Capitolo 5 - Una notte al Museo

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I due ragazzi salirono in macchina, la quale partì a tutta velocità non appena la portiera si chiuse. Kaiba era davvero veloce a impartire ordini a tutti e i suoi sottoposti erano altrettanto veloci ad eseguirli.

Kimy appoggiò la testa sul sedile. – E'assurdo...- disse.

- Tutta questa storia non mi piace. – aggiunse Ricky – Carter ci ha attaccato, se proprio c'è qualcuno che pratica i Giochi delle Ombre allora questo era lui. –

- Sinceramente non credo che Kaiba ci stia accusando. – disse Kimy.

- Lo ammiri così tanto da negare l'evidenza? – chiese Ricky mentre cercava il suo smartphone.

- Ragiona una buona volta – lo riprese Kimy – Se lui pensasse che io e te siamo due pericolosi Dark Hunter ci lascerebbe in libertà così? –

Ricky ammise tra sè e sè che Kimy aveva ragione e probabilmente in quel Museo avrebbero ottenuto qualche risposta.

- Lo spero... -

L'auto si fermò davanti alla sua destinazione. Il Museo Egizio di Domino era una elegante costruzione moderna appena fuori il centro della città. Era uno dei Musei Egizi più importanti del mondo e migliaia di visitatori facevano la fila ogni giorno per ammirarne i reperti esposti.

Non appena i due ragazzi si avvicinarono all'entrata, un tizio in abito elegante e auricolare si avvicinò a loro.

- Vi stavamo aspettando, seguitemi. – disse con aria professionale.

- Comincio a stancarmi di essere ricevuto dai Man in Black, dici che prima o poi qualche alieno ce lo faranno vedere? –

Il tizio in abito elegante fece finta di non sentire, Kimy iniziò a ridacchiare coprendosi la bocca con la mano.

Vennero accompagnati attraverso alcune sale chiuse al pubblico. Le luci soffuse e la penombra rendevano quel posto pieno di maschere funerarie, sarcofagi e statue di divinità animale vagamente spettrale. Finalmente, giunsero davanti una piccola sala illuminata a giorno, dove una donna di mezza età stava esaminando uno strano reperto a forma di gatto.

Il loro accompagnatore fece cenno di entrare e poi li annunciò: - Signora Ishtar, Richard Harris e Kimberly Campbell sono arrivati. – poi se ne andò.

La donna posò delicatamente l'oggetto che aveva in mano, si sfilò gli occhiali e si girò verso i due.

Ishizu Ishtar era una donna di origine chiaramente egiziane, con la pelle scura e grandi occhi neri. I capelli erano raccolti in una coda di cavallo ed erano corvini con qualche striatura bianca. Indossava uno strano abito, probabilmente tipico della sua terra natia e sopra un camice bianco.

- Venite pure avanti, Kaiba mi ha già informato di tutto – disse senza troppi giri di parole.

I due ragazzi si posero davanti a lei aspettando che si decidesse a rivelare qualcosa.

- Ragazzi miei, non siate preoccupati, io sono qui per aiutarvi. – disse la donna sorridendo.

- Sì ma aiutarci per cosa? – disse Ricky guardandosi intorno alla ricerca di indizi.

- Ricky non essere maleducato... - intervenne Kimy – Lo scusi, oggi non è stata propriamente una giornata semplice per noi. –

- Posso immaginarlo, Kaiba non va tanto per il sottile quando ci sono avvenimenti del genere. Tuttavia ho analizzato il filmato del duello e mi sono fatta un'idea della situazione. – Ishizu si diresse verso un armadietto a chiave, lo aprì e ne tirò fuori un cofanetto.

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