loro se lo sarebbero aspettato da me.

Ma adesso, ripensando a Mavis, alla sua famiglia e al modo in cui mi avevano accolto, finalmente lo capivo. Avevo avvertito una dolcissima intimità nel sentimento che li univa, e non mi risultava più così assurdo pensare che la forza di quel sentimento potesse spingerti a comportanti in modo sconsiderato.

E mi risultava più facile comprenderlo proprio perché quella stessa intimità legava anche me e Mavis. Non sapevo come, ma riuscivo a sentirla, ed era forte tanto quanto quella che avevo avvertito entrando in casa dei Parker. Certo, era di natura diversa, ma l'essenza rimaneva la stessa.

Different Kinds Of LoveWhere stories live. Discover now