•CAPITOLO 36•

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Domani è la vigilia di natale e a cena da noi verranno i genitori di Nicole e i miei nonni.
Mi dirigo al centro commerciale per acquistare qualche pensierino a ognuno di loro.
Amo fare i regali più che riceverli.
Devo comprare qualcosa anche al piccolo Oliver e naturalmente per Thomas.
Giro per i negozi alla ricerca di qualcosa che catturi la mia attenzione e alla fine esco da lì carica di pacchetti.
"Jessica! Siamo qui!" mi chiama una vocina impossibile da non riconoscere.
Mi giro e vedo padre e figlio mentre si divertono sulle giostre.
Ridono come pazzi.
Non so chi sia più bambino dei due in questo istante.
Prendo il cellulare e scatto loro una foto. Stupenda.
M'incammino verso di loro che nel frattempo sono scesi.
"Hai fatto acquisti vedo" mi dice Thomas.
"Giusto qualche regalo".
"Pure per me il regalo?" mi chiede Oliver.
"Solo se fai il bravo" gli rispondo.
"Io sono bravo, vero papà?" ma lui non risponde essendo impegnato a guardare oltre di me.
Mi volto per vedere chi abbia catturato la sua attenzione e la vedo lì, ferma appoggiata ad un palo, che guarda verso di loro.
"Thomas?" chiedo facendo finta di nulla.
Prevedo lo scoppio della terza guerra mondiale.
"Prendi in braccio Oliver per favore, fate qualche giro se vi va. Io ho una faccenda da risolvere una volta per tutte".
E passandomi il bambino in braccio si dirige a passo veloce verso di lei e, afferrandola per un braccio, la conduce lontano dalla nostra vista.

Passa più di mezz'ora prima che lo riveda comparire.
Il suo umore è nero se non di più.

"Come ti sei permessa?" mi aggredisce riprendendosi il bambino.
"Permessa a fare cosa?" chiedo facendo finta di non capire.
"A fare cosa? Lo sai benissimo. Ad intrometterti nella mia vita e in quella di mio figlio."
"Ho fatto quello che ritenevo fosse giusto per Oliver ".
"Non deve interessarti un cazzo di Oliver! È MIO figlio! So io cosa sia giusto o sbagliato fare per lui! Mi sono fidato di te come un deficiente raccontandoti tutto perché era giusto che tu sapessi e cosa ci ho guadagnato? Lei tra i piedi davanti al bambino nel giro di pochi giorni. Dovevi restarne fuori! Stanne fuori! Anzi, sai che ti dico? Esci dalla nostra vita! Sparisci! Per sempre!"
Parole dure e taglienti che fendono il cuore in due.
La rabbia rende il suo volto irriconoscibile per quanto è contratto.
"Mi dispiace, non per te ma per tuo figlio che si ritrova un padre accecato dall'odio e che non riesce a vedere nulla oltre di esso. Un padre che lo sta privando della cosa più preziosa che possa esistere per un bambino. Vedi Thomas non è portandolo qui o altrove o riempiendolo di regali e del tuo amore che riuscirai a colmare il vuoto che prima o poi avvertirà, anzi, un vuoto che già avverte ma che tu non riesci a vedere per il tuo egoismo. Solo quando un giorno non vorrà più vederti per quanto ti odierà capirai il male che gli hai fatto. Buona fortuna ".
Mi abbasso per salutare il piccolo Oliver e gli tendo il pacchetto che avrei dovuto dargli a Natale.
"Questo è per te mettilo sotto l'albero e a Natale lo apri".
"Tu vai via? Per sempre? Non sei più fidanzata con papà?" mi chiede con le lacrime agli occhi.
Thomas ti ammazzerei con le mie mani!
Non gli rispondo, non so cosa dirgli.
Lascio questo ingrato compito a chi ha causato il tutto.
Afferro le buste e senza più voltarmi indietro vado via.

"È tutto a posto Jessica? La tavola l'hai finita di preparare?" è la decima volta che mia nonna mi pone sempre le stesse domande.
"Si, nonna, devo solo tagliare il pane".
"Cosa aspetti allora? Benedetti figlioli, vi si deve comandare dieci volte prima di farvi fare una cosa!"
Sbuffo, non sono in vena di starla a sentire.
Affetto il pane, lo sistemo nei cestini e me ne vado in camera mia a piangere.
Si, perché dentro sto male, mi manca mia madre, mi manca lui e mi manca anche Oliver.
Afferro la foto di famiglia che ho sul comodino e poso un bacio sul volto di mia madre, poi afferro il cellulare e guardo la foto che ho scattato ieri a Thomas e Oliver mentre se la ridono sulle giostre. Sono tenerissimi. Chi avrebbe immaginato che di lì a poco si sarebbe scatenato l'inferno?
"Ti odio Thomas, ti odio con tutta me stessa per il male che mi stai facendo " dico a voce alta come se lui potesse sentirmi.
E odio me stessa perché non trovo il coraggio di cancellare quella foto.

