Capitolo 2

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Annabeth POV
Non riuscivo a credere a ciò che era successo. Passai la notte stretta al torace di Percy, piangendo come mai avevo fatto, se non per Luke. Avevamo perso, perso ogni cosa. Perso gli amici, perso noi stessi. Nessuno era più come prima, in tutti noi aleggiava quel sentore di tristezza che sapevamo bene non sarebbe sparito così facilmente. Quando finalmente riuscii ad addormentarmi, la situazione peggiorò. Uno degli incubi che mi assalivano dalla scesa nel Tartaro si ripresentò alla mia porta, Bob e Damaseno erano davanti a me, incolpandomi per non averli salvati. Mi risvegliai in un letto dalle lenzuola blu mare, completamente sudata, stretta tra le braccia di Percy che continuava a chiamarmi cercando di svegliarmi
- hey, va tutto bene, era solo un incubo- la sua voce era dolce, era una delle cose che amavo di lui, sapeva mantenere la calma anche quando io non ci riuscivo
- avremo dovuto salvarli, sono morti, per colpa mia - la mia voce al contrario della sua era spezzata dal pianto
- no, okay, non lo è. Sono morti con onore, guadagnandosi il diritto di andare nei campi Elisi, stanno bene... ne sono sicuro- rimanemmo abbracciati per quelli che non sembrarono minuti, ma ore. Amavo restare tra le sue braccia, mi sentivo protetta, al sicuro. Fummo interrotti dal suono del corno che annunciava la colazione, lasciai le braccia di Percy ed andai in bagno a vestirmi, poi uscimmo dalla cabina.
Il sole pungente mi accecò gli occhi costringendomi a coprirli con una mano, quella libera invece era intrecciata alla mano di Percy; Piper e Jason ci raggiunsero al padiglione, invece gli altri erano già al tavolo di Ade, pronti per bruciare le offerte agli Dei. Quando però sul mio piatto comparvero dei semplici toast, un senso di nausea mi pervase il corpo, lasciai cadere a terra il piatto che si frantumò in mille pezzi, cosa che probabilmente alle arpie avrebbe dato fastidio, ma in quel momento non mi importava. Feci in tempo a malapena a raggiungere il bagno della mia cabina, che diedi di stomaco, rimettendo ciò che nemmeno aveva mangiato. Dopo pochi secondi Piper si presentò allarmata alla cabina correndomi in contro
- Annie, stai bene ? - prese un asciugamano dal lavandino porgendomelo, ed io mi pulii le labbra
-si, credo - non era vero, stavo uno schifo, infatti diedi di stomaco un altra volta
- ci siamo preoccupati, Percy stava per correre da te, ma Chirone lo ha fermato mandando me, forse pensava fossero cose da ragazze - Piper sorrise, uno di quei sorrisi che ti illuminano la giornata. Era diventata la mia migliore amica, le volevo così bene perché lei era diversa da tutte le sue sorelle e da tutte le figlie di Afrodite, era migliore
- oh ti prego no - il mio tono era così supplichevole che ridemmo entrambe, era bello ridere dopo così tanto tempo che non succedeva. Pips mi aiutò ad alzarmi ed ad uscire dalla cabina, ma mi sentivo molto meglio. Tornammo al padiglione, ma io mi sedetti al tavolo senza mangiare niente. Nessuno si preoccupò più di tanto, mi chiesero come mi sentivo e finì li, anche se Will, che nel frattempo si era seduto con noi, volle comunque controllarmi, sarei andata da lui dopo gli allenamenti. Facemmo colazione e subito dopo toccò agli allenamenti con le spade. Consistevano in un duello a coppie
- ci andrò piano, giuro - guardai Percy alzando un sopracciglio, non pensava potessi batterlo ?!
- come vuoi - dissi con aria innocente. Inutile dire che finì disarmato e per terra in pochi secondi, mai sottovalutare una semidea figlia di Atena.

Okay, lo so è un po' corto ma questo sono ancora dei capitoli "ponte" che poi faranno arrivare la storia agli eventi più importanti. Spero vi sia piaciuto il capitolo.
Dovevo assolutamente inserire Bob e Damaseno, io li adoro. Chi ha pianto per la loro morte?
Io di sicuro

-figliadiAde💙💙

I hope you'll be back{Percabeth} //completata//Where stories live. Discover now