venticinque

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《 cosa vuole da me ?》

《 Vediamo》 si porta una mano sulla labbra , facendo finta di pensare 《 sapere chi sei veramente, cosa vuoi , e soprattutto perché hai ingannato mio figlio 》

《 io non ho ingannato Pavel, sono veramente innamorata di lui , lo amo più di me stessa 》

《 ma fammi il piacere, ti sei presa gioco di lui dal primo giorno , ovviamente mio figlio essendo un debole ci è cascato , ma adesso che ha deciso di lasciati , posso finalmente dimostrare che sei una bugiarda 》

《 dove vuole portarmi? 》

《 in un posto dove nessuno ti troverà   , dove resterai fino a quando non mi dirai chi sei 》

Volto la testa verso il finestrino e guardo la strada , sono nella merda fino al collo.

Percorriamo una strada di campagna , abbastanza disagiata.
La macchina si ferma davanti ad un casolare . Vengo afferrata per un braccio e fatta scendere.

Mi spintonano in modo poco carino  , e mi scortano all' interno .
La casa sembra essere abbandonata , anche se gli uomini presenti, si muovono con molta facilità, segno che vengo qui , diverse volte .

Al centro della stanza c'è una sedia.
Vengo fatta sedere , con le mani dietro la schiena, e  mi legano in modo abbastanza violento

《 eccoci qua 》 dice lui sedendosi davanti a me 《 adesso  ricominceremo daccapo , chi sei ? Cosa sei venuta a fare in Russia 》

《 non te lo dirò mai 》 spunto sfidandolo

Sospira un momentino e poi guarda l' uomo dietro di me , quest'ultimo mi afferra per il collo dandomi un doloroso manrovescio .
La testa slitta verso destra , un sapore metallico invade la mia bocca , il bastardo mi avrà rotto il labbro .

《 non lo sai che non si toccano le donne, brutto bastardo 》

《 tranne quelle traditrici come te 》 conclude

《 io non sono una traditrice!! Avevo bisogno di lavorare , poi il destino ha voluto che io conoscessi Pavel , e mi sono innamorata di lui 》

Mi guarda per alcuni istanti e poi scoppia a ridere
《 hai raggirato mio figlio, lo hai messo contro di me , non la passerai liscia 》

《 mi troveranno 》

《 non penso che verrà a cercarti qualcuno , prima di entrare qui, ho chiamato Pavel, stava partendo per la Svizzera, tornerà tra una settimana.  Sei sola , sei a mia completa disposizione 》 si alza dalla sedia e cammina lentamente verso di me .
Deglutisco a fatica ed inizio ad avere paura .

Quando mi ha raggiunta , si abbassa all' altezza del mio orecchio 《 dimmi perché sei qui, non voglio più ripetertelo 》

Mi volto a guardare il suo profilo e i nostri occhi si incrociano.
Sorrido perfidamente e gli sputo in faccia 《 sei l' uomo più orrendo che io abbia mai conosciuto 》

Abbassa la testa chiudendo gli occhi , con un tovagliolo si asciuga il viso , poco dopo si avventa sul mio collo

《 lurida puttana , pagherai per tutto quello che stai facendo 》

La sua mano stringe sempre più forte , i miei occhi sono spalancati, osservano i suoi minacciosi , mi manca l' aria , muovo le mani e scuoto le gambe , come se stessi per morire, poco dopo mi abbandono , cadendo in un sonno profondo.

Pavel

Non riesco ancora a credere che non ci sia più. 
Mi sono innamorato di quella ragazza dal primo giorno che l' ho vista .
Ho fatto sicuramente una cazzata , ho creduto ciecamente a mio padre , non ascoltando neanche una volta la sua versione.
Adesso mi ritrovo come un coglione a fare su e giù per la stanza , sperando solo che lei torni , torni da me .

Verità Nascoste Where stories live. Discover now