NESSUNA ALTERNATIVA

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"Sai cosa?È meglio se io non entro"
Dylan mi aveva accompagnata fino al Memorial,per vedere mio padre prima di partire.
Ora che però siamo arrivati davanti all'ospedale lui si rifiuta di entrare con me.
Lo so che dopo quello che è successo l'ultima volta dovrei dargli ascolto,ma,se devo dire la verità,ho un po' paura di affrontare mio papà da sola.
"Ti prego"faccio gli occhioni dolci e poi gli faccio un enorme sorriso.
"La tattica del sorriso non vale però May!Non resisto se fai così"
"Ah,la uso quando e quanto mi pare signor O'brien,ora entriamo"
Lo prendo,anche se è meglio dire lo tiro,per mano correndo verso il Memorial.
"Tu ti ricordi la strada?"
"Sì,fidati"
Ed è vero,ormai quell'edificio lo conosco come casa mia.É da talmente tanto che mio papà e rinchiuso qua dentro.
E a volte ho paura che sia tutta colpa mia.
Giro a destra lungo il primo corridoio bianco e azzurro.
Posso persino specchiarmi sulle piastrelle biancastre.
Ho la faccia distrutta.
Mentre corro guardo verso Dylan.Sorrido.
"Ma quel sorriso da ebete sulla tua faccia?"
"Oh.Ti stavo solo guardando..."
"Le vecchie abitudini non si cambiano mai eh"ride"Sai,penso che quando tutto questo casino finirà,beh,dovremmo avere un vero e proprio appuntamento...non credi?"
"Si.Nel senso,mi piacerebbe"
"Okay,tienimi libero un giorno dagli altri tuoi ammiratori"
Gli do un pugno affettuoso sulla spalla.
Alla fine del corridoio c'è un ascensore grigio di metallo ruvido.
Salgo e premo il tasto che porta al terzo piano:cura intensiva.
Dinnn.Le porte si aprono con quel solito suono fastidioso.
Cammino e sento il rimbombo dei miei passi lungo tutta la stanza.
Arrivo nella camera di mio papà e busso per tre volte.
Quattro.
Cinque.
Ho paura che si sia addormentato.
"Entra May"okay,è sveglio.Apro la porta e davanti a me c'è mio papà,sempre più stanco del giorno precedente.
Sembra avere le stesse occhiaie di Dylan:entrambe verdi,viola e possibilmente mortali.
"Cosa ci fa lui qui?"ha la voce fredda come il ghiaccio,non lascia trasparire nessuna emozione.
"Ti volevo dire che andremo in Messico per una settimana,credo"
"Tu e chi scusa?"
"Io e Dylan..."
"Ti avevo detto di lasciarla in pace O'brien,la ucciderai standole vicina.Se toccherai mia figlia ancora una volta,io giuro che..."
"Papà!Basta.Devi spiegarmi perché ce l'hai a morte con lui.Ora"
"Subito tesoro"detto questo sposta la tenda che divide noi dall'altro paziente.
Subito indietreggio e mi premo contro il petto di Dylan.
"Dylan,Dylan,Dylan,Dylan,Dylan"l'uomo continua a ripetere all'infinito il suo nome.
"No May,non è finita qua"mio padre ha un sorriso inquietante sul volto.
Ora mi accorgo che non ha niente in comune con Dylan e con il mio vero papà.
"Sotto un pezzo di roccia,filtrato dalla luna piena,il giovane posseduto farà la sua scelta.Morire,uccidere,non ci sono alternative.Sotto un pezzo di roccia,filtrato dalla luna piena."
"May,forse faremmo meglio ad andare..."Dylan mi sta spingendo verso la porta.
"Hai paura è O'brien?Hai paura di uccidere anche mia figlia dopo quello che hai fatto a tua madre e al tuo amico.E a molti altri...
Ah,ma lo sai,vero?Ormai ti sei innamorato di lei...l'hai condannata."
Mio papà cambia voce,facendola diventare roca,come quella di...
"Ogni minuto che hai passato con lei è un minuto in più che mi ha rinforzato.
Mi ha fatto diventare semi reale,posso spostarmi dalla tua mente alla sua.Purtroppo lei è forte e non posso tormentarla con i terrori notturni.
Ma con te sì,posso ancora.
Si Dyaln,sono io!Il Nogitsune,o dovrei dire uomo bendato?Che fervida immaginazione ragazzi.
Volete ancora andare in Messico,da tuo padre?Lui ti dirà cose che non vorresti mai conoscere.Ti sei mai chiesto perché lui se ne è andato?Il signor Yukimura te ne ha parlato,non è vero?Quella che hai è un po come una maledizione!"
Ci butta addosso tutte queste parole,che ci travolgono come un fiume in piena.
Ci colpiscono.
E feriscono entrambi.
Soprattutto Dylan che ora ha gli occhi pieni di lacrime.
"Lascia andare mio padre!"gli urlo contro.
"Solo quando mi avrete trovato!"
Il battito di mio papà aumenta,e aumentano i bip sul dispositivo cardiologico.
"Andiamo May!"
So che lui sta facendo il forte solo per me.So che in realtà è distrutto.
Era così speranzoso all'inizio mentre ora non lo è più.
Non dovevamo venire.
Non dovevamo.
Non.
Dovevamo.
Venire.

Continuo a ripetermelo ancora adesso che siamo sul jeep,forse al sicuro.
"Dyl,mi dispiace davvero io..."
"Hey,hey.È tutto a posto.Ce la faremo.Noi due.Ora siamo insieme"
Ed era bello come l'aveva detto.Non stiamo bene.Siamo insieme.
Mi rendo conto che ora è tutto quello che mi importa.
"Salveremo tuo papà"si preme un dito sulla tempia.
"Che c'è?Tutto bene?"
"Sì,credo.Penso che il Nogitsune stia cercando di entrare nella mia testa ancora di più...andiamo avanti,cerchiamo di fare tutto questo velocemente"
Annuisco.
Prendo una cartina da sotto il sedile e la apro.
Cerco il nome 'Messico',ma non lo trovo.
Mi rendo conto inorridita che non riesco più a leggere la mappa.
Tutto ciò che vedo è 6/)?6929?hdjn64!://!83ju6362&:7! e altre frasi simili
"Dyl"il panico mi assale"non riesco più a leggere"

Ma ciao bella gente!
Il capitolo è un po' catastrofico,lo so.Scusate.
Oggi non riesco ad aggiornare RUNE A BEACON HILLS,scusatemi.Domani lo faccio però.
Come sempre ditemi che ne pensate nei commenti.
Abbracci💕

«Il quadro delle sue paure-1» All darknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora