•CAPITOLO 18•

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Da quando sto con Thomas mi è andata via la voglia di lavorare anche perché mi sottrae molto del tempo che potrei passare con lui.
Vederlo il pomeriggio è un'impresa perché dice di essere sempre impegnato.
Mi urta un po' la cosa perché secondo me nasconde qualcosa e non riesco a scoprire cosa.
Quando gli pongo domande a tale proposito lui si chiude a riccio.
Ma lo scoprirò altroché se non lo scoprirò!

"Jessica svegliati!" mi dice Margaret sventolando la sua mano davanti ai miei occhi "ho saputo da Lexie che presto sarà il tuo compleanno, diciotto anni bel traguardo, diventi maggiorenne! Festeggiamo vero? Possiamo chiedere ad Aaron di poterlo organizzare qui. Musica, alcool e ragazzi! Tanti! Tutti belli perché non ammettiamo cessi!"
È elettrizzata e non poco la ragazza!
"E sentiamo, con Aaron come la metteresti? Non penso gli faccia piacere vedere la sua ragazza, ubriaca per giunta, che si struscia a qualche altro ragazzo. Qualcuno ne uscirà morto conoscendolo e tu sarai la prima mia cara!" le dico cercando di smorzare la sua euforia.
"Già, forse hai ragione. Ok, invitiamo pure qualche cesso così la cosa darà meno all'occhio " e ride contenta di aver risolto subito il problema Aaron.
"Margaret! Finiscila! Non possiamo strusciarci addosso a nessuno lo vuoi capire? È la festa non la voglio quindi problema risolto!".
"Scusa,scusa,scusa? Come sarebbe a dire non POSSIAMO? Io non posso, ok, c'è Aaron ma tu? Com'è che non puoi? Lexieeeeee! Cosa ci nasconde la tua amica qui? O meglio, cosa MI nasconde? Dimmelo, perché tu sicuramente sai qualcosa! Si è fidanzata? Con chi? Voglio sapere se lo conosco! Parlate, forza!"
È un uragano in corso. Cosa le dico? Lexie continua a riempire i frigoriferi di bibite e intanto mi lancia furtivamente dei sguardi per farmi capire cosa deve risponderle.
" Ho un ragazzo che frequento da un mese circa. Ci stiamo conoscendo ti basta sapere questo" taglio corto.
Non voglio ancora che sappia di me e di suo fratello.
Qualcosa mi dice che mi metterebbe in guardia da lui e io non voglio.
"No, come si chiama e ci hai scopato?".
Troppo curiosa la ragazza, non è da lei. Non è che per caso sospetterà qualcosa?
"Saranno fattacci miei? Comunque no, non ancora " le rispondo nervosamente.
"Non ancora. Questo significa che ci stai pensando e presto capitolerai. È successo anche a me così. Valuta bene il tuo lui, vedi se puoi fidarti. Comunque doppio motivo per festeggiare quindi! Ne parlo con Aaron ".
"Margaret ascoltami, non voglio nessuna festa ho detto".
" Ma perché? Cavoli, i diciotto anni si festeggiano, lo fanno tutti! Perché sei così asociale? Che problemi mentali hai? Non ci ritieni alla tua altezza principessa?"
Non posso credere alle mie orecchie! Veramente pensa questo di me!?
Non ha capito un cazzo.
"Fanculo Margaret! - le urlo contro- asociale? È così che mi vedi stronza? Solo perché non voglio una cazzo di festa? Dimmi, saputa del mio cazzo, tu festeggeresti con tua madre in un fondo di letto che sta quasi morendo? Che per respirare ha bisogno di ossigeno? Dimmi! Lo faresti? Festeggialo tu al posto mio questo fottuto compleanno, fa finta che tu sia me e goditelo! E ora per favore togliti dai piedi che ho da fare!".
Mi ribolle il sangue nelle vene per quanta rabbia provo. Festeggiare il mio compleanno!
Non ci penso proprio.
Non mi è passato mai per l'anticamera del cervello il desiderio di festeggiare i diciotto anni.
Lo passerò accanto alla mia mamma, sarà l'ultimo con lei.
"Non te la prendere, lei è fatta così e posso dirti che lo fa perché ti vuole bene".
Thomas! Ha sentito tutto.
"Perché non mi hai detto di tua madre? Perché non hai condiviso il tuo dolore con me? Sapevo che qualcosa in famiglia ti procurava dolore, ma sinceramente pensavo a qualche diverbio tra i tuoi. Mai avrei immaginato una cosa così grave. Parlarne a volte aiuta a superare meglio le cose e tu invece di farlo ti chiudi a riccio".
" Senti da che pulpito viene la predica! Perché tu mi parli di te? Cosa c'è che ti rende così misterioso? Perché non posso sapere quali sono i tuoi impegni ogni santo pomeriggio? Cos'è che a volte ti rende silenzioso e intrattabile? Non mi rispondi vero? Troppo facile accusare gli altri quando tu per primo sei così e ora va via, ti prego o finiremo per litigare e non mi va" lo interrompo io e vedendo che non si sposta di un passo continuo " ti prego!".
Mi guarda fisso negli occhi poi si gira verso Margaret che, ne sono più che sicura, starà facendo due più due.
D'altronde anche un bambino di due anni ormai l'avrebbe capito. Più chiaro di così!
Lei lo guarda in cagnesco e capisco che le mie sensazioni erano giuste.
Lei non sembra affatto contenta della cosa.
Fratello e sorella non si rivolgono la parola solo occhiate omicide soprattutto da parte di lei.
Li sento complici di un qualcosa che io non conosco.
Poi il suo sguardo torna su di me in attesa di qualcosa che non dico e a testa china lo vedo allontanarsi deluso verso l'ufficio di Aaron.
Mi dispiace ma come non sono pronta a fare l' amore con lui lo sono ancora meno a condividere il mio dolore.
Capirà, se vuole capirà altrimenti può anche andarsene al diavolo insieme al suo alone di mistero.

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