Capitolo 39

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La testa gli pulsava. Il cuore martellava forte nel petto. La sua mente era in subbuglio, capace di processare un solo pensiero.


Bella era in pericolo

Si era già trovato in questa posizione. Bella gli era già stata portata via in precedenza, ma soffriva lo stesso, anzi, soffriva più che in precedenza. Harry impugnò i capelli e tirò le ciocche, cercando disperatamente di fare qualcosa per concentrarsi sulla missione da svolgere. Salvare Bella.

Ma il fatto era, Harry non aveva idea se questa volta ne sarebbe stato capace.

"Dannazione, Zayn vai più veloce!" Gridò forte Harry.

"Sto quasi per raggiungere i 100 Harry, non c'è molto altro che posso fare."

Harry sbattè le mani sul cruscotto. "Maledizione! La donna che amo è nelle mani di un uomo che mi vuole morto. Farebbe di tutto per farmi del male." La voce di Harry iniziò a rompersi. "Lui l'ha presa..."

Quando Zayn sentì la voce di Harry venir meno alla fine, pigiò ancora più a fondo sull'acceleratore.

"Devi schiarirti le idee prima di andare là, Harry. Drake ti mangerà vivo se non sei mentalmente pronto."

Zayn azzardò uno sguardo veloce verso Harry. Le sue mani erano serrate sulle ginocchia, le nocche bianche e le vene prominenti. Gli occhi erano chiusii e il viso era di una intensa tonalità di rosso, quasi come se stesse cercando di contenere tutto il dolore.

Harry non desiderava altro che cancellare tutto quello che gli turbinava in testa. Voleva sbarazzarsi di tutto ciò che conteneva, voleva pensare solo al volto sorridente di Bella. Ma non importava quanto si sforzasse, non riusciva a scrollarsi di dosso l'immagine di Bella legata con nuove lettere incise nella pelle, infette e sanguinanti a causa del pugnale sporco.

Sentiva il corpo iniziare a tremare per tutti i pensieri raccapriccianti che gli annebbiavano la mente. La sua rabbia cresceva sempre di più, un sentimenti familiare iniziò a prendere piede. Occhi neri come la notte e respiro pesante, Harry stava cominciando a perdere il controllo, e la rabbia prese possesso. I pensieri che aveva in testa contribuivano solo ad accrescere la sua furia, e non ci sarebbe voluto molto prima che Harry perdesse ogni briciolo di razionalità.

Zayn lo squadrò, un po' preoccupato. "Tutto bene Harry?"

Zayn non ricevette risposta, l'unica cosa che si udì durante l'intero viaggio fu il respiro pesante di Harry e gli sporadici grugniti emessi dalla sua bocca.

_______

Fu una sfortuna che l'uomo avesse pensato che intralciare la strada ad Harry fosse una buona idea, non sapeva in cosa si era andato a cacciare fino a che Harry non gli tolse la pistola con un veloce colpo di mano e non si trovò bloccato contro il muro.

"Dov'è lei?" Chiese Harry a detti stretti.

L'uomo lo schernì debolmente. "Preferirei morire piuttosto che dirti quello che so."

Harry spinse l'uomo lontano dal muro e lo face sbattere di nuovo contro con una tale forza che quasi perse conoscenza.

"Vedrai," ringhiò Harry, "non è il modo in cui gioco io. Non mi limiterò ad ucciderti. Sarebbe un azione troppo buona per una feccia come te."

Detto questo, Harry tenne alzato l'uomo per il collo con una sola mano mentre con l'altra torse la spalla finché non udì un crack, e l'uomo urlò per il dolore.

"Ti farò a pezzi, arto per arto, e ti farò sentire un dolore inimmaginabile prima che ti lasci qui a marcire. E se non muori dopo qualche giorno, sono sicuro che gli animali finiranno il lavoro per me."

I ragazzi dietro Harry udirono un sonoro crack quando spinse il ginocchio nella gambe dell'uomo, spezzandola in due. Avevano la guardia alta, ascoltando e cercando altri membri della Mafia che potessero essere nei paraggi. Avevano le pistole sfoderate e le menti concentrate, ma i cuori si stringevano al suono delle urla agonizzanti provenienti da quell'uomo.

"Hai intenzione di parlare adesso, o devo romperti anche l'altra gamba?"Chiese Harry con tono minaccioso.

Lacrime rigavano il viso dell'uomo, e sembrava che non riuscisse a riprendere fiato. Ogni tanto dalla sua bocca uscivano grida soffocate mentre Harry gli consentiva un po' di tempo per ricomporsi. L'uomo abbassò lo sguardo verso la sua gamba appena deformata, e al suo braccio slogato prima di guardare nei profondi occhi neri di Harry.

"L-l-le-lei è -vi-viva." Disse a detti stretti, cercando di contenere le urla. "S-sotterraneo.L-lui ti s-sta a-as-aspettando."

Senza altre parole, Harry sbattè una volta la testa dell'uomo contro il muro di mattono. Una volta sola, e i singulti dell'uomo non si udirono più, e non appena la mano di Harry lasciò il suo collo, il corpo cadde a terra. Harry non si guardò indietro e si diresse verso la casa. I ragazzi lo seguirono a ruota.

I passi di Harry erano attutiti dal tappeto color pelle. Schiena contro il muro e il pugnale in mano. Si fermò quando raggiunse l'angolo spostandosi leggermente in avanti per vedere cosa ci fosse, ridendo tra se quando vide che c'erano solo due uomini a fare la guardia alla porta della cantina. Uno era concentrato sul suo cellulare mentre l'altro era appoggiato contro la porta con gli occhi chiusi e la bocca aperta. Harry alzò un dito in direzione dei ragazzi, segnalando di restare dietro. Non passò molto prima che si sentissero grugniti e lo sferzare di pugni. Sentirono una pistola che veniva caricata, ma sospirarono di sollievo quando la videro cadere a terra lontano dalle guardie. Si sentirono deboli urla, e il suono del pugnale di Harry che tagliava la carne fece venire loro la pelle d'oca l'ungo la spina dorsale. Per un minuti ci fu silenzio, e Louis ne approfittò per sbirciare dietro l'angolo, dove trovò un uomo disteso a terra nel suo stesso sangue, Harry teneva il braccio attorno al collo dell'altro, il suo volto era di un intenso color porpora. Quando Harry sentì il collo spezzarsi lasciò andare il collo, e anche un altro corpo colpì il suolo.

Ben presto, tutti i ragazzi si avvicinarono alla porta della cantina, esaminando Harry con gli sguardi. Aveva il naso e il labbro sanguinanti e aveva delle macchie sulla camicia. Ma oltre questo, era uscito dal combattimento senza lesioni fatali.

"Perché non ha usato la pistola?" Chiese Niall a Liam.

Sussurrò di rimando Liam, "Un colpo di pistola è forte, amico. Cosa faresti se sentissi un colpo d'arma da fuoco in casa tua?"

"Andrei a vedere cosa diamine sta succedendo...oh, ho capito."

"Ci sono solo altri tre uomini lì, Harry." Sussurrò Zayn guardando il cellulare. "Il mio telefono segnala sei posizioni, e ne abbiamo già fatti fuori tre."

Harry si appoggiò contro la porta. "Chi sono?"

"Beh, ci sono Drake e Landon, e non riesco ad identificare l'ultimo."

Zayn guardò Harry e notò che i suoi occhi erano tornati del loro solito colore verde. I suoi muscoli non erano più tesi e il volto non era rosso. Il suo respiro era ancora pesante, ma questo era a causa dallo sforzo fisico appena sostenuto.

Prima, Harry aveva perso il controllo di se stesso. Era diventato l'animale assassino che conoscevano bene, che arrivava al punto di distruggere chiunque o qualsiasi cosa sul suo cammino. Adesso, aveva le sembianze di un ragazzo perso che voleva disperatamente indietro il suo amore.

"Possiamo occuparci noi di loro." Lo incoraggiò Louis, anche lui aveva notato l'improvvisa trasformazione di Harry. "Bella è viva e pronta ad essere portata a casa. Andiamo a prenderla."

Harry sospirò tremante. "Non so se ce la faccio a sopportare quello che c'è la giù." Sussurrò, quasi come se lo stesse dicendo solo a se stesso.

"Ehi," si intromise Liam, "la tua ragazza è laggiù, Harry. Dio solo sa cosa le ha fatto Drake, e che atrocità ha dovuto sopportare. Devi andare giù e portarle via tutto quel dolore."

