Piacere?

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I giorni erano passati volando. In questi giorni ci fù un legame tra me,Mohammed e Amin,gli incontravo sempre,litigavamo sempre e poi sorridevamo. Eravamo strani. Io e Meriem eravamo già sveglie, dovevamo uscire con mohammed e Amin a fare colazione,non pensate male,era solo una colazione tra amici. Come sempre ero me stessa vestita bene,trucco pure e anche Meriem era perfetta visto che si era vestita come me. "Non mi piace quando coppi il mio stile"dissi "scusa,ma non sapevo come mettermi,cioè tu sei bellissima e piaci sempre a tutti,invece io no"disse lei con aria triste "ehi,tu sei perfetta così come sei,sei fantastica così. E se qualcuno dice il contrario gli stacco la testa"dissi,le spuntò un sorriso. Mi piaceva vederla sorridere e felice se lo meritava. "Mamma noi andiamo"urlò Meriem "ok,Buona giornata"disse mamma "si dice Buon rimorchio mamma"disse Ayoub. Appena uscite trovammo i due ragazzi aspettarci,sempre puntuali,sempre insieme e sempre perfetti. "Hola ragass"dissi salutandoli " "sei bellissima"dirono i due ragazzi guardandomi,che hanno questi due? "Ah quindi gli altri giorni non lo ero?"dissi "no...volevo dire che sei bellissima come sempre"disse Mohammed "ci sono anche io eh"disse Meriem "anche tu sei bella"disse Amin "andiamo?"ci chiese Mohammed "si"dimmo. Che strazio Amin non chiudeva il becco per un secondo "Amin...parla di nuovo e non resti vivo"dissi con tutta la gentilezza che potevo "amico ha ragione,chiudi il becco"disse Mohammed "non ho chiesto il tuo conforto"dissi acida "si ricomincia"disse meriem ovvia. Andammo a far colazione,ogniuno scelse cosa voleva. "Caffè??"dissi guardando Mohammed "si,guardati tu ceh cioccolata"disse "la mia cioccolata è meglio del tuo caffè"feci notare "il caffè è fatto per i maturi"disse vantandosi "tu maturo???"dissi ridendo "più di te si"disse facendomi la linguaccia "quella lingua te la taglio"dissi seria "ehi,voi due basta"dirono mia sorella e Amin "è lui che inizia"dissi difendendomi "io?? Ma se sei tu quella che ha incominciato"disse lui "basta"disse Meriem "sentite facciamo cambio posto?"chiese Amin "si,meglio che stare quì"urlammo tutti e due. Che nervoso,chi si credeva di essere??stupido vanitoso. "Sei simpatica,quando vuoi"disse Amin "dipende da persona a persona"dissi fulminando quello stupido "che guardi?"disse "che problemi hai? Adesso non posso neanche fulminarti"dissi "non puoi oca" "ehi oca lo dici ad un'altra eh"dissi mentre lui stava guardando una che passava. Che rabbia. Stava guardando una mentre io parlavo. "Io esco l'aria si sta facendo irrespirabile"dissi uscendo. Perchè doveva darmi fastidio vederlo guardare un'altra? Cioè io...impossibile. Starò delirando sicuramente. "Ehi..." "se sei venuto per litigare Mohammed entra pure"dissi guardando il vuoto "senti...sò che passiamo il tempo a punzecchiarci ma non voglio che tu ti arrabbi o ti incazzi per le mie parole" mi stava chiedendo scusa?? A me?? "Mi stai chiedendo scusa??"dissi sorridendo,maledetta boccaccia,rovinava sempre tutto "adesso non monatarti la testa e non erano scuse"disse scocciato "questa è la maniera più buffa che abbia mai pensato e visto per chiedere scusa"dissi ridendo "che ti ridi? Tu non sai dire grazie"disse facendomi notare "non paragonarmi a te"dissi aggressiva "se hai finito di fare la simpatica rientriamo che quel mongoloide non ce la fa più di stare con tua sorella" "non parlare di mia sorella in quel modo è speciale a modo suo"dissi spingendolo "stai calma eh. Non è colpa mia se lei è noiosa" "prova solo a dirlo davanti a lei e ti ammazzo non scherzo Mohammed Nour"dissi entrando.
