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Giunti al parco presero posto sotto ad un albero, sopra la soffice erba che si muoveva grazie alla leggera ebbrezza regalata dal vento. “Che mi racconti?” dopo un lungo silenzio in cui i due riprendevano fiato dalla corsa appena fatta, Jungkook, prese parola per primo. Hoseok non rispose subito, concentrato ad osservare l'immenso cielo azzurro privo di nuvole. “Che cosa ti dovrei raccontare?” finalmente parlò iniziando a giocare con i fili d'erba accanto a lui. Jungkook ammiccò e disse: “Della bionda che era in tua compagnia l'altra volta in discoteca, per esempio”. “Ci stiamo frequentando. Credevo che fosse solo una botta e via, ma mi ha letteralmente rubato il cuore” rispose con occhi sognanti. Strappò i fili d'erba con cui prima stava giocando e li buttò sopra il viso di Jungkook che non riuscì ad evitarli avendo gli occhi chiusi. "Yah!" per ripicca il piccolo li prese e compì lo stesso gesto del suo amico. Scoppiarono a ridere e Hoseok levò un filo d'erba imprigionato tra i capelli di Jungkook. “E tu con quel tizio? Ti scrive ancora commenti sconci?” Jungkook rimase confuso da quella domanda. “Tu come fai a saperlo? Non mi sembra di avertelo detto” corrugò la fronte cercando di ricordare, invano, se avesse più o meno accennato l'argomento al più grande. “Grazie a Jimin, ovvio. Lo sai che è peggio delle vecchie pettegole, ogni cosa che gli si dice poi lo viene a sapere automaticamente tutto il mondo” disse osservando l'espressione confusa di Jungkook scomparire. “Quindi immagino che anche tutti gli altri lo sappiano” anche se non era una domanda Hoseok annuì, scatenando così insulti contro Jimin nella testa di Jungkook. “Ieri ho postato una foto su instagram e scorrendo tra i commenti ho visto un profilo che dal nome mi sembrava molto familiare, così senza pensarci due volte ho cliccato su questo profilo e indovina?” domandò a Hoseok, ma nemmeno un minuto che si rispose da solo “Era lo stesso ragazzo che avevo visto dalla foto profilo di taealiendaddy!”. Non aveva assolutamente intenzione di dirgli del messaggio che gli aveva inviato, l'imbarazzo vinceva su tutto. “Questa situazione è assurda” constatò il maggiore con sguardo incredulo. “Lo so. Sembra di essere dentro una serie TV, abbastanza trash aggiungerei” si aggiustò i capelli che erano stati scompigliati dal vento e con un sorriso malizioso dipinto sul volto continuò: “Però non mi dispiace”.