Harry guardò Liam, e fu in quel momento che Liam notò quanto era davvero stanco. "Ne ha passate troppe a causa mia. Non la merito."

Liam si strinse nelle spalle. "Forse. Forse no. Non lo so. Ma l'unica cosa che so è che Bella non merita quello che sta subendo in questo momento, quindi sii l'uomo e distruggi chiunque ti ostacoli la strada e portala lontano da questa maledetta città."

Senza aggiungere altre parole, i ragazzi caricarono le pistole e si appostarono attorno alla porta mentre Liam l'apriva lentamente.

Il sotterraneo era buio, l'unica fonte di luce proveniva da alcune candele. Furono accolti da uno spiffero di aria fredda, e ad Harry si strinse il cuore al pensiero di quanto dovesse aver freddo Bella laggiù. Non c'era segno di nessuno lì fatta eccezione per dei lievi singhiozzi che tutti avevano imparato a riconoscere. Il tipo di singulto che faceva venir voglia di piangere anche a loro insieme a lei, o fare qualsiasi cosa in loro potere per farla smettere. Non appena il suono gli attraversò le orecchie, Harry perse ogni buonsenso e si precipitò giù dalle scale in suo soccorso.

La stanza buia si rivelò essere un lungo corridoio, con porte diverse su ogni lato. I singhiozzi si erano fermati, e non rimase null'altro che il suono del suo stesso respiro. Harry serrò la presa sulla pistola, mordendosi il labbro in attesa.

"Andiamo," sussurrò Harry tra se. "Andiamo, andiamo, dammi un segnale."

Proprio in quel momento, un fievole gemito eruppe da una della stanza, scoppiando di nuovo in pianto. Con il resto dei ragazzi al seguito, Harry corse verso la fine del corridoio, diretto all'ultima porta. Il pianto diventava sempre più forte man mano che si avvicinava alla porta. Di fronte ad essa c'era un uomo, ignaro fino all'ultimo secondo dei ragazzi che correvano veloci verso di lui. Era troppo tardi perché l'uomo reagisse, Harry aveva già infilzato il coltello nel suo petto e gli colpì la testa con il ginocchi prima di spalancare l'ultima porta.

Una miscela di emozioni gli invase il corpo quando fissò lo scenario che aveva di fronte.

Bella era legata per i polsi, appesa contro un muro di cemento, sporca e sudicia e così maledettamente bella. Il suo volto era rosso e macchiato e lo sporco ricopriva diverse parti, aveva un pezzo di stoffa legato intorno alla bocca. Harry era sollevato di averla trovata viva, ma era anche pieno di furia per aver trovato un uomo con le mani su tutto il suo corpo ricoperto solo da reggiseno e slip.

Senza pensarci oltre, Harry afferrò l'uomo per il collo e lo trascinò verso l'angolo della stanza.

"Chiudi gli occhi piccola." Ordinò Harry a bassa voce, e Bella obbedì immediatamente, dandogli il tempo necessario per torcergli il collo.

Fu al fianco di Bella prima ancora che l'uomo cadesse a terra.

"Isabella."

Le sue grida divennero sempre più forti mentre Harry slegava il pezzo di stoffa attorno alla sua bocca. Iniziò a scuotere la testa quando raggiunse le corde attorno ai suoi polsi. Iniziò a tremare e muoversi, rendendo difficile ad Harry sciogliere i nodi.

"Bella, smettila di muoverti angelo." Mormorò Harry, un po' nel panico.

"No, devi andartene. Sta arrivando. Devi andartene."

"Stai ferma, sarai presto fuori di qui." Le sussurrò.

"Questa è una trappola!" Strillò lei, lottando ancora contro di lui. "Devi andartene!"

"Isabella, smettila di muoverti." Le disse, avvolgendo la sua felpa attorno al suo corpo nudo.

"No!"

"Non me ne vado senza di te!" Harry iniziò a sentirsi soffocare, le mani incominciarono a tremargli mentre lottava per sciogliere i nodi.

"Non voglio venire con te!" Mentì Bella.

"Non lo pensi davvero." Una singola lacrima sfuggì da un occhio.

"Si invece - "

"Harry!"

Il suono della voce di Zayn rimbalzò sui muri di cemento della stanza. Harry non smise di cercare di liberarla, e non si voltò nemmeno a guardarlo. Era agitato e disperato di portare Bella fuori di lì, e lei non voleva saperne di collaborare.

