Chapter 30

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Emma's P.O.V

Corro senza una meta nella speranza di dimenticare le parole di Matthew.
Probabilmente se mi vedesse qualcuno penserebbe che sono una pazza che corre alle due di notte con gli occhi rossi e il mascara colato.
E forse lo sono davvero. Sono stata una pazza e una stupida a dare una seconda possibilità a Matthew. Sapevo già ciò che avrebbe potuto farmi, ma gli ho continuato a dare opportunità su opportunità senza che lui mi dimostrasse mai nulla.

E non lo so neanche io perché l'ho fatto.
Forse il mio era solo altruismo.
Forse solo masochismo.
O forse stupidità, ma l'ho fatto.
E ci ho creduto per davvero.
Ma adesso il sogno è svanito e sono stata risucchiata all'interno della realtà.

Mi fermo in mezzo alla strada e inizio a fare dei respiri profondi nella speranza di calmarmi.
Sono consapevole che una macchina potrebbe investirmi da un momento all'altro, ma in questo momento non mi importa neanche di questo. Il dolore che sento internamente non può essere paragonato a qualsiasi dolore fisico.

E adesso so che sto impazzendo.
Sono nel bel mezzo di una strada e potrei essere investita da un momento all'altro, ma non riesco a smettere di pensare a te.
Piango e penso a te.
Mi metto le mani fra i capelli e penso a te.
Mi controlli la mente e io non posso farci più nulla.

«La gente dovrebbe passare, signorina.» mi dice un uomo, ma io non oso muovermi di li, il conducente dovrà aspettare se vuole passare. Il tipo inizia a urlarmi contro parole incomprensibili, ma non osa muoversi dalla macchina, probabilmente a causa del freddo di stanotte. Io stesso se non fossi cosi agitata e sconvolta sono sicura che tremerei di freddo.

Ad un certo punto un'altra auto incomincia a suonare il clacson, ma probabilmente vedendo che non mi muovo, si avvicina a me.

«Si può sapere che ti salta in mente?» mi dice lui prendendomi per il polso per poi farmi girare. Sto per urlare al tizio, di qui non so il nome, di lasciami stare se non vuole che chiami la polizia, quando mi accorgo che si tratta di Cameron.

Lo fisso stranita per un po' quando la sua risata mi distrae dai miei pensieri.
«Dalla faccia che hai fatto deduco che tu non mi abbia riconosciuto.»
Mi fissa per un po' fino a quando non fa una faccia contrariata nel vedermi in quello stato.

«Che cosa è successo? Non sembri avere una bella cera.» mi chiede guardandomi negli occhi che come per magia al suo sguardo si riempiono di nuovo di lacrime.

E vorrei tanto che fossi ancora tu quello a consolarmi da tutto questo dolore, ma non posso lasciare che entri ancora nella mia vita.
Ho già fatto un errore con Matt, non posso permettermi di commetterne un altro.
Eppure mi sembra ancora di avercelo addosso il tuo sguardo perquisitorio, mi sembra di rivivere ancora quelle sere di inverno a casa tua a parlare di quanto Matt fosse complicato 
o le tue parole dolci quando tutto andava per il verso sbagliato,
o i tuoi abbracci che avevano il potere di farmi dimenticare di tutto il resto.
Già, perché anche tu, come Matt sei stato una parte troppo importante della mia vita per essere dimenticato come se nulla fosse.

«Nulla di importante.» mento per cercare di farlo allontanare da me. Non voglio avere nulla a che fare con Matt o con i suoi amici al momento.

«Quante volte dovrò ancora ripeterti che non sai mentire Emma?» mi chiede lui alzando il sopracciglio come sua abitudine.

«Non sto mentendo.» gli dico già pronta per scappare, ma lui me lo impedisce giusto in tempo tenendomi per il braccio.

«Lasciami andare, ti prego.» lo supplico, ma lui scuote la testa come se avessi detto la più grande cazzata della storia.

I'll be wrong with you Onde histórias criam vida. Descubra agora