•CAPITOLO 35•

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La persona dall'altra parte mi risponde al terzo squillo.
"Pronto Jessica, finalmente ci si risente!"
"Ciao Margaret, si, in effetti dobbiamo organizzarci per passare una serata insieme. Potremmo organizzare una tombolata".
"Magari! Dai facciamolo!"
"Si, senti però, ti ho chiamato per un altro motivo, molto più serio. Solo tu puoi aiutarmi. Ti prego, non tirarti indietro " e le spiego cosa ho in mente.

"Sbrigati Lexie, da quanto in qua sei diventata così lumaca?"
"Sei tu che cammini troppo veloce. Di cosa diavolo hai paura? Il bar non scappa ti aspetta, tranquilla".
Già, ma potrebbe andar via lei.
Spero di stare facendo la cosa più giusta e di non dovermene pentire.
"E poi, con tutti i bar che ci sono nella nostra zona, dovevamo per forza arrivare fin qui a prenderci una cioccolata calda?"
"Mi hanno detto che è la più buona della città, quindi muoviti a camminare!" dico con il fiatone.
"E poi potevamo dirlo a Trent e Thomas così ci avrebbero accompagnati con la loro auto invece di fare questa maratona!"
E i miei piani sarebbero saltati in aria.
E poi Thomas mi avrebbe uccisa davanti a tutti.
So che non prenderà bene ciò che sto facendo.
No Lexie, tra poco capirai il perché di tutto questo.
Lei non sa nemmeno di Oliver, speriamo che non mi svenga davanti a tutti.