Pov Mohammed
Si può capire perchè dobbiamo sempre litigare io e lei. Non esiste secondo,minuto,ora che la passassimo senza problemi.
"Meriem non parlare di libri"dissi supplicandola "nei libri ci sono cose davvero Intere..." "Meriem ti pregooo"dirono i due ragazzi,come biasimarli. Ci stavamo avviando verso le rampe,meno male si faceva qualcosa di interessante,povera Meriem che non sapeva neanche che cosa erano "meno male che mi sono vestita comoda"dissi "io ho pauraa"disse Meriem "non ti preoccupare ci sono io"le dissi "e anche loro due"dissi guardandoli inferiormente "non guardarci così"disse amin "faccio quello che voglio"feci notare. Ed eccoci alle rampe!!!! "Le rampeee"dissi correndo a prendere la mia bici preferita,ed eccola..."quella è mia"disse mohammed tirando la bici verso di lui "l'ho vista prima io"dissi tirandola verso me "ma comando io,quindi è mia" "comandi a casa tua signorino,qui fuori nada regole" "è mia perchè sono un'uomo"fece notare "maschilista di merda" "tu lo sei"disse lui "basta voi due"urlò Meriem "ne ho abbastanza di voi due. Passate tutti i santi giorni a litigare per cose sciocche. Sò che vi piacete non esagerate"disse lei ridendo. Che ride a fare quella? "Se non fossi mia sorella ti avrei tolto la testa ora"le feci notare "una come lei non potrebbe piacere neanche ad un cane"disse lui disgustato. Quelle parole furono come una fitta al cuore. Mi dicevano sempre che ero un maschiaccio,una basatarda,menefreghista e che non paicerò mai a nessuno. Tutti mi dicevano che sarei rimasta sola,senza nessuno al mio fianco. Tutti parlavano e parlavano senza conoscermi veramente. Senza rendermene conto gli  lasciai la  bici e andai a sedermi.
Pov Mohammed
Che coglione. Quelle cose non le pensavo veramente. Certe volte la rabbia ti impossessa e ti lascia dire cose che non vorresti. "Sei un coglione"disse Amin come se non  lo sapessi "vado a parlarle" "fai bene. Stai attento potrebbe mangiarti"disse Meriem.
Che ne sapeva la gente di quello che provavo,di quello che facevo per essere più forte,di quello che mi passava per la mente,di quello che avevo dentro . "Ehi" "vattene"dissi guardando il vuoto "non lo pensavo veramente" "tutti lo dicono. È normale,ci sono abituata, non è una novità"dissi alzandomi per andare a sciegliere una bici,ma nessuna bici era come quella che avevo prima... "la bici è tua"disse di nuovo lui  porgendomela "non la voglio tienitela"dissi prendendone una alla cavolo "la pianti di evitarmi" "quando tu la pianterai di seguirmi"dissi "ho detto che non volevo"disse lui intercettando il cammino. Gli tirai una sberla,era solo una parte della prova della frase "ahu"disse lui "anche io non volevo"gli feci notare "ok,ti sei vendicata ora perdonami"disse lui con quella faccia da orsacchiotto "ok...comunque apprezzo la tua sincerità" "di cosa?" "Di quello che hai detto prima. Sò di essere brutta,cattiva e che tutti mi lasceranno sola non c'era bisogno di ridirmelo in faccia"dissi con le lacrime agli occhi "ehi,non lo pensavo. È la rabbia che ha parlato non io."disse lui "beh andiamo a giocare"dissi cambiando argomento "vamos"disse lui sorridendomi, quel bannato sorriso.

SCONTRO TRA MILLE CUORI❤❤Where stories live. Discover now