Capitolo 1

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È arrivato il grande giorno, finalmente me ne andró dall' Inghilterra. Mi alzo dal letto alle 5:30, anche se non sono riuscita a dormire per tutta la notte per quanto fossi emozionata per il viaggio. Tra sole due ore saró su un aereo in volo per Los Angeles dove frequenteró il terzo anno di liceo e vivró con una famiglia che mi ospiterà per tutto l'anno scolastico. Penso e ripenso a come sarà stare lì, a vivere in quella casa dove non conosco nessuno; e se hanno dei figli? Andró d'accordo con loro? Mi faró dei nuovi amici (anche se qui non ne avevo molti)? Comunque devo smetterla di ossessionarmi riguardo a come mi troverò in America e per il momento mi preparo per partire. Mi faccio una doccia veloce e mentre giro la manopola dell'acqua un brivido mi percorre nell'istante in cui rifletto sulla vita che ho passato qui a Brighton. Mi piacerebbe stare ancora con mia madre ma non posso più rimanere qui in Inghilterra, il mio sogno è da sempre l'America.
Mi dirigo verso il mio armadio e decido di indossare un paio di leggings neri e una maglia verde scuro che mi arriva sotto il sedere con maniche a tre quarti. Infilo immediatamente le mie converse bianche e prendo le mie valigie dirigendomi in soggiorno. Quando scendo trovo mia madre seduta sul divano che rimugina sui suoi pensieri.

"Ehi mamma" dico sorridendole.

"Ciao tesoro" dice lei girandosi verso di me per incontrare il suo sguardo con il mio.

"È quasi arrivata l'ora di andare" dico io con un tono dispiaciuto, ma allo stesso tempo elettrizzato.

"Già, lo so, mi mancherai tantissimo. Tornerai per Natale non è vero?"
dice lei con tono triste.

"Certo che tornerò, anche a me mancherai e stai tranquilla, ti chiameró appena arrivo a destinazione".

La guardo e i suoi occhi diventano lucidi per l'emozione e la tristezza mi riempie il cuore non appena vedo delle lacrime scenderle dal viso.

"Ancora non ci credo che la mia bambina andrà in un altro stato per così tanto tempo e senza la sua mamma".

"Mamma, sai che è desidero andare negli Stati Uniti da quando avevo 11 anni, così avró la possibilità di frequentare una prestigiosa università americana appena mi diplomerò".

Mi stringe in un forte abbraccio e mi dice: "Beh, sono orgogliosa di te e soprattutto da quanto sei matura per una ragazza della tua età, sei cresciuta così in fretta Scarlett".

Ci dirigiamo verso la porta d'ingresso e usciamo dalla casa dove ho vissuto per 16 anni. Saliamo in macchina con le valigie e mia madre mi accompagna fino all'aeroporto. Il tragitto è silenzioso. Appena scendo dall'auto mi da un bacio sulla guancia e ci salutiamo per un ultima volta prima che vada a prendere il volo. Prendo la mia carta d'imbarco e salgo sull'aereo. Mi sento un po' a disagio, anche se ho già preso un aereo nella mia vita. Credo di sentirmi solo un po' spaventata per l'arrivo a Los Angeles, dato che non sono mai andata così lontano da casa. Ad un tratto si sente la voce dell'assistente di volo che indica di allacciarsi la cintura e che trà pochi minuti si decolla. Allaccio la cintura e sento l'aereo che inizia a muoversi, ci siamo si parte!

.............

Prendo il mio telefono ed infilo gli auricolari nelle orecchie per ascoltare la musica nella mia playlist. Più tardi mi addormento. Dopo ore di volo sono arrivata a Los Angeles. Prendo i miei bagagli e salgo su un taxi dando l'indirizzo all'autista. Quando scendo dal veicolo per prendere i bagagli vedo una donna avvicinarsi per darmi un caloroso abbraccio.

"Ciao io sono la signora Malik ma tu puoi chiamarmi Christina".

"Salve, io mi chiamo Scarlett".

Intanto vedo arrivare un uomo alle sue spalle. Egli mi tende una mano per stringergliela.

"Io sono il signor Malik"

"Molto piacere, Scarlett".

Si affrettò per prendermi le valigie dal bagagliaio del taxi e pagando perfino l'autista al mio posto. Sono entrambi così gentili. Sinceramente pensavo fossero delle persone perfettine e anche severe, ma invece mi ritrovo in una fantastica famiglia. La casa da fuori è bellissima, c'è un enorme giardino pieno di fiori che la circonda e uno steccato bianco in legno. Ci avviamo verso la porta per entrare, vedendo un grande soggiorno arredato magnificamente.

"Ti aiuto a portare le tue cose di sopra, immagino che tu sia stanca e voglia riposarti" dice il signor Malik.

"Aspetta, dobbiamo ancora presentarle i ragazzi" sento dire dalla signora Malik.

"Sarei lieta di conoscerli" dico educatamente.

Sento dei passi provenire dalle scale, vedendo una ragazza bionda dai capelli liscissimi che le arrivano fino alle spalle. È carina, anche se non si veste come me. Lei indossa una gonna rossa corta e stretta e un top nero senza spalline.

"Ciao, finalmente sei arrivata, sono Deborah ma puoi chiamarmi Debbie"

La sua voce è così acuta.

Si avvicina e mi abbraccia fortemente.
Deduco sia una ragazza molto socievole ed estroversa, praticamente è il mio contrario.
"Io sono Scarlett".

"Dov'è Zayn?"chiede la signora Malik a Debbie.

"Penso sia andato ad incontrarsi con i suoi amici, dopotutto mamma oggi è venerdì".

Vuol dire che lo conosceró più tardi allora.

"Saliamo così ti mostro la nostra camera" mi dice Debbie.

Abbiamo la camera condivisa? Non sono abituata a stare in camera con qualcun altro, visto che sono figlia unica. Il signor Malik porta gentilmente di sopra le mie valigie e ci lascia a far conoscenza. Sistemo le mie cose mettendo i miei vestiti in un armadio e mi siedo sul mio letto.

"Sarai molto emozionata di cominciare la scuola qui, mancano soltanto tre giorni" mi dice lei.

"Già. Non vedo l'ora" le rispondo entusiasta.

"Quale anno frequenterai?" le chiedo curiosamente.

"Il terzo, come te e penso che saremmo in classe assieme".

Sembra molto felice riguardo alla cosa.

"Wow è fantastico. Così ho già un'amica che mi aiuterà a fare nuove conoscenze" dico sollevata.

Almeno sarà più facile per me integrarmi con gli altri grazie al suo aiuto.

"Devi conoscere mio fratello Zayn, è simpatico anche se a volte ha un bel caratterino".

Penso che suo fratello sia simile a lei, almeno caratterialmente. Chissà com'è. Andrò d'accordo con lui come con Debbie, oppure mi sfotterà tutto il tempo? Zayn...Zayn. Questo nome continua a risuonarmi nella testa e sono sempre più curiosa di sapere com'è il suo volto. Ma perché mi ossessiono sempre? Non lo conosco neanche, so soltanto il suo nome e mi piace parecchio come suona nella mia mente.

Unexpected Temptation ||Z.M||Where stories live. Discover now