Capitolo 8: Psychologia

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Aprendo gli occhi vidi il dottor Blank seduto davanti a me. Ero nel suo studio. Fisher, dietro di me, teneva stretti i manici della sedia a rotelle su cui ero appoggiato. Polsi e caviglie erano legati da delle cinghie di cuoio, proprio come la prima volta. Non mi ero accorto del viaggio dalla mia stanza allo studio di Blank. Forse ero svenuto di nuovo? Il dolore alla testa iniziava ad affievolirsi. Almeno avevo una cosa in meno a cui pensare. Sentì del tessuto avvolgermi le tempie, forse mi avevano messo delle bende.

- E' un piacere rivederla Browner - disse con sarcasmo il dottor Blank

- Mi dispiace di non poter ricambiare il suo piacere dottore - non posso nascondere il timore che ebbi nel pronunciare quelle parole. Tuttavia, cos'altro potevano farmi? Massacrarmi di botte? Togliermi la vita? Forse mi avrebbero fatto solo un favore.

- Vedo che è molto estroverso oggi signor Browner, il che può essere un bene. So che ha molte domande da pormi. La prego, cominci pure. -

Quell'atteggiamento provocatorio m'infastidì.

- Dov'è la mia cartella clinica? - Chiesi con fermezza.

- Non negli schedari comuni. Sa, su una cosa il suo amico Nolan aveva ragione... -

"Sa di Nolan, e probabilmente anche di Frank" pensai.

- Quando le ha detto che è il paziente più importante di questo Istituto, posso confermarle che è la verità. -

- E allora mi dica chi diavolo sono! - Urlai spostando il petto in avanti. Fisher, con uno strattone, fece riappoggiare la mia schiena alla sedia e il suo sguardo minaccioso destò il mio animo irrequieto.

-  Questo non posso farlo Browner. L'unica cosa che posso dirle è che sto facendo di tutto per aiutarla. -

Cominciai a ridere.

- Andiamo dottore, sa anche lei che queste sono stronzate. Trattate le persone come fossero vermi. Non mi venga a dire che sta cercando di aiutarmi. -

Lo sguardo del dottor Blank divenne furente.

- Il modo in cui curiamo le persone non è affare che la riguarda! In giornata verrà trasferito al Reparto L. Quello stesso reparto di cui le ha accennato Nolan. -

Come poteva sapere cosa ci eravamo detti io e Nolan?

- Una volta giunto lì, i dottori Edmond Kraulitz e Frank Allister seguiranno la sua cura. -

- Cosa? Frank Allister? -

"Probabilmente è un omonimo" pensai.

- Signor Browner , non avrà davvero pensato che il dottor Allister l'avrebbe aiutata?! Sa, il suo caro amico non è un inserviente, ma bensì uno dei migliori dottori di questo Istituto. Si è spacciato inserviente e finto amico del signor Nolan, solo per farla arrivare in anticipo al Reparto L. Era smanioso di visitarla. Crede di poter scoprire molte cose studiandola e, di certo, non posso biasimarlo. Abbiamo così deciso di accontentarlo e stare al suo gioco. Sa, aveva previsto ogni sua mossa, dalla prima all'ultima. -

Frank un impostore? No, non posso crederci. Davvero è stato capace di fare questo? Mi tornò in mente il sogno su Abigail e Tim. Una speranza di "salvezza" che non fece altro che gettarmi in un baratro ancora più oscuro. Con Frank successe la stessa cosa.

- Perché veniamo trattati in questo modo? Cosa siamo? Giocattoli per il vostro divertimento? - Chiesi indignato.

Blank si alzò in piedi.

- Siete pazienti con gravi squilibri mentali che devono essere curati. -

- E questa la chiamate cura? -

- Il suo scetticismo potrà portarla solo a una tragica fine signor Browner! -

Feci un sospiro. Puntai gli occhi sul pavimento e con un filo di voce risposi:

- Una tragica fine eh? Se questa deve essere la mia vita, allora è già tragica. Non mi rimane che attendere la fine. -

Blank iniziò a ridere, poi mi guardò negli occhi e disse:

- Sa, pensavo fosse troppo presto per trasferirla al Reparto L, invece è già pronto Browner. Allister l'aveva sicuramente previsto. -

- Cos'è questo reparto L? E cosa avete fatto a Nolan? -

- Il Reparto L è la seconda fase della cura, nonché la più... Come posso dire... Intensa. Sì, intensa è il termine giusto. E' il luogo nella quale vengono studiati i meandri della mente e dell'inconscio. Scoprirà l'essenza della sua anima signor Browner. -

L'alone di mistero dietro quella frase mi fece gelare il sangue.

- Lei sa da cosa deriva la parola psicologia? Ha origini greche e deriva dall'unione delle parole Psycho e Logia, che rispettivamente significano "anima" e "studio". Studio dell'anima. Questo è lo scopo del Reparto L signor Browner. Svelare i misteri più celati dell'animo umano. Per quanto riguarda Nolan invece, è stato necessario un intervento di lobotomia transorbitale. Sa di cosa si tratta? -

- No -

- Bene, vorrà dire che lo scoprirà. Le garantisco comunque che il paziente Albert Nolan non le darà più fastidio. Fisher, porti Browner dal dottor Allister, penserà lui a tutto il resto. -

Fisher fece cenno con la testa.

Avrei voluto chiedere tante altre cose, ma ormai la speranza mi aveva abbandonato. Non m'interessava più sapere cosa fosse questo fantomatico reparto. Non m'interessava più vivere. Potevano picchiarmi, torturarmi, uccidermi. Niente avrebbe più avuto effetto sulla mia anima ormai defunta.

Abigail, Tim, credo che presto ci rivedremo.


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