•CAPITOLO 14•

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"Travis non rompermi le palle, sbrigati e passami la Nutella " dico a mio fratello che sta impiegando mezz'ora per spalmare la cioccolata sul suo cornetto vuoto perché nel frattempo sta parlando al telefono con qualche sua amica.
Se la sta rigirando bene la pollastrella sparandogli le sue innumerevoli cazzate con l'obiettivo di vedersela capitolare nel suo letto entro stasera.
Quanto vorrò ridere il giorno che incontrerà quella giusta e lo vedrò cadere ai suoi piedi e seguirla come un cagnolino.
Speriamo che le capiti una con le palle! Ahahah quanto mi divertirei!
"Travis la Nutella!" tuono ancora. Sta proprio facendomi incazzare.
Lui prende e spinge il barattolo sul tavolo verso di me ma non faccio in tempo a vederlo arrivare che sento un rumore di vetri infranti. Nooooooooo!
"Sei un demente!" gli urlo avvicinandomi minacciosamente " un pezzo di merda, lo so che lo hai fatto apposta!"
"Non è vero" ribatte lui con il telefono tra la spalla e l'orecchio ridendo " sei tu che sei rimbra...".
Non lo faccio finire, so cosa sta facendo, vuole incolparmi ma sbatte male con me ancora non lo ha capito il signorino.
"Grazie per avermi ceduto il tuo cornetto fratellone " gli dico rubandogli il suo cornetto bello farcito di cioccolata dalle mani mentre lui sbalordito mi guarda a bocca aperta. Faccio un bel morso e lecco i bordi da cui fuoriesce la nutella  e poi mentre mi allontano dalla stanza aggiungo "e non dimenticarti di pulire bene per terra!"

Passo a salutare mia madre nella sua camera.
"Ciao mammina tutto ok? Desideri qualcosa?" le chiedo stampandole un bacio sulla fronte.
"Tutto ok, solo che vorrei che tu mi spalancassi la finestra perché voglio vedere la luce" mi dice.
"Ma mamma" le dico io "così entrerà il sole e fuori fa molto caldo!"
"Non importa voglio vedere la luce e i raggi del sole.  Su, obbedisci per favore, fammeli godere finché ancora è possibile farlo, dovrò stare al freddo ed al buio per molto
tempo!"
Le spalanco tutto, le accosto le tende, le sistemo bene i cuscini sollevandola un po' e lascio che i raggi del sole le illuminino il viso.

Sto riposando nella mia camera perché da stasera ricomincio a lavorare di notte ma non mi prende sonno.
Allora vado in sala e prendo una delle riviste a caso che mio padre compra per mia madre e rientrando nella mia stanza inizio a sfogliarla svogliatamente fino a quando i miei occhi rimangono bloccati su una pagina.
Sento il respiro mancarmi!
Il modello a petto nudo con solo gli slip addosso che posa su questa rivista è lui, Thomas!
È proprio lui, non posso sbagliarmi.
Thomas è un modello!
E riconoscendo il marchio di Armani capisco anche che non è un modello da quattro spiccioli, ma bensì uno conosciuto e ben pagato.
Fisso la foto allibita.
Ora sì che ho qualche speranza con lui!
Chissà quante bellezze avrà a portata di mano!
Meglio non pensarci più, veramente, ho dedicato troppa parte dei miei pensieri a fantasticare su di lui e su di noi.
Sì, perché ho anche immaginato che il bacio fosse piaciuto anche a lui e non solo a me.
Ho immaginato che prima o poi sarebbe potuta nascere una storia tra noi.
Ridicola vero? Lo so.
Devo rimettere i piedi sulla terra.
Devo cambiare la rotta ai miei pensieri altrimenti rischio di battere la testa contro un macigno.

Guardo la sveglia del mio comodino, mancano più di due ore per andare al lavoro ma non mi va più di stare in casa perciò mi infilo velocemente un costume a due pezzi azzurro, metto un asciugamano nello zainetto ed esco per andarmi a fare un bel tuffo al mare. Forse lì troverò un po' di pace per la mia anima.

