11

31.3K 1.2K 74
                                    

"Non lo scegli,
non lo decidi tu.
Ne dove,
ne tanto meno quando.
Quando arriva l'amore,
ti stravolge e basta."

Nelle ultime quarantotto ore ero stata immersa fra le pile di carta, mi chiedevo perché sposarsi fosse così difficile

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Nelle ultime quarantotto ore ero stata immersa fra le pile di carta, mi chiedevo perché sposarsi fosse così difficile. Secondo me, se due persone si amavano, dovevano essere libere di poter stare insieme, senza aver bisogno di inutili carte. Peccato che la sottoscritta non si stava sposando per amore, ma bensì per un contratto.

Non avrei mai immaginato che la mia vita prendesse questa piega, tutti i miei sogni e obiettivi erano stati infranti.

Da quel giorno in spiaggia, avevo evitato Rayan come la peste: se lui andava in mensa, io  restavo in cortile, se lui andava a sinistra, io andavo a destra. Più lontano stava e meglio sarei stata, c'era solo un piccolissimo dettaglio. Fra meno di sei ore sarei diventata sua moglie, la signora Johnson. E come avrei fatto ad evitarlo vedendolo ventiquattro ore su ventiquattro. Rabbrividii al pensiero.

Mentre controllavo che nella lista fossero presenti tutti gli invitati, Laris, invece, era intenta a colorarmi di rosso le unghie con lo smalto. Era più concentrata a non sbagliare il piccolo designer, che alle lezioni di matematica. "Che c'è che non va?" Mi chiese lei, svegliandomi dai pensieri poco importanti, la mia vita lo era diventata.

"Che c'è che non va? Oh ma andiamo. Come ti sentiresti se fossi obbligata a sposarti con il passato, che da anni cercavi di dimenticare?" Le chiesi, ma senza darle il tempo di rispondere che continuai con un: "Come ti sentiresti a volerlo evitare, ma purtroppo non potrai, non potrai perché diventerà tuo marito. E come potrò evitarlo? Abiteremmo sotto lo stesso tetto Laris.
Fin da quando ero bambina, avevo sempre sognato di poter vivere con qualcuno che ammassi, avrei voluto formare una famiglia ed essere la donna più felice al mondo. Tempo scaduto, tra poco io sarò là" dissi indicando verso la porta. "Diventerò la fottuta Signora Johnson" aggiunsi mentre mi alzavo dalla comodissima poltrona, che si trovava al centro del mio salotto.

Non ebbi alcuna risposta, chi mai avrebbe potutto capirmi, pensavano tutti ai propri benesseri che ai sentimenti. Idioti.

Poi sentii solamente due braccia colorare stringermi il bacino, in un fortissimo abbraccio. Un abbraccio che purtroppo non mi avrebbe salvata da tutto questo. Ma Laris era fatta così, ti abbracciava spontaneamente e nonostante non sarebbe servito, le ero grata. C'era sempre stata, e quando ne avesse avuto bisogno lei, io ci sarei stata. "Forza, forza!" Parlò, presa da un sorriso radioso. "Da qui uscirà una sposa impeccabile, e tutto questo grazie alla sottoscritta" aggiunse.

"Ma quante arie" dissi ridacchiando.

"Modestamente" rispose, per poi trascinarmi in bagno, dove mi aspettava un glorioso bagno caldo.

                         

^~^

Ormai i piccoli puntini bianchi stavano apparendo nel cielo, ricoprendo gran parte dell'oscurità della notte. Quello spettacolo sarebbe rimasto sempre uno dei miei preferiti, vederlo personalmente era molto diverso dai dipinti, nonostante anche quelli fossero mozzafiato.

Schiava Di Un MiliardarioWhere stories live. Discover now