Nelle puntate precedenti (Pt.2)

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Syas comprende che è necessario chiedere rinforzi e che Dror non ne può più concedere. Decide quindi di lasciare il fronte per dirigersi a Niraen e chiedere al Consiglio di Miorn di poter tornare nella sua terra natia, Noume, in cerca di aiuto. Il Consiglio gli appare diviso da opinioni diverse e incapace per questo di prendere decisioni efficaci. Tra le varie voci, una voce di donna invita i consiglieri a prendere posizione contro tutti gli spiriti e a lasciare a Syas la possibilità di chiedere l'aiuto di cui necessita.

Rhyg nel frattempo si addentra tra i crepacci di Dydesh. Tra i suoi uomini serpeggia inquietudine e superstizione. Nel passare da una strettoia il convoglio è attaccato da bestie metà ragno metà donna. Esse spruzzano un veleno che colpisce gli occhi di Naraas, subito dietro a Rhyg. Il ragazzo viene corrotto, inizia a invidiare i suoi compagni che ci vedono, quelli che stanno ricevendo encomi e medaglie e quelli che riescono a trovare l'anima gemella. Egli diviene una di quelle creature e si scaglia su Rhyg, che però riesce a ucciderlo.

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Nel frattempo la lotta a Lydartan prosegue imperterrita, con la popolazione che prende lezioni dai soldati e combatte al loro fianco. Il fronte è diviso fra il nord e il sud della regione, ma il nemico attende. Una squadra di ricognitori, capitanata da Corse è inviata a spiare il nemico. Il ragazzo, tuttavia, si fa scoprire: è colpito dalla scarica elettrica inviata da una strana creatura con più facce mascherate. È solo grazie a Moem che si salva.

I ricognitori riescono a raggiungere il campo base e Corse viene salvato. I nemici li attaccano durante la notte. Le creature descritte da Moem scagliano i loro lampi sui soldati Tarkir, cui cresce una seconda testa. È colpito anche Okksel, che sente crescere in sé il desiderio di uccidere Rhielorm, colpevole di avergli sottratto le attenzioni di Verkela. I soldati corrotti tentano di uccidere la mistica, ma Ver, capito che la corruzione dipende dalle figure mascherate, intinge una freccia nel sangue di Corse, unico tra i colpiti a non essere stato corrotto. La freccia colpisce una delle figure misteriose e le doppie teste dei soldati corrotti regrediscono, Rhielorm è salva.

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Syas entra finalmente nel territorio di Noume, la sua terra natia. Qui, prima di raggiungere Saegun, la capitale, va a trovare la propria madre che lo saluta con gioia e commozione. Giunto al cospetto del Khalifa, chiede aiuto per Dror. Il capo di stato gli nega il supporto dei musshim, ma Syas gli ricorda di come l'onore sia rilevante a Noume, facendo leva sul tradimento di tale onore per le genti del deserto. Il Khalifa lo manda via senza la certezza dell'alleanza con Dror.

Nel frattempo Rhyg è alle prese con l'assedio di Zeghr, città principale della regione di Telar. L'assedio è piuttosto monotono, cosa che insospettisce moltissimo il colonnello. Di fatti presto dalle mura della città fuoriescono delle figure: si tratta di sensuali ballerine che ammaliano i soldati dell'Est con i loro movimenti sinuosi. Rhyg, memore della sua amata Aki, riesce a sottrarsi alla corruzione della lussuria e a combattere quelle che ben presto si tramutano in meduse feroci.

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I Tarkir arrivano ad Eltyti, dove prendono le città senza incontrare alcuna opposizione da parte degli abitanti. La popolazione sembra quasi catatonica, non parla, non reagisce, non si difende. Gli eserciti dell'Ovest sembrano essere spariti e Awryn non sa che pensare. I nostri eroi giungono così alle soglie della cittadina di Thon, sulle cui colline iniziano una disputa su quanto sia giusto proseguire nella loro missione. Verkela, Nayif, Aner, sono concordi sull'inutilità di combattere e convinti del fatto che Gorn vincerà comunque. Rhielorm e Awryn cercano di esortarli a non abbandonare la causa. Quando sembra che le due ragazze stiano riuscendo a far presa sui propri compagni, questi cadono addormentati. Compare una figura mostruosa, che prende in ostaggio Rhielorm e tenta di convincere Awryn a gettare la spugna. Awryn tuttavia non si perde d'animo ed attacca la creatura senza esitazioni. La donna svanisce nel nulla, mentre gli altri si risvegliano.

Moem è stato inviato a cercare la misteriosa ragazza che ha dentro di sé lo spirito di luce, ma sembra non riuscire a trovarla. Si addormenta sotto ad un albero di tasso e viene salvato da un lupo. Si sveglia quindi con l'animale che lo osserva, senza attaccarlo, e guardandosi incontro scorge una ragazza dai capelli rossi. Il suo nome è Iryil ed è in grado di plasmare le forze della natura. Moem ha trovato ciò che cercava.

