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Da quando vivo ad Hauntown ho capito di dover rinunciare al sonno, ormai me ne sono fatta una ragione. Prima incubi su ragazze uccise, ora costanti dubbi che mi tengono sveglia la notte.
Posso dire addio alle sette ore minime che mi imponevo quando vivevo a Forks, a volte cullata dal rumore della pioggia.

Hauntown, insieme alla Haldell, sta stravolgendo la mia vita. Mi sento costantemente all'erta, irrequieta e nervosa. Ieri sera, una volta tornata in stanza, ho trovato Violet e Jena. Hanno provato a farmi qualche domanda sull'appuntamento, ma dopo il mio silenzio stampa – e probabilmente una faccia funerea e furibonda – hanno rinunciato.

Non so perché io sia così infuriata con Sam, ma lo sono. Mi sono rigirata per tutta la notte fra le coperte che mi si incollavano al corpo e continuavo a pensare a lui con fastidio.
Forse il fatto che io mi sia ormai convinta che lui non sia, in fondo, una così bella persona influisce. Ho pensato a Clary, al modo in cui la sta prendendo in giro, e sono arrivata alla conclusione che nulla gli impedirebbe di fare lo stesso con me.

No, non voglio.
Non mi farò prendere in giro dai suoi discorsi strappalacrime o dai suoi bellissimi occhi. Oppure dal modo in cui mi osserva, dal modo in cui quando entro in una stanza si volta immediatamente verso di me, come se qualcosa dentro di lui lo avvisasse della mia presenza.
No, Sam non mi piace.
Non può piacermi e non accadrà mai, non ho intenzione di diventare una pedina di qualsiasi gioco lui stia giocando.

Mi ritengo una stupida per essermi fidata così in fretta e di avergli dato le informazioni che avevo scoperto a East Coast Rover.
Mi sento una stupida per aver anche creduto che saremmo potuti andare d'accordo e che avremmo potuto essere amici. Di tutte le persone, ho deciso di fidarmi di lui e sono stata ingenua.
Ho voluto, per una volta, strafare, pensavo di poter ottenere di più. Non volevo sentirmi la solita Aimee con i soliti due amici, non volevo accontentarmi di Violet e Jena. Volevo sentirmi circondata d'amore, di amici nuovi, nuove esperienze e nuove racconti.

Violet si sta ancora preparando quando decido di uscire e andare subito in aula. Ho deciso, almeno oggi, di evitare la mia compagna di stanza e la sua migliore amica e di prendere subito posto a lezione per sedermi lontana da loro. So che sono entrambe amiche di Sam e non voglio creare disagi.
So anche che almeno una delle due, probabilmente Violet, cercherebbe di farmi parlare con lui per risolvere la questione. Stamattina, non appena mi sono svegliata, ha tentato di nuovo di sapere cosa fosse successo.

Peccato non sappia che non c'è un vero e proprio problema, ma che è tutta una questione di sensazioni. Il mio istinto mi ripete di non guardarlo, di fare finta che non esista. E oggi ho intenzione di seguire il mio istinto.

Mentre aspetto gli altri studenti, mangio una merendina e guardo fuori dalla finestra. Mi si stringe il cuore in una morsa pesante.
Vorrei andarmene a casa.
Sono stufa della gente del posto, sono stufa di tutti questi dubbi. Non sono mai stata particolarmente brava a adattarmi, anche i primi mesi a Forks furono difficili, ma alla Haldell è mille volte peggio.
Vorrei semplicemente andarmene, ma non posso. Per mio padre, che mi disconoscerebbe una volta per tutte, e per mia sorella, che non posso abbandonare qui. Non con un possibile assassino fra i banchi di scuola.

Lentamente la classe inizia a popolarsi e fanno il loro ingresso Violet e Jena. La prima mi guarda accigliata, probabilmente non riuscendo a capire perché io abbia cambiato posto, mentre la seconda mi saluta con fare mortificato.
Segue Sam, insieme a Clary e un altro ragazzo. Il suo gemello, credo. Sono diversi fisicamente, ma hanno lo stesso modo di camminare e parlare. Sono abbastanza inquietanti visti insieme, a essere sincera.

Il posto accanto al mio viene occupato da una ragazza che mi lancia un'occhiata intimorita. Mi studia per qualche secondo con curiosità, ma sembra anche spaventata. La riconosco subito, l'ho incrociata per la città uno dei miei primi giorni ad Hauntown. Era la ragazza che studiava al bar, quella che aveva distrutto in mille pezzi una merendina.
Sam aveva accennato a lei e anche Violet mi ha raccontato qualcosa: è una tipa solitaria, studia molto e non è brava a fare amicizia. Il suo nome dovrebbe essere Breanna, se non sbaglio.

MysteryWhere stories live. Discover now