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«Perché l'ha ucciso?» chiesi balbettando.
«Oh, Elena, io non ti ho chiesto perché hai lasciato il tuo ragazzo».
La situazione era ben diversa, ma non obiettai, almeno gli si era dipinto in volto un mezzo sorriso.
Per qualche istante calò il silenzio, poi lui si alzò in piedi e slacciò la cinghia della cintura.
Quando capii cosa voleva fare, mi alzai subito in piedi dicendo: «Non devi spogliarti, hai risposto».
«Non fingere che non sia esattamente quello che volevi» disse con un ghigno malizioso, chinandosi per sfilarsi i pantaloni dalle caviglie, mentre io arrossivo.
Quando si risollevò mi ritrovai a pochissima distanza da lui.
«Elena?» annuii senza staccare i miei occhi dai suoi per non rischiare di cadere tra le sue braccia. «Ho un'ultima domanda per te: hai mai desiderato baciarmi?».
Rimasi in silenzio qualche secondo, avrei voluto baciarlo tante di quelle volte da quando ero chiusa lì dentro che ormai avevo perso il conto.
«Lo sto desiderando ora» mormorai ad un centimetro dalle sue labbra, che ora, viste da così vicino, mi sembravano così calde e morbide.
«E cosa ti trattiene?».
Mi sembrava un invito più che esplicito.
Misi le mani dietro il suo collo, accarezzando le punte dei suoi morbidi capelli biondi, e salii in punta di piedi, poi, lentamente mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai.

StrangersWhere stories live. Discover now