CAPITOLO 13

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Tentato invito!

Sono da Alex sdraiata sul divano con la testa appoggiata sulle sue gambe mentre lei guarda la TV e Giada nel frattempo sta fumando in cucina seduta sul tavolo mentre guarda fuori dalla finestra.

"Giuro che se fanno ancora casino esco e li picchio!"

"Quanto sei dolce amo..."

"Ah ah"

"Non ridere sono seria! Che nervoso!" scende dal tavolo e si avvicina a noi.

"Volete fare un tiro?"

"Uh dammi!"

"Io no grazie."

"La mia bimba è brava, di sicuro non ha imparato da me ah ah!" disse accarezandomi dopo che mi sono seduta guardandole.

"Ehy ragazze vi va se stasera andiamo in discoteca?" Ci propose la rossa.

"Si perché no! Maya? Tu che dici?" le rispose Alex

"Si ok!"

"Puoi chiedere anche a Jessica di venire!"

"Perfetto tanto adesso devo andare da lei. Le chiedo e poi vi faccio sapere!" dissi prendendo il telefono e avviandomi verso la porta

"A dopo!"

Chiudo la porta e mando un messaggio a Jessica dicendole di raggiungermi in un bar che si trova sulla strada per andare da lei.

Ero intenta a scrivere quando qualcuno mi afferra per il polso e mi fa girare di scatto.

"Ehy ma che cazzo fai!"

Io e le mie buone maniere come sempre...

"Oh sei tu. Che vuoi adesso?"

Jason...

Che cazzo vuole adesso ?

Oh merda! E se vuole invitarmi? Cosa faccio?!

"Ehm Maya...io volevo...ehm"

Oh che cucciolo è imbarazzato

Che noia! E se scappo? Magari ho fortuna e non riesce ad impedirmelo.
Ma con la mia solita sfortuna inciamperó e lui mi raggiungerà.
E così dovrò passare un'intera serata con lui appiccicato.

"Volevo chiederti se ti andava di ..." iniziò dopo aver preso un respiro profondo e toccandosi i capelli

(Dicono che quando un ragazzo continua a toccarsi i capelli mentre parla con una ragazza significa che sia innamorato. I però non ci credo!)

"Scusami, ma adesso non posso parlare, a maggior ragione perché sei tu! Quindi ciao!" lo interrompo per poi iniziare a correre il più veloce possibile.
Per mia fortuna dopo un breve scatto che aveva fatto per provare a bloccarmi, ha rinunciato e se ne è andato, o almeno è quello che penso, dato che non mi sono voltata neanche un secondo, ma pensavo solo a correre.

***

Ora sono da Jessica e le ho appena raccontato ciò che era appena accaduto.

Penso che sia arrabbiata anche lei come me! Come si permette di inviarti dopo quello che mi ha fatto?!

"Maya..."

"Si?"

"Sei una cogliona!"

"Cosa?"

"Sei una cogliona!"

"Ma perché?"

"Il ragazzo più carino della scuola ti invita al ballo e tu che fai? Scappi!"

"Lo sai anche tu cos'è successo!"

"Si lo so, ma lui sembra cosi innamorato! Secondo me dovresti dargli un altra possibilità..."

"Non so, tu dici?"

"Si!"

«Je sei a casa?!»

«Sono in camera con Maya!»

"Ah si Je, dimenticavo! Stasera io, Alex e Giada andiamo in discoteca, vuoi venire con noi?"

"Certo che no!"

Jessica non fece in tempo a rispondere che entrò nella stanza suo fratello e si intromise nella conversazione.

"Voi non potete andarci!"

"Primo: Maya non è tua sorella e quindi non puoi decidere per lei
Secondo: ormai sono abbastanza grande per decidere da sola!"

"Va bene, fa come vuoi, ma verrò anch'io!"

"Ah! Ti odio!"

"Lo so! A che ora vi trovate?"

"Alle nove" rispondo

"Perfetto allora vi porterò là io. Partiremo per le otto e mezza!"

"Ma non sai neanche dove andremo!" sbuffó Jessica

"Conosco Giada e i suoi gusti non ti preoccupare. A dopo!"

Chiude la porta e dopo che non sentimmo più i suoi passi, Jessica inizia a lamentarsi sdraiandosi sul letto vicino a me che ero seduta

"Ti giuro sei fortunata a non avere un fratello maggiore!"

"Non dire così. Io farei di tutto pur di averlo."

"Se vuoi ti regalo il mio! Con la scusa che i miei sono sempre via per lavoro è lui ad occuparsi di me. Ne sono felice, ma a volte è davvero palloso e troppo iperprotettivo"

"Almeno tu li puoi vedere i tuoi genitori a volte." Ammetto con lo sguardo basso mentre inizio a torturarmi le mani.

"Che vuoi dire?" mi chiede girandosi verso di me

"Eh? No niente!" Maya cazzo stai attenta a ciò che dici! Lei non deve sapere del tuo passato! Nessuno lo sa. Solo Alex e neanche lei sa bene tutta la storia!

"Hai detto che non vedi mai i tuoi genitori?"

"No no! È solo che a volte non mi sento molto apprezzata da loro. Tutto qui!"

"Ah, beh ma non ti preoccupare, loro ti vogliono bene anche se a volte a te non sembra." Prova a consolarmi passando dolcemente la sua mano sinistra lungo la mia schiena.

"Già hai ragione!" le sorrido, anche se ho fatto un po' fatica a mostrarle un sorriso che sembrasse sincero.

Le uniche persone che sanno la mia storia sono Gaia, Ines (che era la migliore amica di mia mamma) e Matteo.
Ad Alex ho detto che i miei mi avevano abbandonato all'età di 10 anni in un orfanotrofio inglese perché non erano stabili economicamente, non voglio che sappia la verità, non me la sento, è già tanto che sa che ho dei tagli sulle braccia, e non sono la cosa peggiore.



***

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Non cambierò maiDonde viven las historias. Descúbrelo ahora