CAPITOLO 74

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La verità fa male, ma con le bugie si perde la fiducia.

"Maya ti prego apri!" Sento un continuo bussare alla porta.

Non voglio!
Non voglio vederlo.
Non dopo ciò che gli ho appena detto.
Esco dalla finestra e cammino per i vicoli bui della periferia ascoltando la musica.
Cosa posso fare adesso?
Cammino senza una meta precisa.
È così che mi sento: spaesata.
Ho mille dubbi, mille domande mi passano per la testa.
Ho bisogno di stare da sola, ma al tempo stesso ho bisogno di qualcuno al mio fianco che mi abbracci.
Sento degli scricchiolii e vedo di essere stata io a provocare quello stridulo rumore, avendo calpestato delle foglie secche a terra.
Mi siedo su una panchina di un piccolo parchetto e guardo i bambini giocare allegri sulle altalene, mentre i loro genitori li controllano chiacchierando tra di loro.
Che bello!
Sorrido, provo delle emozioni incontrastanti: da un lato la felicità nel vedere ciò, dall'altro la malinconia nel pensare che io tutto questo non lo potrò mai fare.
Mamma, papà, vorrei che voi ora foste qui con me.
Ho bisogno anche solo di un misero abbraccio.
Sento due braccia stringermi da dietro, circondandomi le spalle.
Ho un tuffo al cuore quando sento la persona parlare.

"Non permetterti mai più di scappare da me in questo modo chiaro?"

"Che ci fai qui?" Gli domando alzandomi, cercando di non piangere o urlargli in faccia.

"Prima non mi ha concesso il tempo di risponderti.."

"Non c'è nulla che tu mi possa dire che io non l'abbia già inteso!"

"Eh invece una cosa c'è. Ora puoi chiudere cortesemente quella cazzo di bocca e ascoltarmi per una buona volta?"

Annuisco e rimango in silenzio.
Si avvicina a me di qualche passo è mette le mani sulle mi guance iniziando ad accarezzarmele con i pollici.

"Quella sera...avevo letto il messaggio. Non ti avevo risposto perché stavo venendo da te. Volevo dirti direttamente di persona cosa mi hai fatto provare con quelle semplici ed innocenti parole."

"Cosa?"

Mi bacia.
Un bacio semplice e veloce, ma che racchiude infinite parole ed emozioni.

"Mi hai incasinato la vita." Sussurra sulle mie labbra prima di riprendere a baciarmi.

"Come mai alla fine non sei venuto?" Lo interrompo guadagnandomi un'occhiataccia da parte sua.

"Mi hanno fermato prima che io potessi venire da te...ma non posso dirti chi o perché...scusami."

Ed ecco che ha rovinato il bel momento!
Perché non mi puoi dire la verità?!

Non cambierò maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora