Cap. 17

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Alex's P.O.V.

Mi sveglio al mattino con la sensazione di qualcuno che mi stringe a sé, solo che questa volta sapevo di non dovermi sentire spaventata, sapevo che era Kyle e sapevo di essere al sicuro. Sposto il mio sguardo sul suo viso e lo trovo sveglio.

"Buongiorno" mi dice sorridendo e guardandomi negli occhi

"Buongiorno" gli rispondo

Sembra esitare un attimo prima di aggiungere "Abbiamo bisogno di parlare Al, è importante". Corrugo la fronte sovrappensiero, non ho idea di cosa voglia dirmi, e aspetto che continui "Ti ricordi nulla di ieri notte?", mi chiede.

"No" rispondo "Perché?"

"Hai avuto un incubo, e ti sei svegliata che avevi quasi le allucinazioni, non hai permesso a nessuno di avvicinarsi a te... Alla fine sono riuscito ad abbracciarti e calmarti" Per risposta lo guardavo scioccata

"I-io non capisco..."

"Al devi smetterla. Ti tieni tutto dentro, tutto quello che ti è successo, non è possibile, non vedi che ti distrugge? Ti stai facendo del male"

"Kyle sto bene, non ho bi-"

"Al ti devi far aiutare da qualcuno, da uno specialista" Mi immobilizzo appena capisco cosa intende "Fidati che è la cosa migliore"

"Cosa?" Mi metto a urlare, gli do uno spintone e mi alzo a sedere "Non sono pazza, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno io. Te l'ho già spiegato, ci sono già stata e non è servito a nulla, non sono riusciti a farmi parlare"

"Ti prometto che non sarà così... La conosco è una brava ragazza, ti sentirai a tuo agio..." dice

"No. Non ci voglio andare e non lo farò, fine della discussione"

Kyle mi guarda freddo "Mi dispiace devi. Ho già parlato con mamma e papà, sono tutti d'accordo... Non hai scelta" Appena realizzo quello che dovrò fare mi si riempiono gli occhi di lacrime "Ti prego Kyle non farmi questo..." lo supplico.

Per qualche secondo sembra esitare ma ritorna presto sulla sua decisione precedente "No, Alex devi. Mi dispiace. Lo faccio perché sei la mia migliore amica, ti voglio bene. Voglio aiutarti."

"Vattene" gli ordino. Quando realizzo che non ho nessuna scelta mi ritornano in mente tute le volte che i miei genitori avevano provato a farmi parlare "Kyle vattene, lasciami sola". Lo sento sospirare e sento che si alza e chiude la porta.

Mi butto sul letto sconsolata, realizzo in fretta quello di cui ho bisogno. Una via di uscita: ho bisogno di sentirmi normale, ho bisogno di parlare con qualcuno che non sa nulla di tutto questo, che non mi guarda con occhi diversi o pietosi.

Afferro il telefono in fretta e scrivo il numero con cui Cole mi aveva chiamato, e risponde immediatamente

"Alex" sento la sua voce sorpresa ma contenta "Giuro che sei l'ultima persona da cui mi aspettavo una telefonata, tra l'altro così presto. Che succede?"

"Balzo scuola" gli sussurro, mi ricordo di quando Logan mi aveva avvertito del fatto che Kyle poteva sentirmi dalla stanza, "Che ne dici se cambiamo i piani e ci incontriamo da un quarto d'ora?"

"Perfetto" dice "Non credo che sarei riuscito a concentrarmi troppo a scuola... Avrei pensato troppo al nostro incontro"

"Ci vediamo al parco" gli ricordo prima di mettere giù. Rimango in pigiama e scendo in cucina da Susan per dirle che non avevo voglia di andare a scuola. Susan mi guarda con occhi colpevoli e mi chiede "Riguarda lo psicologo vero? Alex ho pensato fosse una buona idea..." la guardo negli occhi prima di affermare "Beh hai pensato male. Non eravate voi a dover decidere"

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⏰ Last updated: Jul 09, 2017 ⏰

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