Capitolo 17 - Un sacrificio sofferto

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Proprio mentre stavano per uscire, Riyad e Karimah arrivarono di corsa.

- Il Gran Sacerdote è qui? – chiese la sacerdotessa ansimando.

- Che succede? – Seth era alle loro spalle.

I due sacerdoti si inginocchiarono.

- Maestro! – disse Riyad – Le truppe di Uriel sono fuori le nostre mura, procediamo secondo i piani? –

- Uccideteli tutti ma assicuratevi di recuperare l'Anello nel Millennio. – tuonò Seth.

D'un tratto la terra tremò, tanto che i presenti nella sala caddero a terra.

- Cosa è stato? Un terremoto? – Karimah corse verso l'unica finestra della sala. Non appena si sporse fuori la sua espressione mutò in una smorfia di terrore.

Gli altri si precipitarono a vedere.

Sulla città erano apparse tre gigantesche creature che stavano distruggendo tutto. Stavano inoltre assorbendo qualcosa dai cittadini, scena che Ricky e Kimy avevano già visto.

- Le tre creature sono le Divinità Maligne: il Malvagio Avatar, il Malvagio Terrorizzatore ed il Malvagio Annientatore. – disse Ricky – Uriel ha usato l'Anello per evocarle contro di voi. –

- Quello che stanno assorbendo sono le anime delle persone – aggiunse Kimy – Più ne assorbono e più diventano potenti. –

I tre sacerdoti guardarono i ragazzi basiti.

- Come fate ad avere tutte queste informazioni? – chiese Seth.

- Nel nostro tempo stiamo affrontando la stessa minaccia, siamo venuti a recuperare Slifer proprio per questo motivo. – rispose Riky.

- Capisco... - Seth chiuse gli occhi per pensare. – Voi due, prendete la vostra carta e mettetevi al riparo, noi tre andremo sul tetto ed evocheremo le Divinità Egizie. –

Ricky e Kimy si diressero quindi verso l'esterno e salirono su una torre, da dove potevano ammirare il triste spettacolo. Il cielo si era oscurato e le tre malvagie entità continuavano a seminare morte e distruzione.

Poi Ricky posò lo sguardo sul tetto del Palazzo Reale e li vide. I tre sacerdoti erano uno accanto all'altro. Sentì che intonavano una specie di formula magica e poi loro apparvero.

Le tre Divinità Egizie arrivarono dal cielo, in tutta la loro potenza. Obelisk il Tormentatore avanzava da terra e incrociava i pugni con Terrorizzatore. Drago Alato di Ra si lanciava in picchiata contro Avatar e Slifer il Drago del Cielo stringeva con le sue spire Annientatore.

- Sì! – disse Kimy – Ora gliela faranno vedere! –

- Non ne sarei tanto sicuro Kimy, guarda lì. –

Le tre Divinità non riuscivano a scalfire le loro controparti malvagie, anzi più si lanciavano all'attacco e più venivano indebolite.

- Dannazione! – urlò Seth – Non riusciamo a sconfiggerli, questa è la fine! –

- Maestro dobbiamo provare ad evocare Holactie il Creatore della Luce, come fece il Faraone contro Zorc. – disse Karimah.

- Non essere sciocca, non abbiamo quel potere... solo Atem poteva fare una cosa del genere. – replicò Seth.

- Forse se potenziamo la Barra del Millennio potrai riuscirci... - disse Riyad.

- Per fare una cosa del genere ci vogliono... no, cosa avete in mente di fare? –

Riyad e Karimah si guardarono negli occhi e poi si scambiarono un segno d'intesa. Indietreggiarono qualche passo ed alzarono i loro Oggetti del Millennio al cielo, poi pronunciarono un misterioso rituale in una lingua proibita.

I loro corpi iniziarono a svanire e si tramutarono in due sfere di luce, gli Oggetti del Millennio caddero a terra. Le sfere danzarono nell'aria e si adagiarono nella Barra del Millennio di Seth.

Il Gran Sacerdote aveva di nuovo il volto rigato dalle lacrime. – Siete due stolti, non avreste dovuto sacrificare le vostre vite... perdonate la mia debolezza! –

Ricky e Kimy assistettero alla scena senza dire una parola. Seth aveva già perso la sua amata in quel modo, ora anche i suoi discepoli.

- Io ti evoco Holactie il Creatore della Luce, fa che il sacrificio di questi giovani non sia stato vano! –

Le tre divinità si misero una accanto all'altra e le loro figure si unirono in una. La luce che generavano era troppo forte, così Ricky e Kimy dovettero coprirsi gli occhi con le mani. L'ultima cosa che Ricky riuscì a intravedere, fu una figura alata che faceva a pezzi le Divinità Maligne, poi l'energia generata dallo scontro fece perdere i sensi a lui e a Kimy.

Riaprirono gli occhi nella sala con l'arco, il Vagabondo era ancora lì vicino a loro.

- Bentornati. – esordì.

I due ragazzi erano ancora frastornati, ma lentamente riuscirono a riprendere il controllo dei loro corpi.

- Allora, che notizie mi portate dai miei amici "dell'altra parte". – chiese l'uomo.

- Hanno combattuto contro le Divinità Maligne, quei due giovani sacerdoti... si sono sacrificati per salvare la città. – disse Kimy con tono triste.

- Le anime di quei due sacerdoti ora sono infuse in Holactie il Creatore della Luce e sapete una cosa? Voi siete la loro reincarnazione. –

Ricky e Kimy si guardarono sbigottiti.

- Avevamo notato la somiglianza... ma non avrei mai pensato ad una cosa simile. – disse Kimy.

- Ecco perché ci stanno alle calcagna, le nostre anime hanno il potere per evocare la Divinità Suprema. – aggiunse Ricky.

- Esatto, siete gli unici che possono fermare quei tre incoscienti. – disse il Vagabondo, alzandosi in piedi. – Avete recuperato Slifer? –

Kimy lo prese e lo mostrò. – Sì ed abbiamo ricevuto in dono anche due carte da una ragazza chiamata Kisara. –

Ricky estrasse la sua carta e la osservò.

- Ehi Kimy guarda, adesso è apparsa l'immagine. Solo che io non posso usare questa carta nel mio deck... -

Kimy tirò fuori la sua.

- Hai ragione, anche per me è totalmente inutile. –

Il Vagabondo sbirciò le carte e fece un sorriso.

- E' ora di tornare a Domino City, Seto avrà bisogno di una mano ed io non posso tirarmi indietro. –

Il Vagabondo si tolse la kefiah e mostrò il suo volto. Ricky e Kimy rimasero a bocca aperta.

- Ma tu sei... Yugi Muto! – dissero in coro.

Anche lui era invecchiato, ma conservava sempre un aspetto giovanile dovuto forse alla statura. I suoi inconfondibili capelli erano sempre del colore originale e non sembravano aver subito lo scorrere del tempo. Solamente il suo viso era più maturo ed assomigliava molto di più a quello del suo alter ego di un tempo.


- Lei è un mito! E' il Re dei Giochi... cosa ci fa in un posto simile? – chiese Ricky.

- A volte anche il Re dei Giochi ha bisogno di stare solo... - replicò lui.

- Signor Yugi, per me è un onore incontrarla. – Kimy lo disse facendo un leggero inchino.

- Raccogliamo gli Oggetti del Millennio e torniamocene a casa, il nostro lavoro qui è finito. – disse ai ragazzi.

I tre ripresero tutte le loro cose e fecero ritorno all'aereoporto del Cairo, dove un aereo marchiato KC diretto a Domino City li attendeva.

Yu-Gi-Oh! - Shadow of the GodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora