CAPITOLO 72

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Una compagnia non poi cosí orribile.

Mi sveglio con un odore di uova e bacon che invade le mie narici.
Mi alzo ed indosso una maglietta molto grande che mi arriva più o meno a metà coscia, indosso delle ciabatte e vado in cucina, dove con mio grande disprezzo, trovo Jason intento a cucinare qualcosa hai fornelli.
Mi avvicino a lui da dietro in modo cauto, mi avvicino al suo orecchio per poi urlagli: "Che cazzo ci fai qui idiota?!"
Lui sussulta per lo spavento. Si gira verso di me e non appena mi vede, arrossisce di colpo.
Alzo gli occhi al cielo sbuffando, per poi andare a sedermi ed iniziare a mangiare ciò che mi aveva preparato.

"Dopo dovremmo andare a fare la spesa...pensavo anche che potessimo.."

"Non ho bisogno di un babysitter!" Lo interrompo in modo brusco

"Non voglio essere il tuo babysitter.." sbuffa sedendosi difronte a me.

"E non ho nemmeno chiesto una badante che mi programmasse le giornate."

"Spererei non ne avessi bisogno.."

"Ti avevo esplicitamente ordinato di andartene."

"Ed io ti avevo detto che non ti avrei lasciata sola!"

Ringhio e spingo il piatto sul tavolo.
Raggiungo la mia stanza a passo deciso e sbatto la porta.
Mi vesto, mi do una sistemata e torno dal ragazzo chi si trova sul divano intento a guardare una cosa sul suo telefono.

"Andiamo?" Gli chiedo con aria scocciata.

Jason si limita a sorridere.
Saliamo sulla sua moto e percorriamo un breve tratto di strada, fino a raggiungere un piccolo supermercato che si trova verso al centro del paesino.
Dopo aver comprato tutto l'occorrente che ci sarebbe potuto servire, ci avviamo verso casa.
Stranamente il resto della mattinata lo passiamo in tranquillità e devo dire che era da molto tempo che non passavo una giornata così divertente e senza troppi pensieri.
Dopo aver mangiato ed aver guardato un film comico insieme, Jason mi propone di preparare insieme la pizza.
Non avevo mai preparato una pizza e devo dire che con lui è stato come giocare, un po' come si fa quando si è piccoli.
Abbiamo preparato l'impasto ma poi ci siamo fatti prendere la mano e abbiamo iniziato una guerra utilizzando la farina rimasta, infatti abbiamo passato la serata a ripulire il disastro combinato e a lavarci tentando di toglierci tutta quella polvere bianca dai capelli.
Mi sono divertita davvero moltissimo.

Non cambierò maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora