Epilogo

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️Fedez - Prima di ogni cosa

Rayan

Ero finalmente diventato papà.

Un fortunatissimo padre di due bellissimi gemelli: il maschietto Will e la piccola Cassie Johnson.
Ed in fine, ero un marito di una moglie straordinaria.

Non avrei mai creduto che un uomo, circondato dalla propria famiglia, potesse vivere pienamente il significato della parola felicità.

All'Ospedale - dopo la Cerimonia del Matrimonio - avevo passato tutte le ore del travaglio insieme a Payton. Facendomi stringere la mano durante il parto e cercando di rassicurarla sui suoi dubbi improvvisi nell'essere - in futuro - una buona madre, perché non avesse insicurezze al riguardo.
Era ed è tutt'ora un ottima moglie e come madre, lo sarebbe stata altrettanto. Se non migliore.

Era indescrivibile la sensazione di gioia che provavo nel tenere - in entrambe le braccia - i miei figli appena nati, mentre smettevano pian piano di piangere avvolti da una morbida copertina.

Sorrisi ai miei bambini, sussurrando a tutti e due un: "Ciao piccoli. Papà non vedeva l'ora di vedervi, sapete?" Parlai, alzando successivamente lo sguardo sulla figura di Payton. Teneva la schiena appoggiata al cuscino, oramai distesa e priva di forze sul lettino più comodo di tutto l'Ospedale.
Richiesto e ordinato espressamente dal sottoscritto, non avrei mai badato a spese quando nelle questioni importanti andavano di mezzo la mia famiglia.

Alzò lo sguardo verso me, inchionando i suoi occhi verdognoli nel mio cuore, che apparteneva a lei e a lei soltanto.

Le regalai un sorriso affettuoso, dirigendomi a passo lento in sua direzione, prestando completamente attenzione ai piccoli sulle mie braccia muscolose, facendoli sembrare due batuffoli di cotone per quanto fossero di minuscole dimensioni.

"Quella é la mamma, avete visto quant'è bella?" Domandai ancora in un sussurro, strappando alla donna della mia vita un meraviglioso sorriso.
Era stanca.
Lo si poteva notare dai capelli ricci leggermente scompigliati, ancora un po' sudata per lo sforzo di aver fatto venire al mondo i nostri figli. Gli occhi ancora lucidi per le lacrime di felicità, che aveva versato insieme al sottoscritto qualche minuto prima.

La guardai nuovamente ed era bellissima. Come la prima volta che era apparsa nel mio giardino tanti anni fa, come la prima volta in cui la vidi sull'altare, come la prima volta in cui ammise di amarmi, come oggi che mise al mondo i nostri bambini, come domani e come per sempre.
"É stata davvero brava a farvi venire al mondo, sapete? Sembravate due polpette al ragù." Scherzai, sentendo la sua risatina divertita.

Mi piaceva quando sorrideva.
Ancor più quando sorrideva a me.
E l'amavo quando sapevo, che il motivo dei suoi sorrisi, ero io.
Un uomo totalmente perso della propria donna.

Una volta arrivato vicino al suo letto, mi chinai con cura verso di lei, sistemando i gemelli fra le sue braccia e il seno prosperoso.
Pensai a quanto fortunati saranno quando li allatterà, poi scossi la testa cercando di non andare troppo oltre con l'immaginazione.

Appoggiai le mie labbra sulla sua fronte ancora umida e poi sulle sue labbra, che erano anche le mie, per lasciarci un bacio.
Pieno d'amore e affetto.
"Quindi.." Sussurò Payton sorridendo felice verso i piccoli, alzando successivamente lo sguardo su di me. "Siamo diventati genitori?" Chiese volendo ricevere una conferma da parte mia.

"Si, e quanto pare di due bellissimi bambini." Affermai, regalandole uno dei miei migliori sorrisi. "Sei stata bravissima, tesoro." Aggiunsi, baciandola nuovamente.

Schiava Di Un MiliardarioOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz