asmr ➢ kth×jjk

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Quel barman aveva un qualcosa che lo attirava. Non solo per il suo aspetto fisico niente male, insomma: capelli tinti di un grigio chiaro quasi bianco con una frangetta a coprirgli gli occhi a mandorla di un colore tendente al castano chiaro, un carinissimo e piccolo neo a caratterizzargli il naso e delle labbra rosee che venivano voglia di baciarle solo a guardarle. Dire che Jungkook non era anche solo minimamente interessato a quel ragazzo era un vero e proprio eufemismo. Così, con tutto il coraggio che aveva in corpo si diresse nella zona bar mentre il barman stava finendo di sistemare i bicchieri di vetro negli appositi contenitori.
“Hey, un bicchiere di vodka alla menta per favore” disse Jungkook cercando di rendere il suo tono di voce il più sensuale possibile, sfoderando tutto il suo charme. Dall'altra parte il grigio si sorprese nel vedere "il ragazzo dalle belle cosce" come lo aveva soprannominato, intento a provarci con lui. Perché una cosa che aveva capito in 22 anni di vita è che se uno beve un cocktail come se stesse facendo un pompino guardando nella tua direzione, allora non era una coincidenza. Poche ore prima era nervoso al sapere che Jeon Jungkook, il suo youtuber preferito di video ASMR (che tutto gli provocava tranne sonnolenza), era diretto al pub in cui lavorava da 2 settimane contate e con cui tra l'altro ci messaggiava via instagram. Il più piccolo non l'aveva riconosciuto, forse a causa del suo cambiamento di acconciatura e quant'altro.
«peggio di così non poteva andare» pensò Taehyung cercando di concentrarsi sul suo lavoro, ignorando gli sguardi persistenti del castano.

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Jungkook sbuffò. Il barman che gli ricordava tanto Ken Kaneki di Tokyo Ghoul non lo calcolava più nonostante i suoi tentativi di farsi notare. Voleva fare lui il primo passo ma non sapeva cosa dirgli. Preferiva i fatti alle parole.
“Lavori qui da poco?” finalmente Jungkook decise di rompere il ghiaccio rivolgendogli per la prima volta parola. Taehyung preso alla sprovvista fece cadere un bicchiere di vetro pronto a sfracellarsi al suolo in mille pezzi, ma fortunatamente non fu così.
“Scusami non volevo spaventarti” disse imbarazzato Jeon sorreggendo in mano il bicchiere che stava per fare una brutta fine se non fosse stato per lui. Sperava di farlo eccitare non di certo farlo morire di infarto.  “Tranquillo. Anzi grazie per averlo preso” rispose mettendolo al suo posto dopo avergli dato una pulita. “Immagino che non sarebbe stato bello subirsi un cazziatone da parte del tuo capo” scherzò rimettendosi seduto visto che per afferrare il bicchiere si era sporto dal bancone ed era quasi sopra ad esso. “In verità non proprio. Il proprietario di questo locale è il mio fidanzato quindi avrebbe chiuso un occhio se si tratta di me”.
Jungkook non sapeva come reagire a quella confessione, quindi decise di cambiare argomento non dandosi per vinto. “Comunque ancora non mi sono presentato. Mi chiamo Jungkook” sfoderò il suo solito sorriso da coniglietto aspettando che l'altro si presentasse a sua volta.
“Taehyung” pronunciò solamente, accorgendosi solo adesso di aver detto a Jung-fottuto-Kook di essere fidanzato. Si maledì interiormente e maledì anche il suo ragazzo Park Bogum per avergli chiesto di lavorare in quel posto.