Su questa parte di spiaggia, ricca di scogli e pietre viene poca gente ed è la parte di spiaggia che io preferisco.
Non c'è nessuno in questo momento qui.
Prima di me deve esserci stato il tizio con la moto che ho visto sulla strada che stava andando via.
Meno male, ho un angolo di spiaggia tutta per me.
Stendo il mio asciugamano, mi spoglio e mi stendo.
Chiudo gli occhi e mi godo il silenzio che regna intorno a me rotto solamente dal rumore delle piccole onde che s'infrangono sugli scogli.
Un'oasi di pace. Un vero paradiso terrestre.
Peccato faccia così caldo. È un caldo umido che fa appiccicare la pelle.
Forse è meglio che prima faccia un tuffo e poi mi stendo di nuovo.
Si, stesa con la pelle bagnata sarà più facile resistere al caldo.
Mi avvio sullo scoglio e raggiungo il punto più alto.
Uno, due, tre e...giù!
Sprofondo sotto per riemergere subito dopo.
Che goduria sentire quest'acqua fresca sulla pelle.
Faccio una bella nuotata.
Sono brava a nuotare, ho praticato nuoto per anni facendo anche le gare e vincendole spesso.
Per un attimo torno bambina e inizio a fare verticali e capriole in acqua divertendomi e ridendo da sola.
Poi, un rumore interrompe i miei giochi.
Guardo verso la riva.
Dai movimenti circolari dell'acqua capisco che qualcuno si è tuffato.
Sicuramente mi avrà vista fare le acrobazie ma chi se ne frega, penso ridacchiando, tanto chi lo conosce! E poi uno sarà libero di fare quel che vuole in acqua!? La gente fa il morto io l'acrobata! Ahahah!
Peccato però, penso, non sono l'unica ad amare follemente questo angolo di paradiso.
Torno a nuotare ma verso la riva per uscire.
Ho già dato troppo spettacolo per i miei gusti.
Il tizio o la tizia che si è tuffato nuota sotto l'acqua e non riesco a vedere chi sia.
Giunta nelle sue vicinanze la vedo riemergere.
Vediamo chi è mi dico.
Avrete capito che sono una persona molto curiosa purtroppo!
È un lui.
È LUI! Scappo!
No, perché!? Più mi dico di stargli lontana e più me lo trovo tra i piedi.
Mi sta guardando, mi avrà riconosciuta?
Che domanda stupida! Certo che mi avrà riconosciuta a meno che non porta le lenti a contatto nella vita ed ora senza è cieco come una talpa.
No, ci vede bene!
Si sta avvicinando e ride.
Questo qui è un folle, penso.
Mi ha detto addio ed ora si avvicina.
Cosa mi dirà? O mi passerà davanti indifferentemente?
Io piuttosto devo cercare di rimanere indifferente alla sua bellezza se non voglio sfracellarmi! Non devo dimenticarlo.
Aspetto inchiodata nel mio posto. Non mi muovo.
Mi raggiunge, si muove intorno a me.
Va completamente sotto.
Riemerge.
Mi si para davanti.
Mi fissa negli occhi.
Reggo il suo sguardo.
Occhi blu contro occhi castani.
Silenzio.
Le sue labbra sfiorano le mie, così, all'improvviso.
Il mio cervello non riesce a connettere per lo stupore. Non me lo sarei mai aspettata.
Aspetta la mia reazione, forse aspetta di nuovo lo schiaffo che però stavolta non arriva.
Cosa mi succede? Devo essere impazzita.
Devo ricordarmi il macigno!
'Segui il tuo cuore.' Le parole di mia madre rimbombano nella mia mente e il mio cuore in questo momento batte troppo forte per lui.
'Stai attenta ' mi intima la ragione.
Contro la ragione vince sicuramente il cuore.
È inutile continuare a negarlo: questo ragazzo mi ha stregato!
Mi piace come mai nessuno prima.
Sento che tra noi c'è elettricità, siamo due poli opposti che si attraggono.
"Sei bellissima " mi sento dire con voce un po' roca.
Cazzo, sarà emozionato anche lui?
Il suo cuore batterà forte come il mio?
Al diavolo tutto. Voglio scoprirlo!
Poso le mie mani sul suo petto per sentirlo.
È una furia.
Le sposto e le intreccio al suo collo.
Ho deciso di arrendermi.
Ho deciso di ascoltare il cuore.
Agisco d'impulso.
Mi avvicino e lo bacio.
Un bacio vero, con le lingue che si cercano e danzano insieme e con due cuori che battono a mille per l'emozione che stanno vivendo.
"Sei bellissimo " gli dico quando ci stacchiamo imitandolo.
E mi bacia ancora, lo ribacio, andiamo sotto con le mani intrecciate e ci baciamo, riemergiamo e ci baciamo di nuovo. Le nostre bocche non riescono a stare lontane.
In questo momento sono felice.
'Grazie mamma' penso tra me e me.

Oltre il buio (in revisione)Where stories live. Discover now