Chapter 8

188 24 13
                                    

«Io... devo... andare da... Maria adesso.» dico balbettando e sperando che lui non si arrabbi.

«Di nuovo? Non puoi starmi lontana tutto il giorno Emma, non può aspettare un altro po' Maria poiché sei stata da lei un'ora fa?» mi chiede lui. Il suo tono é calmo, ma si vede che sta cercando di trattenere la rabbia e la gelosia.

E so che cosa stai pensando, lo so bene. E non posso neanche smentire i tuoi pensieri, perché anche se mi costa ammetterlo, è proprio questo quello che é successo.

«Non può aspettare, é davvero importante.» dico cercando di apparire sicura di me.

«Più del tuo fidanzato?» urla facendomi spaventare.
Ecco, si é arrabbiato adesso...

Ma tu non mi spaventi come farebbe Matt.
Solo lui è capace di farmi gelare il sangue nelle vene.
E non perché mi farebbe del male, no, so che non me ne farebbe mai fisicamente.
Perché lui non si arrabbia normalmente, è come se si liberasse una forza più grande di lui e prendesse il controllo di tutto il suo essere.

«Io... non voglio dire questo...» dico abbassando lo sguardo.

«Allora non andare da lei.» mi dice urlando ancora, ma percepisco la tristezza nei suoi occhi.

«Non posso.» dico. Cerco di avere un tono risoluto, ma non voglio litigare con lui e ho paura che la cosa succederà a breve.

«Va bene, esco anche io allora, ma non mi aspettare prima di domani.»
Sbotta con gli occhi in fiamme.

Ma ti prego non te ne andare.
Almeno tu rimani.
Rimani nonostante tutto perché mi piaci e perché sei stato l'unico che ha sempre visto del buono in me quando neanche io ero in grado di vederlo.
Sei stato l'unica luce all'interno di un tunnel senza uscita e non posso vivere senza la mia luce.
Si, lo so, è una cosa egoista da dire da parte mia, ma è così.

«Ti prego non lo fare.» lo supplico.
Non mi lascia neanche terminare la frase che se n'é già andato da qualche parte lontano da me. Potrei rincorrerlo, ma non posso.

Probabilmente se lo rincorro si arrabbierà di più e io devo sapere come sta Maria senza morire di ansia prima.
Appena non vedo più Marco, esco anche io di casa e cerco di ricordare la strada per arrivare a casa di Matt senza perdermi. Purtroppo però non riesco nel mio intento, perdendomi due volte e agitandomi ancora di più.
Dopo più di un'ora, arrivo a casa sua e busso sperando sia ancora in casa e che non se ne sia già andato come aveva preannunciato.

Busso alla porta diverse volte, ma non apre nessuno. Gli mando anche un paio di messaggi, ma lui non risponde.
Alla fine mi ricordo che Matt, solitamente, lascia la chiave della porta nascosta fra una delle piante.
O almeno lo faceva due anni fa quando era ubriaco quasi tutte le sere e a volte si dimenticava di prendere le chiavi di casa. Inizio a cercare e dopo un po' la trovo proprio dove ricordavo.
Appena entro in casa inizio a cercare con impazienza Matt o il suo cellulare, ma non trovo nessuno dei due.

Ad un certo punto sento dei rumori prevenire dal bagno e senza pensarci due volte apro.
Non avrei dovuto farlo. Appena apro vedo Matt con una bionda, intenti a scambiarsi saliva e non solo. Le mani della bionda vagano su tutto il suo corpo sensualmente e non oso immaginare cosa sarebbe successo se non li avessi fermati. Rimango lì, ferma sul posto aspettando che uno dei due dica o faccia qualcosa.

E non capisco questa strana sensazione che provo al petto quando li vedo e gli occhi che sento pizzicare. Non riesco a distogliere lo sguardo da loro neanche volendo.
È come se fossi attratta da puro  masochismo e tutto quello che riesco a fare è rimanere a guardarli interdetta.

I'll be wrong with you Where stories live. Discover now