Amarsi e perdersi ||BENJAMIN MASCOLO|| (Da Correggere)

CAPITOLO 133

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Non so perché ma improvvisamente sento il bisogno di andarmene da qui, ho il cuore che mi batte ad una velocità pazzesca, un vuoto allo stomaco e mi tremano le gambe, tutte cose del tutto strane se calcoliamo il fatto che non ho nessun motivo per sentirmi così e che un secondo fa stavo benissimo. Oddio, benissimo no perché non ho ancora superato il fatto che tra me e Benjamin è finito tutto ma stavo cercando di non pensarci e la presenza di Davide mi aiuta molto. Non che voglio qualcosa di più da lui, per me rimane sempre il mio vicino di casa e ora amico. Non mi permetto neanche di pensare a lui come un fidanzato o una persona con cui potrei avere un rapporto che non sia d'amicizia perché non vedo futuro se non con Benjamin. L'ho sempre detto e sempre lo dirò: lui è l'uomo della mia vita, ne sono più sicura, e se non ho lui allora non ha senso più niente. Io non voglio un altro ragazzo che non sia Benjamin perché nessuno è come lui e mai lo sarà.

"Mi sento male, voglio andare via" dico improvvisamente toccandomi la spalla che mi fa leggermente male visto che i due punti che mi ha messo la mamma di Davide mi tirano parecchio. Lui dice che è perché la ferita sta guarendo ma a me danno un fastidio pazzesco tanto che alcune volte mi viene da grattare perché mi fanno solletico. Dopo inutili domande da parte di mio fratello e del nostro vicino di casa finalmente ci alziamo e andiamo al piano di sotto per uscire da questo locale. Ho una voglia di piangere assurda per sfogarmi,non capisco cosa mi sta succedendo tutto d'un tratto: sarà perché ho un ritardo nello shock per quello che è successo solo pochi giorni fa con Fabrizio? Cristo santo. Non voglio neanche pensare a quel verme viscido e schifoso che non solo ha mancato di rispetto a Vincenzo, che era il suo migliore amico, ma anche a me dimostrando che non ha appunto nessun rispetto nei confronti delle donne. Mentre scendiamo le scale rimango attaccata al braccio di mio fratello come se fosse un'ancora e Davide mi accarezza la guancia sorridendo senza motivo, devo mettere le cose in chiaro con lui un giorno di questi perché non voglio che si faccia strane illusioni sul mio conto. Amo Benjamin e sarà sempre così perché non riuscirò mai a dimenticare una persona che mi ha dato tanto da ricordare. Alzo istintivamente lo sguardo verso un angolo appartato del bar e lo vedo in tutta la sua bellezza seduto ad un tavolino assieme a Federico, che mi manca un casino, e a Lucas. Cosa ci fa qui? L'ha forse chiamato a mia insaputa il ragazzo col ciuffo colorato di azzurro? Che poi non so neanche per quale motivo Lucas si è tinto i capelli di quel colore. E per questo non posso far altro che incolpare me stessa perché sto evitando tutti i miei amici da settimane solo per il fatto che sono anche amici del mio ragazzo, anzi ex ragazzo. Rimango ipnotizzata a guardare i suoi occhi che anche da lontano brillano d'azzurro come se fossero piccoli diamanti e istintivamente tiro su la cerniera della felpa nascondendo il cerotto sulla mia spalla quando noto il suo sguardo posarsi proprio lì. Vincenzo richiama la mia attenzione e anche se non ho nessuna voglia di distogliere lo sguardo sono costretta a farlo perché non voglio creare casini inutili davanti alla gente. Però mio fratello capisce che c'è qualcosa che non va, visto che sento gli occhi inumidirsi, e guarda nella direzione in cui stavo guardando io poco fa. Nel vedere Benjamin sento i suoi muscoli irrigidirsi e stringe i pugni lungo i fianchi prima di staccarsi da me in un movimenti veloce e andare da lui senza darmi neanche il tempo di dirgli di non far cazzate.

"Vuoi andare via?" mi chiede Davide guardando nella direzione di Benjamin allo stesso modo in cui io non riesco a distogliere lo sguardo da lui.

"No, va tutto bene" rispondo mentre noto Federico venire nella mia direzione seguito da Lucas dopo aver dato un'occhiata di avvertimento a Benjamin che sta parlando con mio fratello. Anche da lontano riesco a vedere quanto è nervoso Vincenzo e sono preoccupata del fatto che possa combinare qualche cazzata.