Capitolo 20: Guardie

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Riuscii a riposare quanto bastava per tornare lucido e recuperare un po' di energie. Non avevo idea di quanto tempo potesse essere passato. L'unica cosa che aspettavo in questo momento, era qualcuno bussare alla mia porta o comunque darmi un qualche segnale. Chi poteva aver scritto quel biglietto? Forse Nolan? No impossibile, non sarebbe neanche in grado di muoversi, figuriamoci fuggire.

Sentii qualcuno muoversi lentamente dietro la porta, forse la risposta alla mia domanda non si sarebbe fatta attendere.
La porta si aprii.

"Merda è Fisher. Che diavolo vuole ancora?"

La paura che potesse aver scoperto di nuovo la mia fuga o che dietro a quel biglietto potesse esserci un'altra trappola prese spazio tra i miei pensieri.
Tutto cambiò quando vidi Abigail al suo fianco. Lui la teneva lungo il busto per non farle perdere l'equilibrio. Un turbinio di emozioni sconvolse la mia anima. Quando chiuse la porta alle sue spalle, non seppi davvero cosa pensare.

- Sei pronto Browner? -

- Io... Io... -

Fisher fece un lieve sorriso. Dopodiché fece venire Abigail da me. Non esitai un istante ad abbracciarla.

- Cerca di non farla cadere. Non è in grado di reggersi in piedi da sola. -

La guardai negli occhi. Il suo sguardo era privo di speranza, disperato, vuoto. Avrei voluto chiederle come stava, ma il solo pensiero di dover sentire un altro verso piuttosto che una parola mi avrebbe distrutto. Mi limitai quindi a farle un sorriso. Il mio cuore si aprii quando lo vidi ricambiato.

- Che significa questo Fisher? -

- Lo so che adesso sei sconvolto e posso comprenderlo. Tuttavia dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo. Ho chiuso la porta perché devo avvisarvi di una cosa. -

- E sarebbe? -

- Il manicomio è provvisto di un sistema di allarme interno. Significa che, anche se scattasse, noi non lo sentiremmo. Per scattare deve essere azionato manualmente da qualcuno. Ciò vuol dire che dobbiamo sfruttare le zone d'ombra e non farci scoprire. -

- Cosa succederebbe se qualcuno lo azionasse? -

- In un padiglione, ai pazienti sconosciuto, sono presenti delle guardie armate pronte a intervenire in qualsiasi momento. -

- Guardie armate?! Stai scherzando! -

- Purtroppo no. L'allarme interno viene azionato solo in casi estremi. Il tentativo di fuga di una persona non rientra tra questi casi, ma se ne vedessero tre, tra cui un inserviente... -

- Capisco. Sarà necessario dividerci? -

- No, dividerci sarebbe un suicidio. Voi non conoscete il percorso e io non voglio lasciarvi qui. Andremo tutti e tre insieme. Io vi guiderò. Conosco le zone più buie e meno sorvegliate. -

- Perché lo stai facendo Fisher? Pensavo che mi odiassi. -

L'inserviente abbassò lo sguardo.

- E non immagini quanto. Ad ogni modo non c'è tempo per spiegare anche questo. Ti chiedo solo di fidarti di me. Sei disposto a farlo? -

Non diedi subito la mia risposta. E se fosse stata una trappola? Se fosse stato un altro crudele gioco di questi sadici bastardi? Aveva appena ammesso di nutrire un forte odio nei miei confronti. Perché avrei dovuto seguirlo? C'era anche la vita di Abigail in mezzo. Sarebbe stato saggio rischiare?

- Browner non abbiamo tempo. Decidi ma fallo in fretta! -

- Perché mi hai chiamato Browner? Sai che non è il mio vero nome. - Chiesi sospettoso.

- Senti, non ho tempo per questo genere di spiegazioni. Una volta fuori prometto che ti spiegherò tutto. Ti prego fidati di me. Ho le mie buone ragioni per farlo. Inoltre pensa all'alternativa. Dovresti elaborare da solo un piano di fuga. Sei nelle condizioni di farlo? Sei nelle condizioni di fuggire senza che qualcuno ti guidi? E per giunta assieme a tua moglie? -

Per quanto fossi scettico, dovetti ammettere che aveva ragione. Da solo non sarei stato in grado di salvarla. Era difficile da accettare eppure questa era la verità.

- Va bene Fisher. Verremo con te. Spero che non sia una trappola o comunque uno dei vostri "giochi psicologici", altrimenti giuro su ciò che ho di più caro che non vedrai la prossima alba. -

Fisher annuì in silenzio.

- Devo avvisarvi di un'ultima cosa. -

- Ti ascolto. -

- Le guardie sono considerate membri dello staff a tutti gli effetti. -

- Perché lo stai sottolineando? -

- Regola n. 5, te la ricordi Browner? -

Non risposi, tuttavia ricordavo molto bene quella regola.

- Bene. Sommala al fatto che le guardie siano armate, penso non ci sia bisogno di dirti qual è il risultato. -

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