Capitolo 7 - Fix You

323 29 18
                                    


Aiden

Tamburellai le dita sullo sterzo, mentre spostavo impazientemente lo sguardo dall'orologio della macchina al finestrino dal lato del passeggero.

Era da più di dieci minuti che aspettavo Mavis parcheggiato nel vialetto di casa sua, ma di lei ancora nessun segno. Le ci voleva davvero così tanto per prepararsi?

Scossi la testa e sbuffai.

Non ero infastidito tanto dal fatto che stesse ritardando, quanto più dal fatto che fossi costretto a restare in macchina circondato da un assordante silenzio.

Il silenzio mi portava a pensare, e i miei pensieri non riguardavano mai nulla di buono.

A prova di ciò, la mia mente iniziò immediatamente a riempirsi di frasi e flashback della discussione avvenuta qualche ora fa con i miei genitori. Le parole di mio padre erano marchiate a fuoco nel mio cervello, e per quanto cercassi di accantonarle, trovavano sempre il modo di risalire in superficie.

Ci sono delle cose che ti feriscono così in profondità, così violentemente, che il solo pensiero di riportarle a galla ti fa sentire come se fossi morto dentro.

Mio padre non era un tipo di molte parole, e quelle poche che pronunciava, la maggior parte delle volte non racchiudevano niente di significativo. Ma da quelle frasi dette quel pomeriggio, erano trasparite più emozioni di quante me ne avesse mai mostrate in 17 anni. Dietro i suoi occhi si nascondeva un'infinita stanchezza di cui non mi ero accorto prima.

La cosa che più mi aveva sconvolto, però, era stata la reazione di mia madre. Mai in vita mia l'avevo vista crollare sotto il peso delle emozioni in modo così evidente- visto il tipo freddo e controllato che era. Non riuscivo a spiegarmi cosa avesse potuto generare una simile reazione nei miei genitori, e tutto ciò mi lasciava interdetto e in un mare di confusione.

Ma c'era un sentimento che predominava su tutti gli altri: la rabbia. Era ovvio che mi stessero nascondendo qualcosa, e questo significava che mi avevano escluso ancora una volta dalla loro vita. Se era accaduto qualcosa che li aveva ridotti in quel modo, significava che avrei dovuto esserne messo al corrente. Ero loro figlio, che diamine.

Non avevo intenzione di fingere che quella conversazione non fosse mai accaduta, e se loro non volevano spiegarmi cosa si celava dietro, allora ci avrei pensato da solo.

Avrei scoperto qual era il grande segreto che i miei genitori tenevano così ben custodito.

"Porca miseria Piper, ti ho detto di mollarmi! Non ti aiuterò a pulire il sedere di Percy, è disgustoso!"

Venni bruscamente risvegliato dai miei pensieri quando sentii in lontananza la voce furente di Mavis. Appena mi voltai verso la porta d'ingresso, capii al volo perché le ci era voluto così tanto per uscire.

Sua sorella le circondava una caviglia con entrambe le braccia, e per quanto Mavis cercasse di scrollarsela di dosso, lei si rifiutava di mollare la presa - costringendo Mavis a trascinarla sul pavimento ad ogni passo che faceva.

"Ti prego, ti prego Mavis! Ha avuto la diarrea e ha il pelo del didietro completamente sudicio!" La voce di Piper era implorante.

"Oh mio Dio, questa era un'immagine che non avrei mai voluto avere in testa." Le rispose Mavis con una smorfia disgustata, continuando a scrollare la caviglia, stavolta più energicamente.

Non potei fare a meno di scoppiare a ridere. Era sorprendente come la famiglia di Mavis riuscisse a farmi cambiare umore così velocemente.

"Oh andiamo, ti regalo quello spazzolino di Adventure Time che ti piace tanto!" Notai la breve esitazione di Mavis alla proposta lanciata dalla sorella.

Different Kinds Of LoveWhere stories live. Discover now