La cena passa piacevolmente, i genitori di Nicole sono molto simpatici e mia nonna si è dimostrata una grande cuoca.
A mezzanotte apriamo i regali e Nicole si commuove quando nel mio pacchetto trova un paio di scarpette da neonato e un ciondolo portafoto per lei.
A Travis ho regalato  una felpa, ai miei nonni un angelo come soprammobile mentre ai genitori di Nicole una cornice in argento dove potranno mettere la foto del loro primo nipotino.
A mio padre ho regalato un quadro fatto a mano dove sono ritratti lui e mia madre.
Mi è costato un botto ma sono felice vedendo la sua reazione.
Io ho ricevuto soldi e buoni regalo.
Ricevere regali non mi interessa, l'unico al quale tenevo, la calza di Babbo Natale, quest'anno non ci sarà. Non ci sarà più.
Penso ad Oliver ed al fatto che avrebbe voluto una mamma per entrambi in regalo. Magari fosse stato possibile! Per lo meno per me perché per lui il desiderio si sarebbe potuto avverare.
Apro la finestra e guardo il cielo in cerca della stella più luminosa.
La osservo e sorridendole le do gli auguri.
Poi, salutando tutti e rinnovando gli auguri, vado a letto.

Il mattino dopo mi alzo sentendo il vuoto dentro divorarmi ancora di più.
Nessun messaggio, nessuna chiamata da parte di lui.
Ha chiuso la nostra storia veramente.
Che tristezza!
Mi dirigo a passo lento verso la cucina ma mi blocco di colpo rimanendo senza fiato.
Appesa al camino c'è la mia calza.
La prendo, la stringo al petto e poi finalmente la apro.
Dentro una lettera di mia madre.
'Dolce Jessica, non pensavi seriamente che mi sarei dimenticata di lasciarti il regalo di Babbo Natale, vero? Da parte mia sarà l'ultimo che potrai ricevere ma potrai costringere altri a continuare la tradizione. Forse papà o un tuo futuro marito. Questi regali che troverai dentro per me sono stati speciali, sappili conservare con amore. Ti amo. Buon Natale dalla tua mamma'.
Piango a dirotto e guardando dentro la calza trovo due pacchetti.
Il primo contiene il suo anello nuziale è una collana di perle, il secondo il suo orologio preferito che io ogni volta cercavo di rubarle. Inoltre trovo una busta che subito apro trovandoci dentro un buono viaggio per due persone. 'Ci andrai con la persona che ami' trovo scritto dentro ad un biglietto bianco.
O mamma dolce mamma, la persona che amo non mi vuole più!
Mi ha chiuso le porte in faccia calpestando il mio cuore e riducendolo a brandelli.
Mi sono innamorata della persona sbagliata.
Gli ho donato il mio corpo, il mio cuore, tutto.
Ma non preoccuparti, saprò rinascere anche questa volta.

Mi volto e ad accogliermi tra le sue braccia trovo mio padre.
Mi abbandono così, stretta nel suo caldo abbraccio a un pianto liberatorio.
Sì, sarò forte anche stavolta.
Lo devo a mio padre e a me stessa soprattutto.
Addio Thomas, è stato bello finché è durato.
Ti ho amato, ti amo e ti amerò.
Non so se sarà per sempre, ma di una cosa sono sicura : mi hai rubato l'anima.
Ma di un'altra cosa sono altrettanto certa: farò di tutto per riprendermela.

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🌸
SORPRESAAAAAAA
PER QUANTO VI VOGLIO BENE E MI SONO AFFEZIONATA A TUTTI VOI HO PUBBLICATO PRIMA DI GIOVEDÌ 💕

Questo ragazzi è un capitolone perché siamo alla fine e i due hanno litigato.
Pensate che avranno ancora un futuro insieme questi due?
Vi lascio ai vostri commenti
Alla prossima

GiorgiaMarziani questo capitolo doveva essere pubblicato giovedì adesso tocca a te domani sdebitarti 😂

- 4 alla fine
•Ylenia•
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ylenia.marini

Oltre il buio (in revisione)Where stories live. Discover now