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Rhyg giunge a Raleb con l'intento di proseguire la conquista del territorio nemico. Non gli importa di essere in inferiorità numerica, tutto ciò che vuole è spazzare quella che chiama la "razza" Sunek via dalla faccia della terra. Martia, una ricognitrice, prova a dissuaderlo, ma senza successo. Così le schiere Tarkir di Rhyg si battono con quelle Sunek, guidate dal giovane Hitl, al servizio di Gorn. Rhyg viene corrotto e prosciugato del proprio sangue, trasformato in uno scheletro ambulante è convinto ora che siano i Tarkir a dover essere puniti per la loro codardia. Ben pochi sono i fortunati che riescono a salvarsi con la fuga dallo scontro, tra di loro c'è Martia.

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Le truppe di Uriel si infiltrano nel territorio di Acasti. Verkela realizza che per potersi liberare dello spirito oscuro che possiede il corpo di Gorn, sarà necessario aprire un portale verso il Caos. La mistica comprende di essere l'unica a poterlo fare e confida le proprie paure ad Okksel, il quale tenta di convincerla che siano sciocchezze messele in testa da Rhirm. Uriel idea un piano per la conquista della regione, che prevede l'assalto ad un convoglio Sunek. L'obiettivo è conquistare quattro avamposti, senza che il nemico se ne avveda, prima di sferrare l'attacco decisivo alle officine di Rellang. Awryn si sente però tesa e senza capire come, ricorda quando, da piccola, suo nonno la forzò a mangiare il cuore di una rondine. È un ricordo agghiacciante, che la fa sentire sporca, e non è l'unica ad avere quest'esperienza. Anche gli altri, infatti sono presi da questi incubi ad occhi aperti, da cui riescono a svegliarsi con l'aiuto della ragazza. Solo Verkela, fa fatica ad uscirne.

Nel frattempo Moem riesce a convincere Iryil della necessità quanto meno di vedere coi propri occhi gli orrori della guerra.

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Verkela infine si riprende, anche se il ricordo che l'ha assalita la lascia tremante e diffidente verso i propri compagni. La ragazza ha ripercorso un evento specifico della propria infanzia, ossia quando i bambini suoi coetanei l'avevano attirata con l'inganno fra le montagne per schernirla e lasciarla sola al freddo. La piccola Verkela aveva quasi perso consistenza in quell'occasione, così come le stava accadendo nel ricordarlo.

Non appena Verkela si riprende, l'assalto al convoglio Sunek riprende: lo scontro vede i Tarkir vincitori, per cui i nostri eroi prendono le vesti dei loro avversari e si intrufolano nel primo avamposto, Belwor.

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Gorn corrompe Okksel, promettendogli Verkela tutta per sé. Il generale si è insidiato da mesi nella mente del nireliano, in modo tale da separare Ver da Rhielorm e poter schiacciare facilmente quest'ultima, avendo saputo da Rhyg che Verkela è un mezzo spirito. Nel frattempo viene conquistato il primo avamposto militare di Acasti, in uno scontro serrato nel quale Uriel è preda delle proprie paure. Rivela ad Awryn di come la madre lo abbia abbandonato in tenera età e di come non abbia conosciuto altro che la guerra. A scontro terminato, Okksel si propone di sostituire Uriel, sfruttando la fiducia che questi nutre nei suoi confronti. Il comandante tuttavia non cede.

A sud Syas, di ritorno da Noume, incontra Martia che gli rivela come siano andate le cose.

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Awryn rivela ad Uriel i propri sospetti riguardo ad Okksel, i due decidono di tenerlo d'occhio.

Il gruppo d'avanguardia parte e Nayif è sempre più teso e preso dai propri sensi di colpa. Okksel lo manovra nel tentativo di disgregare il gruppo. Durante lo scontro per prendere il secondo avamposto, tuttavia, Awryn scorge Okksel tendere le proprie mani sul capo di Nayif, come un burattinaio. Okksel, resosi conto, scappa, mentre Awryn, ferita e dolorante, riesce a stento a trascinare fuori Nayif, prima di cadere priva di sensi.

Iryil e Moem giungono a Nirel. Qui la ragazza si commuove di fronte alla terra ormai arida e brulla e decide di curarla con le proprie capacità. Iryil è sempre più decisa a dare una mano.


Seconda parte di questo mini-riassunto. Come già detto, voglio riprendere in  mano questa storia, datemi qualche giorno per riorganizzare le idee. Sta volta siamo carichi ragazzi. Mi scuso ancora per la pazienza che vi è richiesta, ma prometto che sarà ricompensata! A presto ;)

[COMPLETA] L'era del Caos -La corruzione degli uomini-Where stories live. Discover now