"Harry!" Chiamò nuovamente Zayn. "Ne stanno arrivando altri. Stanno arrivando adesso - "

La voce di Zayn fu coperta dal suono di un colpo di pistola, e il suono acuto penetrò nelle orecchie di Bella. Harry cessò le sue azioni e si girò attorno trovando Zayn steso a faccia a terra sul pavimento sudicio. Paura vera, terrore e panico iniziarono a prendere piede mentre Harry lavorava sull'ultimo nodo che stringeva il polso di Bella. Furono sparati altri colpo di pistola, ma erano deboli, molto lontani. Harry cercò di calmare Bella mentre le sue dita lavoravano sull'ultimo cappio della corda, e subito dopo, collassò nella sue braccia, stringendosi forte a lui. Era rimasta appesa per così tanto tempo che le sue gambe erano deboli, incapaci di sostenere il suo stesso corpo.

Mentre Bella singhiozzava nella sua camicia, Harry sentì passi farsi sempre più vicini alla loro posizione. Rimise velocemente Bella giù contro il muro prima di farle scudo col corpo, la sua pistola puntata proprio verso l'entrata della porta. I passi diventavano sempre più vicini, e non appena Harry scorse una figura sulla soglia, premette il grilletto.

La sua mente si svuotò per un secondo, concentrandosi solo su chi aveva sparato. La sua visione si offuscò improvvisamente, e la sua mente gli fece rivivere il suo sogno, e pensò che forse aveva sparato a qualcuno dei suoi amici. Ma così come velocemente la sua vista si era annebbiata, tornò limpida altrettanto velocemente, e steso morto a terra con una pallottola dritta in messo agli occhi c'era non altri che Landon Gates.

Avrebbe dovuto sapere non doveva guardare Landon troppo a lungo. Avrebbe dovuto sapere che Drake era proprio dietro di lui. Ma fu solo con l'urlo di Bella proveniente dalle sue spalle che ricordò dove era e ormai, il proiettile era già affondato nella sua spalla.

La forza del colpo lo fece sussultare all'indietro, e ci volle un po' per Harry per capire cosa era successo. Fu quando il dolore lancinante iniziò a propagarsi che realizzò che Drake gli aveva appena sparato. Fu quando Clyde lo trascinò lontano da Bella che capì lo sbaglio che aveva fatto.

Drake entrò nella stanza con nonchalance, pistola in mano, puntata in direzione di Bella. Harry cercò di liberarsi dalla presa di Clyde, ma con la pallottola nella spalla, il più piccolo movimento gli annebbiava la mente e il suo corpo strillava in agonia. Guardò mentre Drake si abbassava al livello di Bella, e guardò la sua piccola allontanarsi e rannicchiarsi. Drake le sfiorò leggermente la guancia con la mano prima di strattonarla in piedi per i capelli. Il dolore nella spalla di Harry venne seppellito nel fondo della sua mente, e rabbie e collera iniziarono a prendere il sopravvento.

"Sai cosa è peggio della morte?" Chiese Drake con non curanza mentre trascinava Bella con se, guardandola lottare per restare in piedi.

Camminò verso Harry con la pistola in mano, e si fermò quando fu solo a pochi centimetri dal suo viso. Bella si divincolò per liberarsi dalla sua presa, ma fu inutile. Drake puntò la pistola alla testa di Harry, premendola con forza e profondità nelle sue tempie pulsanti.

"La tortura."

Detto questo, rimosse la pistola dalla sua testa e camminò nella direzione opposta prima di scaraventare Bella a terra.

"Vedi," ricominciò Drake. "Ho passato mesi e mesi a immaginare in che modo ti avrei voluto uccidere." Sorrise mentre estraeva la piccola lama lucente dalla tasca. "Ma poi ho capito che ucciderti non è la soluzione giusta. Niente ti farà soffrire più che veder ferito questo piccolo angelo." Rivolse la sua attenzione a Bella, che si stava sforzando di alzarsi da terra. Drake la spinse di nuovo giù senza sforzo, e lei picchiò la testa contro il muro.

Ad Harry pizzicò la testa.

