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«Sei sicura di voler tornare da lui?» chiede Winter.

Ho riflettuto molto prima di parlare con lei, e sono arrivata alla conclusione che da sola non potrei mai sopravvivere ad Hauntown. Che sia qualcuno in grado di consolarmi, con cui sfogarmi o che possa salvarmi la vita in caso di emergenza, ho bisogno di un alleato. Inizialmente credevo di averlo trovato in Sam, ma non ne sono più così sicura. Cambia modo di fare troppo in fretta e non parla mai con me della questione Dana.

È per questo motivo che ho deciso di raccontare tutto a Winter. Mi fido di lei, ai tempi era la mia migliore amica e non sembra affatto cambiata. È una persona leale, onesta e che combatte sempre per ciò in cui crede.
In più lei conosceva Kate, l'altra ragazza scomparsa, e sembra determinata a scoprire cosa le sia accaduto.
Mi posso fidare, lo so per certo.

L'ho praticamente aggiornata su tutto: ho cominciato con il mio arrivo ad Hauntown, le ho parlato di Joy e della mia lite con Fitz. Le ho anche raccontato dell'aggressione a East Coast Rover, di cui, prima di adesso, solo Sam era a conoscenza.

«Sì» rispondo. «Credo che quell'uomo sappia molto più di quanto voglia ammettere e noi abbiamo bisogno di quelle informazioni.»

«Va bene, ma questa volta non ci andrai da sola. Ti accompagno.»

Sospiro, per nulla convinta. Mi sentirei davvero in colpa se dovesse accaderle qualcosa per colpa mia, ma so anche che Winter è testarda e che non posso fare nulla per farle cambiare idea.
Ha deciso di guidare lei e siamo a pochi minuti da East Coast Rover. Da qui riesco già a intravedere il mare e i gabbiani e, lentamente, anche la spiaggia: alla luce del sole è anche peggio. È ricoperta di immondizia, lattine.
Ci sono meno persone rispetto all'ultima volta, ne vedo solo tre riunite attorno a uno dei falò. Spero che Gordon sia uno di loro, altrimenti abbiamo solo perso tempo.

Winter parcheggia e scendiamo entrambe dall'auto. L'odore del mare mi fa storcere il naso e sento il mio cervello che mi implora di scappare. Non mi piace essere qui, i ricordi si riproducono nella mia mente come scene di un film.

Ho paura di Gordon, non lo nego. Mi ha lasciata andare, ma questo non elimina la sua aggressione. Non voglio accada di nuovo, tantomeno che accada a Winter.
È imprevedibile, quell'uomo. E non riesco ancora a togliermi dalla testa la follia che ho intravisto nei suoi occhi.

Giunte all'accampamento, lo riconosco subito fra le tre persone sedute attorno al fuoco. Reciprocamente, lui non tarda a riconoscere me. Si alza dal tronco di legno su cui era seduto e si avvicina con uno strano sorriso stampato in volto.
Non degna Winter di un'occhiata, la sua attenzione è tutta rivolta a me. «Non hai ancora imparato la lezione?» chiede.

Speravo, questa volta, in un approccio più amichevole, ma evidentemente Gordon non sembra mai dell'umore per una chiacchierata davanti a un caffè. Spero solo non mi tiri un altro pugno. Finché Winter non apre bocca, facendomi capire che molto probabilmente andrà a finire male. Per la seconda volta. «Dobbiamo parlarti» dice la mia amica con tono risoluto. «O preferisci farlo davanti alla polizia?»

Vorrei dirle che minacciarlo non mi sembra il miglior modo per ottenere informazioni, più per finire morte insieme a Dana, ma resto in silenzio spaventata.
Questa volta preferisco passare inosservata, per quanto possibile.

«Abbiamo trovato un video registrato il giorno prima della scomparsa di Dana e Kate. Ci siete anche tu e Fitz» spiega. «Come le conoscevi?»

