CAPITOLO 14

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Mentre cammino verso i bagni mi sento seguita, mi giro continuamente verso dietro per controllare ma non vedo nessuno, quindi penso sia una mia impressione dovuta al fatto che ho bevuto troppo. Un minuto dopo qualcuno mi prende per un braccio trascinandomi in uno stanzino poco illuminato pieno di giubbotti e cose varie prima di spingermi contro il muro.

"Me lo stai facendo apposta?" mi ritrovo due occhi blu fissi nei miei e il viso di Benjamin a pochi centimetri dal mio. Mette le mani ai lati della mia testa bloccandomi ogni via di fuga e mandandomi il cuore in tilt per la vicinanza.

"I-io non sto facendo un bel niente" sussurro perdendomi in quel mare blu che si ritrova al posto degli occhi e passandomi una mano tra i capelli, come faccio sempre quando sono a disagio o mi sento nervosa.

"Ah no?!" mi chiede facendo un altro passo avanti tanto che tra il mio corpo e il suo ci sono circa due centimetri di distanza e distolgo lo sguardo dal suo. "Perché ero io a ballare su un tavolo e ti guardavo con lo sguardo soddisfatto, vero?" aggiunge alzandomi il viso dal mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Parli proprio te che ti sei strusciato tutta sera con quella e mi guardavi per avere una reazione da parte mia?!" lo sfido con lo sguardo perché se andiamo vedendo io mi stavo divertendo, lui cercava di attirare la mia attenzione. Fa un sorrisetto malizioso pensando probabilmente che questo fatto mi ha creato fastidio, ma niente affatto, anzi mi sembra abbastanza squallido. "Per favore, Benjamin" gli dico mettendogli una mano sul petto spingendolo indietro per farlo allontanare da me quando si avvicina ancora di più. Questa vicinanza non mi fa bene. Ma non vuole saperne di allontanarsi e naturalmente non lo sposto di un centimetro perché non ho la forza che ha lui.

"No, adesso parliamo" mi dice Benjamin facendomi perdere un battito perché non mi aspettavo dicesse una cosa del genere. E davanti a questa sua 'richiesta" mi rendo conto che non sono ancora realmente pronta ad avere un confronto con lui. Le parole di Lucas mi rimbombano nella testa, devo mettere da parte l'orgoglio e trovare il coraggio per parlare con lui, ma questa cosa mi spaventa.

"Allora dimmi perché non sei venuto a cercarmi quando sei ritornato in Italia" mi lascio sfuggire dalla labbra mentre i nostri occhi si scambiano parole su parole di cui soltanto loro conoscono il significato.

"Te l'ho già detto: te eri fidanzata" alza gli occhi ripetendo la stessa cosa che mi ha detto a casa di mio fratello. "Te perché non hai letto la mia lettera?" mi chiede incatenandomi con i suoi occhi e come faccio a dirgli che l'idea che non l'avrei più rivisto mi faceva male?

"Lui non era il ragazzo giusto e potevi cercarmi quando ci siamo lasciati" dico ignorando la sua domanda e rendendomi conto del fatto che sembro patetica perché è come se desideravo con tutta me stessa che venisse a cercarmi. Forse infondo è veramente così.

"È sempre stato un coglione quello" commenta Benjamin. Quindi lui sa chi è il mio ex? Lui in questi anni sapeva tutto di me ed io non sapevo niente di lui? "Ma non hai risposto alla mia domanda" aggiunge facendo mezzo passo avanti schiacciando il mio corpo contro il muro e riesco a sentire il suo cuore battere velocemente nel petto. Abbasso lo sguardo mentre nella mia mente riaffiorano i ricordi di quella sera in cui ho trovato la lettera sul letto e assieme a loro anche le lacrime che ora bruciano nei miei occhi.

"Perché faceva troppo male" rispondo senza alzare lo sguardo lasciando scendere sul mio viso una lacrima in memoria di quella notte insonne che ho passato a ripensare ad ogni singolo momento passato con lui.

Amarsi e perdersi ||BENJAMIN MASCOLO|| (Da Correggere)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora