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Erano le 10:00 di un sabato mattina e aliendaddy ancora non gli aveva risposto al messaggio mandato ieri pomeriggio

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Erano le 10:00 di un sabato mattina e aliendaddy ancora non gli aveva risposto al messaggio mandato ieri pomeriggio. Jungkook ci rimase male, ma da un lato era sollevato. Non sapeva cosa gli fosse preso ieri per scrivere un messaggio del genere, adesso moriva dall'imbarazzo al solo pensarci.
Basta, ora vado a fare una passeggiata al parco per distrarmipensò ad alta voce, alzandosi dal divano e iniziando a prepararsi per uscire. Dopo che fu lavato e vestito mandò un messaggio a Hoseok:  «Buongiorno cavallo! Ti va di uscire con me ed andare al parco?».
Quando finì di scrivere uscì chiudendo la porta dietro di sé; incamminandosi verso il parco, indipendentemente dalla risposta che avrebbe dato il maggiore. Molti problemi affliggevano Jungkook in quel momento, e non solo il mancato messaggio di aliendaddy, anzi avrebbe preferito che quello fosse il suo unico pensiero. Si sentiva solo, sebbene avesse dei genitori e amici presenti.
Quel senso di solitudine che gli attanagliava la mente fino alla viscere del suo corpo; sentiva un vuoto dentro di se inspiegabile. Per quanto ci provasse non riusciva a capire da cosa fosse causato. Molti gli dicevano che forse era per la mancanza di un'amante nella sua vita, qualcuno che si prendesse cura di lui e che lo facesse sentire amato. Ma Jungkook non credeva nell'amore.
Per lui esisteva solo il sesso e nient'altro; forse questa sua idea era stata scaturita alla visione del rapporto tra i suoi genitori frantumarsi, divorziando dopo numerose liti. Portandolo ad avere relazioni basate sempre e unicamente a scopo sessuale, allontanandosi ogni volta dal suo compagno di giochi quando scopriva che costui provasse dei sentimenti per lui.
Tutto ad un tratto sentì una presa forte sul suo braccio e qualcuno lo strattonò facendolo quasi cadere. Perso nei suoi pensieri non riuscì a reagire a modo chiudendo gli occhi di scatto e iniziando a provare paura per la sua vita, ma svanì quando sentì una risata che conosceva fin troppo bene giungergli all'orecchio. Aprì gli occhi lentamente, ancora insicuro di cosa stesse accadendo, vedendo Hobie piegato in due dalle risate.
Ma sei scemo in culo allora! Ti sembrano scherzi da fare?quasi urlò Jungkook appoggiando una mano sul suo petto, vicino al cuore, sentendolo battere forte per lo spavento appena preso. Ma dai kookie. Non sapevo che fossi così facile da spaventare si giustificò smettendo finalmente di ridere e asciugandosi le piccole gocce d'acqua che si erano formate ai lati degli occhi.
Vai a fanculo Jung Hoseok disse in riposta, cominciando a rincorrere l'amico che nel frattempo era sfuggito alla sua ira.

asmr ➢ kth×jjkWhere stories live. Discover now