«La rossa sa già che avevo una relazione con Dana» risponde. Winter si volta verso di me accigliata e io scrollo le spalle: è un dettaglio che ho preferito tenermi per me, non volevo ulteriori problemi con Gordon. «Lo sa anche quel ragazzo, Fitz. Chiedetegli di Tom, il mio vero nome, e vi confermerà la cosa. In ogni caso, lui stava solo usando Kate. La conosco perché uscivano insieme.»

«Perché pensi questo?» domando.
«Fitz era innamorato perso di Dana e usava Kate per poterle stare vicino» ammette.
«E tu non hai fatto nulla per impedirglielo?»

«Mi fidavo di lei nonostante mi avesse già tradito. Sapevo anche dell'appuntamento di quella tragica notte, mi aveva spiegato che sarebbe dovuta uscire con uno studente della Haldell.»

Il cuore si ferma.
Uno studente della Haldell.

«Sai chi era quel ragazzo?» chiede Winter.
«Se lo sapessi non credi che le avrei già dato giustizia?» ribatte Tom.

«Non sai nient'altro?» chiedo.

«Come già detto, no. Spero sia l'ultima volta, non voglio più vederti» Si sofferma, per qualche secondo, a guardarmi. Poi sospira. «Cristo, sei uguale a Kate. Per il carattere, invece, mi ricordi Dana.»

Non è la prima volta che mi viene detto e, come sempre, la cosa mi fa venire i brividi.

Il giorno prima del ritrovamento del suo cadavere, Dana era a un appuntamento con un ammiratore segreto che, a quanto pare, è uno studente della Haldell.
È stata ritrovata impiccata a un albero in mezzo al bosco e si è pensato al suicidio, ma tutti pensano sia stata uccisa. La polizia è inutile, mi domando se sia in qualche modo corrotta.
Sul luogo del ritrovamento del corpo ho trovato un biglietto con il nome della spiaggia in cui vive il suo ragazzo, ma che tradiva con il suo probabile assassino. E un petalo di rosa incrostato di sangue.

E se fosse stato Tom a ucciderla per gelosia? È la versione più plausibile.
Mi domando, però, se Kate sia in qualche modo collegata a tutti questi avvenimenti. La sua scomparsa sarebbe una coincidenza troppo assurda. Due ragazze scomparse nella stessa città a poca distanza l'una dall'altra.
Kate è ancora viva? Se sì, dove? Perché non si fa trovare? Se è stata rapita, dove si trova?

«A cosa stai pensando?» chiede Bree.
«Niente, sono indietro con lo studio» mento.

Violet, non so come, ha capito che sto continuando a ficcare il naso in questa faccenda e si è infuriata con me. Abbiamo litigato e ho deciso, stanotte, di dormire da Bree per lasciarla sbollire.
Non capisco se abbia paura possa accadermi qualcosa o se non voglia che io scopra qualcosa di cui lei è già a conoscenza. Questo suo modo di comportarsi quando si parla di Dana è estremamente sospetto.

Non penso sia l'assassina, ma allora cos'è che la spaventa così tanto? Conosce il responsabile e vuole proteggerlo?
Eppure Joy pensa che lei sia, in qualche modo, colpevole. Io non ci voglio credere, però.
Ho imparato a conoscere Violet e non penso sia un'assassina.

«Che film hai scelto?» chiedo, cercando di dimenticarmi di tutta questa storia almeno per stasera.
«Non lo so, uno di Barbie» risponde.
Ridacchio. «Ottima scelta.»

Ci sistemiamo sotto le coperte e sento che lei si accoccola a me. Stringe il mio braccio e mangia i pop-corn che abbiamo preparato. Sono contenta, qui. Con Bree mi sento al sicuro. Eppure non riesco a togliermi dalla testa questa faccenda. È come un'ossessione.

Il mio cellulare si illumina segnalando un messaggio. È Joy: Ho novità. Vediamoci domenica mattina a mezzogiorno davanti alla scuola. So chi ha ucciso Dana e chi è stato ad aggredirti. Ci vediamo fra tre giorni.

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