"E' la perfetta forma di tortura." Ringhiò Drake mentre si portava sopra Bella, strappandole la ferpa di dossi. "Prendere l'unica cosa che ami a questo mondo," Alzò il coltello e lo poggiò delicatamente sul suo stomaco, sopra le lettere sbiadite. "Distruggendolo," aggiunse pressione sul coltello trascinando la lama lungo il torace, ricalcando le lettere incise nella sua pelle."E farti guardare."

Non si sarebbe riuscito a sentire nulla sopra le strazianti e devastanti urla di Bella, e di Harry. Vedere Bella dover sopportare una cosa del genere gli faceva più male che la pallottola nella spalla, più male delle botte che aveva preso da suo padre, e più paura della morta stessa. La vista gli si appannò dalle lacrime e la testa martellava dalle urla che emetteva, forti e lunghe. Chiuse con forza di occhi, pregando Dio che sarebbe potuta stare bene dopo tutto questo. Pregava, sperava che sarebbe riuscita ad uscire da lì, anche se voleva dire che lui non ci sarebbe riuscito. Harry amava Bella con tutto se stesso, ed era disposto a morire pur di vederla vivere.

Quando Drake alzò la testa per incontrare gli occhi di Harry, aveva finito di scolpire la 'M' sul suo torace. Ma non ricambiò lo sguardo. Tutto quello che riusciva a fare era guardare il suo amore sul pavimento che piangeva, urlava, e singhiozzava mentre il suo stesso sangue le colava lungo il corpo. Bella era così debole, non riusciva a trovare nemmeno la forza per sedersi o sollevare le braccia.

Harry non aveva notato Drake al suo fianco, sussurrando al suo orecchio.

"Come ci si sente a perdere Harry?"

Ad Harry ribollì il sangue, e appena Drake si allontanò, radunò tutta la forza che aveva dentro per liberarsi dalla sua presa, accoltellandolo immediatamente dritto al cuore con il suo coltello e spingendolo contro il muro. Ma quando Harry si stava voltando, un'altra forza sbattè anche lui contro il muro. Sentì tutte le energie abbandonarlo, come una tubatura che perdeva, mentre scivolava a terra. Abbassò lo sguardo sulla seconda pallottola conficcata nel lato destro del suo stomaco.

La sua vista si riempì di macchie bianche e stava iniziando a respirare iniziava ad essere difficile. Il dolore per entrambi i colpi risucchiarono tutta la sua energia, e sentiva che stava per svenire. Guardò Bella e vide lacrime rigarle il volto, la bocca aperta come in un grido, ma non riusciva a sentire niente. Aveva la mano protesa in avanti, nell'intento di raggiungerlo dall'altra parte della stanza, e anche lui voleva allungare la mano, ma non riusciva a trovare la forza.

Anche la vista di Bella iniziò ad appannarsi e lo vide sussurrargli tre parole mute, e sembrava che stesse usando tutta la sua forza per muovere le sue bellissime labbra rosee.

Ti amo.

"Ti amo! Harry, ti amo! Non lasciarmi! Io ti amo!"

"Per te il tempo è scaduto Harry." Rise Drake. "Comunque non sei mai stato adeguato per quest'attività. Una sola debolezza," Drake fece cenno verso Bella, "è riuscita a distruggere tutto quello per cui avevi lavorato. Errore da principiante."

Bella guardò Drake camminare verso Harry, la pistola che mirava alla sua testa. La stanza girava e sentiva che stava iniziando a perdere conoscenza. Si sforzò di restare sveglia, di urlare, di piangere, di fare qualsiasi cosa.

"Qualche ultima parola Styles?" Chiese Drake con perfidia.

Bella vide che le labbra di Harry si contrassero. Vide quel familiare luccichio nei suoi occhi, e le sue labbra si alzarono...quasi in un sorriso. Udì a stento la sua voce, perché era roca e spezzata. Ma ci riuscì.

"Addio."

L'ultima cosa che Bella vide prima che le si oscurasse tutto, fu Drake cadere a terra mentre John Styles entrava nella stanza con una pistola in mano, sparando Drake alla schiena altre 3 volte. L'ultima cosa che udì furono le sirene della polizia che sembravano molto vicine, così vicine che potevano quasi essere proprio lì fuori. L'ultimo pensiero andò a Liam, Niall, Zayn e Louis...ed Harry.

Harry stava bene? Stava per morire? Harry, Harry, Harry...

Love Save The Empty | italian translationWhere stories live. Discover now