Capitolo 30.

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"Carpe diem... Quam minimum credula postero"

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Sono passate due settimane da quando Cameron ha origliato alla porta iniziando così a frequentare Alison, ed è da due settimane che Alison prova ad avere qualche contatto con me ma io non glielo concedo. Invece, non so perché, Blake mi chiama ogni giorno ma quando sto per rispondere attacca e quando provo a richiamarlo, o non mi risponde o risponde Alison, ed io appena sento la sua voce attacco. Alla fine son fatta così: mi esalto per poco e mi deprimo per nulla. È che ho bisogno di continue conferme e di certezze costanti dalle persone a cui tengo. E mi intristisco quando ciò non accade, quando mi sento messa in disparte, quando qualcuno sembra preferire qualcun'altra a me. In queste due settimane Cameron non mi ha per niente parlata, solo qualche volta per dirmi a tavola "mi passi quello...?" quelli sono stati gli unici momenti in cui mi ha considerata. Ho sempre provato a chiedergli come mai mi trattava così ma lui continuava a ignorarmi e a scrivere o a parlare a telefono con Alison e io non ce la faccio più, è difficile vedere la persona che sia ama andare via e convincersi che sia giusto così quando in realtà non è giusto. Perché si, lo ammetto, mi sono innamorata di Cameron Dallas, anche se in realtà non l'ho mai smesso di amare, i sentimenti che provavo per lui non sono mai usciti dal mio cuore, sono stati semplicemente rimpiazzati da altri sentimenti tra cui delusione, odio e tristezza, dimenticandomi così l'amore che provavo e che provo ancora oggi nei confronti di Cameron. E da quando ho ammesso ciò, ho trovato delle risposte alle domande che mi facevo e di cui non avevo mai trovato una risposta logica.

A riscuotermi dai miei pensieri ci pensa mia madre che con la grazia, pari a quella di un elefante, entra in camera mia senza bussare, come sempre. Alzo la testa dal display del mio cellulare e osservandola vedo che i suoi abiti sono sporchi di... Farina(?)

"Madison"-la guardo negli occhi e sorridendogli le faccio segno di andare avanti-"Allora, Cris sta avvisando gli altri, io intanto avviso te"-la guardo interrogativa incarnando un sopracciglio.-"Da come saprai domani è il 15 giugno"-annuisco consapevole e continuo a non capire.-"Ebbene domani è il compleanno di John, John Dallas, nonché padre di Cameron"

"Mamma, arriva al punto che ho cose più importanti da fare"

"Ah... Sempre dolce tu eh? Comunque io e Cris abbiamo prenotato un tavolo in un ristorante bellissimo che affaccia sulla spiaggia, si trova a pochi passi da casa nostra. Per questo volevo dirti, vai a comprarti qualcosa di carino e di decente da indossare, qualcosa di elegante, e raffinato. È un ristorante davvero bello e non voglio che tu faccia brutte figure"-dio mio, ma proprio domani doveva essere il compleanno di John?! Cioè per carità, lo adoro, è come una specie di secondo padre per me, però non ho proprio voglia di trascorrere delle ore a tavola in compagnia di Cameron e dei miei genitori che sicuramente faranno domande a noi ragazzi. Noi di solito la sera, quando dobbiamo cenare, ceniamo prima noi ragazzi cioè prima io, Nash, Ariana e Cameron in modo da non incontrare gli sguardi curiosi dei nostri genitori.-" Mi hai sentito?"-scuoto la testa ritornando sulla terra e annuendo caccio via dalla mia camera mia madre che prima di andare mi lascia la carta di credito sua,ormai mia sulla mia scrivania. Sorrido vedendo quell'oggetto con il quale posso comprare di tutto, e per "tutto" intendo libri. Anche se non si vede, amo leggere, è la mia passione. Immergersi in un mondo fittizio fantastico e immaginario è la cosa più bella di questo mondo. Sto per prendere la carta dalla scrivania ma un improvviso rumore mi fa saltare e di conseguenza fa cadere l'oggetto a terra che avevo quasi tra le mani.

M:"I problemi che ti affliggono?"-dico rivolgendomi ad Ariana che è appena entrata in camera mia,facendomi perdere 100 anni,e con un sorriso stampato in faccia, si butta a sacco di patate sul letto e sorridendo mi mostra la sua carta di credito. In queste settimane abbiamo parlato molto, alla fine le ho confessato i miei sentimenti per Cameron e lei, da amica onesta che è, mi ha detto che si sta sentendo con Alison, cosa che già sapevo, ma mi ha detto una cosa che non sapevo e cioè che Alison continua a parlare di me a Cameron. Quel giorno in cui Ariana me lo disse mi sentii in colpa, d'altronde Alison non lo sapeva e non sa che a me piace Cameron. In più mi ha detto che Nash un paio di volte ha provato a chiederle di uscire ma non ha mai avuto il coraggio di finire la frase. Mi avvicino ad Ariana che sta ancora sul letto continuando ad osservare la carta di credito e sorridendo le dico- "Strano che tu non mi abbia chiesto di andare..."

Let me love you.  || Cameron Dallas. ( #Wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora