Love Save The Empty | italian translation

Capitolo 30

Holly:

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Ladie, grab your chocolates and tubs of ice cream

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Bella aveva fatto di tutto per trovare un modo per tornare da Harry; per trovarlo di nuovo e tornare a quando avvolgeva le sue braccia intorno a lei e le diceva che non se ne sarebbe mai andato. Ma per quanto Bella provasse fortemente a farlo, sembrava che Harry stesse facendo l'esatto opposto.

Si sentiva persa a vagare nei corridoi, alla disperata ricerca di lui. Ma quando riusciva a catturare un segno del suo bellissimo volto, lui spariva velocissimo prima che lei riuscisse a scorgerlo meglio. Pranzava con Louis e Liam mentre guardava Dana avvinghiata ad Harry quasi ogni giorno. Per quanto volesse correre via da tutto quello, non poteva permettersi di perdere Harry, anche se lui l'aveva abbandonata.

Tutti coloro che Bella aveva amato l'avevano lasciata. Ci dovrebbe essere abituata ormai, giusto? Ma, tutti quelli che l'avevano lasciata in passato erano stati costretti ad andarsene. Erano stati forzati dalla vita e lontano da Bella. Non avevano avuto scelta. Ma Harry si. E lui l'aveva lasciata.

Forse era per questo che sentiva come se l'intera situazione la stessa divorando viva.

Niente di tutto questo aveva senso. Si erano lasciati in buoni rapporti, poi improvvisamente, lui la evitava a tutti i costi. E mentre fissava avidamente il ragazzo di fronte alla sala da pranzo, riuscì a notare che questo stava uccidendo anche lui. I suoi capelli erano flosci e disordinati e la sua pelle era pallida, come se non si fosse preso cura di se stesso per giorni. C'erano borse prominenti sotto i suoi occhi che Bella riusciva a vedere dall'altra parte della stanza, e quelli che una volta erano i suoi bellissimi occhi color smeraldo adesso non erano più verdi. Erano spenti e senza vita. La solitudine e la tristezza scritte sul suo volto erano inconfondibili, e somigliava allo sguardo che Bella aveva assunto sul suo volto per due settimane.

Sapeva che lui soffrivaper lei tanto quanto lei per lui. O forse era solo la sua mente che si prendeva gioco di lei, facendo risalire le sue speranze solo per frantumarle ancora di più

Ma forse non sarebbe stato poi così male ora che il vuoto aveva preso possesso del posto dove prima era situato il suo cuore.

Era al quarto giorno Post-Harry quando non riuscì più a sopportare ancora la visone della sua sedia vuota nell'ultimo frangete della giornata scolatica. Bella decise di sgattaiolare via dalla classe mentre l'insegnate non prestava attenzione, e andare fuori a prendere un po' d'aria fresca. Si sedette ad uno sei tavoli da pranzo, e presto si rese conto che era lo stesso tavolo dove si era seduta quando aveva posato per la prima volta gli occhi su di lui. Oh, quanto sembrava lontano quel giorno. E oh, quanto erano andati lontano.

Essere seduta a quello stesso tavolo fece pensare a Bella se non si fosse guardata dietro le spalle il primo giorno. Allora non lo avrebbe visto, e lui non avrebbe visto lei. Lei non avrebbe sentito quella immediata scintilla e quelle milioni e milioni di farfalle nello stomaco, e la sua vita sarebbe continuata senza Harry.

Se avesse potuto, sarebbe tornata indietro? Un paio di settimane fa non avrebbe esitato a dire di no. Ma con il dolore allo stomaco e il vuoto nel petto, al momento, davvero non lo sapeva.

Fu quando una lacrima cadde sulla sua mano tremante che Bella si rese conto che stava piangendo. Non era abbastanza vuota da evitare il pianto, ma lo era abbastanza da non sentirlo.

I suoi pensieri furono interrotti quando sentì una presenza di fianco. Grazie all'odore di fumo nell'aria e il tenue suono dello schiocco di un accendino, seppe di chi si trattava.