Capitolo 2

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Il mattino seguente venni svegliata non da Kayla, bensì da Liam con un bacio dolce. Aprii gli occhi e mi staccai guardandolo, inizialmente sorrisi poi mi preoccupai «Non ti ha visto nessuno, vero?» lui mi zittì baciandomi di nuovo e io non potei fare altro che rispondere, subito dopo mi staccai nuovamente e lo guardai quindi lui sospirò «No, Sky, non mi ha visto nessuno» ne fui sollevata quindi feci un lieve sorrisino.
«Devi sempre rovinare tutto» aggiunse mormorando mentre si allontanava piano da me, mi guardai un attimo il pigiama con disegni di unicorni e gli dissi cambiando argomento «Scusami, ma dovrei cambiarmi...» feci un sorrisino di scuse e lui se ne andò borbottando. Non capivo come riuscisse ancora a sopportarmi, anche se spesso avevo come l'impressione che non mi volesse più a causa del mio essere pignola.
Mi alzai dal letto e corsi in bagno a prepararmi, solo dopo essermi vestita e truccata notai la momentanea scomparsa di Kayla, chiedendomi se tutto andasse bene: uscii dalla camera e sentii un forte brusio provenire dall'entrata della scuola, quindi evitai abilmente la folla di ragazzi, detestavo la confusione, e corsi in classe dove Liam mi stava già aspettando.
«Come mai c'è tutta quella confusione all'entrata?» lui mi rispose alzando le spalle, evidentemente ancora offeso per averlo praticamente cacciato da camera mia, aveva tutte le ragioni per avercela con me; speravo solo di non aver causato un altro litigio tra me e lui.
Appena qualche minuto prima delle lezioni, la classe iniziò a riempirsi del tutto di ragazzi che chiacchieravano tra di loro, come se fossero appena stati informati del gossip dell'anno.
Entrò il professore dopo aver discusso con qualcuno oltre la porta, la maggior parte delle ragazze stava sorridendo e attendevano una notizia importante.
Il prof arrivò al centro dell'aula con aria solenne, ci guardò tutti e appoggiò i libri iniziando a parlare «Come sapete bene tutti, oggi arriverà il sostituto di Arte Scenica che, con mia grossa sorpresa, ha accettato questo incarico».
Sentii alcuni urletti provenire da un gruppo di ragazza tremendamente agitata e attesi che il professore continuasse a parlare.
«Ragazzi, voglio presentarvi il supplente di Arte Scenica: l'attore Tom Hiddleston!» mentre l'uomo entrava in classe sotto gli applausi di tutta gli alunni, io volevo solo sprofondare nella borsa dei libri. Non poteva essere vero, non lui.

Vidi alcune femmine restare incantata dalla vista di tale...spettacolo divino?* Non riuscii a capire cosa ci trovassero di tanto speciale in lui, era solo uno dei tanti attori famosi che per aumentare la propria popolarità si era offerto di insegnare in questa scuola, sicuramente fuori dall'edificio c'erano molti paparazzi, pronti a pubblicare sulla prima pagina di un giornale di gossip, lo scoop del giorno.
Nascosi il viso tra le braccia e non potei far altro che sopportare l'intero discorso del nostro nuovo professore.
«Sono davvero molto felice di poter lavorare qui, tra giovani vogliosi di imparare l'arte della recitazione. Vorrei solo che voi riusciate a trattarmi come un professore qualunque, non sono niente più rispetto a voi; fuori dalla porta non ci saranno giornalisti pronti a fotografarmi durante le lezioni, io non sono qui per mostrarmi ai miei fan, ma per insegnare a voi. Questo è quanto» si alzarono tutti in piedi per applaudire ad eccezione di me, non riuscivo a fidarmi di uno come lui, un attore famoso e spocchioso, capace di fidanzarsi con la prima pop-star di turno.
Dopo tutta questa enorme sceneggiata, la lezione riprese ad essere più o meno normale, visto che mister Hiddleston insegnava l'ora seguente: a quel punto si scatenò il putiferio.
Tutti gli andarono addosso, chiedendo foto e autografi, io restai al mio banco allibita della situazione; a seguito del caos iniziale, iniziò ad insegnare, introducendoci il suo metodo di insegnamento ed il suo punto di vista sull'Arte Scenica. Nonostante tutto, risultò essere piuttosto interessante, era un bravo oratore e probabilmente anche un ottimo insegnante, però io non riuscivo a sopportarlo anche se mi sforzai svariate volte.

***

Al termine delle lezioni, fui la prima ad uscire dall'aula, correndo verso il dormitorio femminile e la mia camera; sapevo già la reazione di Kayla quale sarebbe stata e anche che mi avrebbe odiato a morte se non avessi provato a farmi andare a genio l'attore.
Sfortunatamente lei non poteva capire la mia situazione, quindi era anche inutile parlarne e mi sarei limitata a dire "Va bene, proverò a parlarci e ad andare d'accordo con lui" come mio solito, poiché era impossibile contraddire la mia coinquilina​.
Evidentemente​ non era la mia giornata fortunata, svoltai l'angolo che portava all'ultimo corridoio prima del dormitorio e mi scontrai con qualcuno, facendo cadere tutto il materiale all'interno della mia borsa.
L'uomo mi aiutò a raccogliere il tutto, io ringraziai timidamente e appena sollevai lo sguardo capii chi avevo davanti: Tom Hiddleston, proprio la persona che volevo evitare.
«Mi scusi professore...» gli dissi un po' bruscamente e feci per sorpassarlo, ma lui mi fermò per scusarsi a sua volta ed incrociai i suoi occhi.
Rimasi momentaneamente incantata, Dio se erano belli: avevano quel particolare luccichio e colore che rendeva impossibile non perdersi in essi.
Appena mi accorsi della mia situazione, scossi la testa e mi scusai nuovamente balbettando quindi corsi via, lasciandolo lì da solo.

*Riferimenti alla parte di Loki, dio degli inganni.

•Autrice•
Heilà! Scusate tantissimo se ho aggiornato in ritardissimo, ma mi ero completamente dimenticata di questa storia, prometto di rimediare!
Allora, come vi sembra la storia eh? Continuate a leggere e attivate le notifiche, più avanti diventa più interessante!
Karin♪

«Persa nei suoi occhi»||Tom HiddlestonOnde histórias criam vida. Descubra agora