Strangers

25.

Stabilimmo che avrei iniziato io a fare la prima domanda.
Avrei voluto arrivare subito al punto, ma in questi giochi si parte sempre dalle domande soft e avevo comunque molte curiosità da soddisfare, tipo: «Hai mai avuto un fratello?»
Mi lanciò un'occhiata torva.
«Che razza di domanda è?» chiese.
«Rispondimi o spogliati» cantilenai.
Lui sbuffò e per un attimo pensai davvero che si sarebbe spogliato, lo speravo almeno: «Okay, hai ragione. Ho avuto un fratello, un gemello per l'esattezza, l'ho ucciso quand'eravamo ancora dei feti».
Se avessi avuto qualcosa da lanciargli l'avrei sicuramente fatto e lui, notando il mio sguardo minatorio, scoppiò a ridere.
Oh Dio, quant'era bello!
Se solo avessi potuto baciarlo in quel momento...
Mi diedi uno schiaffo mentale: Rinsavisci, Elena!
«Complimenti per aver sprecato la tua domanda: no, non ho un fratello» mi canzonò.
«Non mi interessa, hai mentito. Per penitenza dovrai comunque toglierti qualcosa» dissi io con voce perentoria, poggiando le braccia sui fianchi e guardandolo con l'espressione più seria che conoscessi.
«Ma non ho mentito, ero chiaramente ironico» si difese lui.
«Davvero? Non l'avevo capito» gli risposi con sarcasmo.
In risposta lui sbuffò e con fare annoiato si tolse una scarpa.
Solo una fottuttissima scarpa.
Ma vaffanculo!