Capitolo 19: Vita da salvare

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Il paziente che vidi rannicchiato sul pavimento, era Abigail.

" No, no, no, questa è un'altra visione. Questa è un'altra fottuta visione! Non è possibile!"

Provai a parlare con lei:

- Abigail, sei tu? Sei davvero tu? -

Dopo quelle parole, alzò un momento lo sguardo. Sì, era proprio lei. Riuscii a riconoscerla nonostante i capelli rasati e il volto ricoperto di tagli e lividi.

- Abigail sono io. Sono Adam. -

All'improvviso iniziò a urlare e mi si avventò addosso con una furia inaudita. Cercò di graffiarmi la faccia con le unghie. Provai a difendermi facendo scudo con le braccia.

- Abigail fermati! Sono io Adam! Non voglio farti del male! -

Sembrava come in preda a un attacco isterico. Non accennava minimamente a placare la sua ira, tanto che riuscì a colpirmi in diverse parti del corpo che iniziarono a sanguinare.

- Abigail ti supplico fermati! -

Sembrava stesse cercando di rispondermi, ma dalla sua bocca uscirono solo versi incomprensibili.

"Chissà per quanto tempo è rimasta qui? Cosa le hanno fatto?"

Iniziai a piangere. Vedere mia moglie ridotta in quello stato, era un dolore davvero insopportabile. Sentii come se il mio cuore fosse stato trapassato da un coltello.

Pochi istanti dopo, forse perché era stanca o forse perché mi aveva sentito piangere, smise di attaccarmi mettendosi in ginocchio per terra. Mi misi in ginocchio assieme a lei senza esitare. Presi il suo volto tra le mani e incrociai il mio sguardo col suo.

- Perdonami. Perdonami per non esser riuscito a starti vicino per tutto questo tempo. Abigail io ti porterò fuori da qui. Lo giuro. -

Vidi un senso di sorpresa nel suo sguardo. Provò a dirmi qualcosa ma ancora una volta uscirono solo versi incomprensibili che accentuarono il mio pianto.

- Abigail io ti amo. Sono disposto ad affrontare il diavolo in persona per farti uscire da questo inferno. -

A quel punto il dottor Kraulitz aprì la porta.

- E' ora di andare Willem! -

- Cosa? Ma non aveva parlato di "trasferimento"? -

- Abbiamo ottenuto prima del previsto i risultati che ci servivano. Di conseguenza, la sua permanenza qua dentro non è più necessaria. -

- A che diavolo di gioco state giocando si può sapere? -

- Signor Willem, le consiglio caldamente di seguire Fisher fino alla sua stanza.-

Non avevo scelta. Mi ci avrebbero condotto con la forza. Prima di andare, strinsi le mani di Abigail.

- Non aver paura tesoro. Io sono qui. Non hai più nulla da temere. -

Mi voltai verso il dottor Kraulitz e Fisher.

- Vi siete divertiti ad "analizzare" i risultati? -

- Muoviti e non fare storie, devi tornare alla tua stanza. - Ordinò Kraulitz.

Fisher venne verso di me con l'intenzione di prendermi per un braccio. Mi divincolai.

- Conosco la strada. -

Mi aspettavo una risposta da parte sua, invece non proferì parola.

Questa volta quei corridoi sembravano infiniti. Non riuscivo a smettere di pensare a Abigail e a un piano per fuggire. Tuttavia avrei dovuto fare i conti con il mio fisico e con la mente ormai giunti allo stremo delle forze.

"Al diavolo le mie forze. Devo portarla fuori da qui. Costi quel che costi."

Nel frattempo continuai a riflettere.

"Perché? Perché hanno preso anche lei? Cosa c'entra con tutto ciò? Probabilmente avrà affrontato le mie stesse sofferenze se non peggio." 

Arrivammo alla mia stanza. Fu Kraulitz a pronunciare le ultime parole prima di chiudermi dentro:

- Sogni d'oro Willem. -

"Me la pagherete tutti. Me la pagherete tutti, dal primo all'ultimo. Renderò la vostra vita un inferno. La sofferenza e le torture saranno solo il male minore." Pensai tra me e me.


Il tempo passava inesorabile, mentre me ne stavo disteso sul letto cercando di elaborare un piano di fuga. Ad ogni modo la mia mente era troppo debole e scossa per pensare in maniera razionale. Agire senza pensare avrebbe messo in pericolo non solo la mia vita, ma anche quella di Abigail. Dovevo stare attento.
A un certo punto sentii un leggero rumore vicino la porta. Mi voltai e vidi un foglio di carta per terra. Qualcuno l'aveva appena fatto passare da sotto la porta.
Andai a prenderlo.
Lo aprii e lessi il contenuto:

SONO RIUSCITO A DISATTIVARE LE SCARICHE ELETTRICHE. RIPOSATI QUALCHE ORA. DOVRAI ESSERE PRONTO PER LA FUGA.

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