Ecco il bar, finalmente siamo arrivate.
"Finalmente! Sediamoci a quel tavolo " mi dice indicandone uno libero in un angolino.
"No" ribatto "sediamoci sugli sgabelli del bancone ".
"Va bene, basta che ci sediamo, non sento più i miei piedi per il freddo e la stanchezza. Come ti è venuto in mente di arrivarci a piedi? Potevamo prendere il pullman successivo visto che abbiamo perso il primo".
"Si sarebbe fatto troppo tardi. Ora zitta e ordiniamo".
Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri si avvicina dalla nostra parte e con un dolce sorriso sulle labbra ci chiede cosa gradiamo.
Capisco subito che è lei, i suoi occhi sono identici a quelli di Oliver.
Si chiama Alexia ed è molto carina.
"Due cioccolate calde, buone mi raccomando , perché se non sono buone uccido la mia amica" le dice Lexie.
Lei ci sorride mentre la prepara e la versa nella tazza chiedendoci "Vi aggiungo della panna? È ancora più buona".
"Più buona e più calorica" interviene Lexie fissata com'è per la linea.
"Trent ti vorrà lo stesso anche con più ciccia addosso. Io non mi faccio problemi invece, panna doppia grazie ".
"Stai attenta o Thomas ti mollerà. Non penso che gli piaccia la ciccia. Non dimenticarti che lui è un modello e sotto agli occhi avrà sempre belle gnocche".
Osservo il viso di Alexia. Brava Lexie, hai fatto il mio gioco.
"Thomas Robinson può andarsene al diavolo con le sue modelle. Amo troppo la cioccolata" dico osservando la ragazza.
È sbiancata. Dai, chiedimi qualcosa,ti prego!
La vedo avvicinarsi lentamente e dopo un periodo di tempo che mi sembra interminabile sento chiedermi "Conosci Thomas Robinson?".
"Lo conosce? Ci scopa pure se è per questo. Sono fidanzati!" le dice Lexie ridendo.
Che stronza cafona! Che bisogno c'era di dire che ci scopo? Saranno fattacci nostri!
"Si"le rispondo.
"Conosci pure Oliver quindi?"
"Si"
"Chi diavolo è Oliver?" sbraita Lexie " non conosco nessun Oliver io. Da dove esce fuori?"
"È il figlio di Thomas " le rivelo volgendomi verso la mia amica " e di Alexia ".
"Cosa cazzo stai blaterando, si può sapere? Chi è Alexia?"
"È lei" dico indicando la ragazza dietro al bancone.
"Oh mio Dio! E non mi hai mai detto niente!" continua incredula.
"L'ho scoperto anch'io solo ieri. Ti ricordi il bambino del parco? È lui Oliver ".
"Siete sposati e divorziati?" chiede rivolgendosi alla ragazza.
"No. Abbiamo solo un figlio in comune, per il resto lui non vuole neanche sentirmi per telefono. Sai tutto di me?" chiede rivolgendosi a me ora.
"Si, almeno penso".
"Posso chiederti cosa ne pensi?"
"Penso che non sarebbe dovuto succedere. Ubriachi o no, almeno tu dovevi sapere che ci sarebbero potute essere delle conseguenze e ora le stai pagando. Ti sei comportata da ragazza facile anche se in realtà non penso che tu lo sia. Thomas si è ritrovato padre senza nemmeno conoscere la donna con cui ha generato suo figlio. Non penso sia facile per nessuno accettare una cosa del genere. Non so cosa o chi ti abbia spinto a far nascere questo bambino, molti avrebbero abortito. Ti stimo per questo, ti sei dimostrata responsabile anche se poi il destino si è rivelato crudele nei tuoi confronti. Credo però nel fatto che tu ora stia bene, lo dicono i tuoi occhi, il tuo sguardo. E capisco che ora tu rivoglia indietro tuo figlio. Per questo sono qui, sapevo che ti avrei vista. Dico a te quello che ho detto a lui. Lasciate da parte il vostro egoismo e pensate entrambi ad Oliver. Tu sei la madre è vero, come è vero che lui ha bisogno di te, ma Thomas lo ha cresciuto fino ad ora e ti assicuro che è un ottimo papà, dolce ma severo nello stesso tempo. Non puoi pretendere che te lo restituisca così, su due piedi, sarebbe un trauma per entrambi. Si amano. Cerca un compromesso. Lascialo a lui e proponigli magari che quando è fuori per lavoro il piccolo possa stare con te invece che con la nonna. Proponigli un fine settimana a testa e alternatevelo durante le feste. Incontratevi e parlatene da persone adulte. Un giorno sarà Oliver a scegliere con chi vivere. Se deciderà di voler stare con te nessuno potrà proibirglielo".
Lei ha ascoltato le mie parole a capo chino e quando solleva il volto verso di me le lacrime le rigano il viso.
"Pensi che sia giusto quindi rinunciare a lui per ora?"
" Non devi,anzi non dovete rinunciare a lui, dovete imparare a condividerlo. Ma non pretendere che lui te lo ceda come un pacco postale perché non lo farà mai. È parte della sua vita ora. È papà che ha chiamato per prima ma è anche di te che ha bisogno. Avvicinati in punta di piedi a loro. Puoi farcela, per te e per Oliver".
"Grazie" mi dice infine e senza sapere cosa deciderà di fare la saluto ed esco fuori da lì.

Forse Thomas si arrabbierà, anzi, togliamo il forse, ma Oliver ha il diritto di abbracciare, baciare e conoscere la sua mamma.
"Volevi farmi venire un infarto per caso? No perché ci sei riuscita! Un figlio! Chi lo avrebbe mai pensato! I tuoi lo sanno?"
"No, ma sono sicura che non mi faranno storie. Ora capisco perché Thomas aveva lasciato perdere il giro di Trevis e degli altri. Aveva altre responsabilità. Devi conoscerlo Lexie, Oliver è veramente simpatico e molto maturo per la sua età ".
"Non hai paura di fare riavvicinare lei a Thomas?"
"No, ho fiducia in lui".
"Speriamo bene, non vorrei vederti soffrire ancora ".
" Lasciamo che le cose ora facciano il loro corso. Se siamo destinati a stare insieme niente e nessuno potrà dividerci".

Sono sicura di aver fatto la cosa giusta anche se ho il presentimento che questo gesto mi costerà caro.
Ora spero che lei e Thomas facciano altrettanto.

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🌸
Come promesso ho pubblicato 💕

Quanto costerà questo gesto a Jessica? Ci passerà sopra Thomas.

Prossimo aggiornamento Giovedì, a meno che non arriva prima a 50 stelline e 50 commenti 😂

-5 alla fine
•Ylenia•
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ylenia.marini

Oltre il buio (in revisione)Where stories live. Discover now