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• Attenzione: è presente una scena smut.

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Jungkook picchiettò nervosamente le sue lunghe dita sulla sua coscia. Alzò il braccio rivestito da una semplice felpa giallo canarino guardando il suo orologio da polso.
«16:40. Perfetto» pensò accorgendosi che tra poco sarebbe arrivato a Daegu. Fissò il paesaggio che scorreva veloce dal finestrino leggermente appanato per via del freddo. Si maledisse mentalmente per aver solamente indossato una felpa quel giorno ed adesso ne stava riscattando le conseguenze. Non dovette aspettare molto prima che il treno giungesse a destinazione invitando i passeggeri a scendere. Da lì a poco avrebbe visto Taehyung e il solo pensiero gli metteva ancora più ansia. Cosa gli avrebbe detto? Cosa avrebbero fatto? In che posto sarebbero andati?. Tutte domande di cui non aveva la minima idea di quale fossero le risposte. Appena mise piede nella stazione vide la persona che riempiva di pensieri la sua testa; era appoggiato al muro accanto alla macchina che serve per timbrare i biglietti del treno, con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo puntato sul suo telefono. Andò verso la sua direzione posando una mano sulla sua spalla per attirare l'attenzione del maggiore.
“Ciao Taehyung” disse imbarazzato. Taehyung si tolse velocemente le cuffie e ricambiò il saluto, continuando con: “Ti andrebbe di andare in centro? Devo comprarmi una camicia da Gucci”.
Dopo che Jungkook annuì in approvazione finalmente raggiunsero il centro. Sotto la guida di Taehyung trovarono il suo negozio preferito ed una volta entrati furono colpiti dal calore del posto. Il più grande cominciò subito a vagare da una parte all'altra come se fosse un bambino dentro ad un negozio di caramelle.
“Jungkook ti piace questa camicia?” la prese mostrandogli il vestiario; era azzurra e sopra il colletto c'era ricamato l'iconico serpente di Gucci. “È bella tae. Certo però che il prezzo è tutt'altra cosa” rispose guardando il costo della camicia: 500.000 won*. Più stava in quel negozio e più si sentiva povero.
“Allora me la prendo. Prima di comprarla voglio provarla. Accompagnami in camerino” e con quelle parole nella mente di Jeon Jungkook apparve involontariamente l'immagine di Taehyung a petto nudo, facendolo arrossire fino alla punta delle orecchie. Lo seguì in silenzio scacciando dalla mente ogni cosa a sfondo sessuale che aveva come protagonista il grigio. Fortunatamente i camerini erano tutti vuoti; era il lunedì di una freddissima giornata di ottobre in fondo, quindi era più che comprensibile che le persone preferivano stare nelle loro case al caldo e nella comodità assoluta.
“Tienimi il giubbotto kookie” gli diede la sua giacca di pelle e si chiuse all'interno del camerino. Nel mentre Jungkook si teneva occupato con dei stupidi giochi di cucina che aveva scaricato per noia mesi fa sul suo cellulare.

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“Uff” Jungkook sbuffò, controllando per l'ennesima volta l'orario dal suo smartphone. Taehyung era ormai chiuso da mezz'ora in quel camerino e non ne poteva più di aspettare. Si chiedeva il perché ci mettesse così tanto solo per indossare una fottuta camicia.
“Hyung” bussò, aspettando un segno di vita da parte dell'altro,  che non arrivò mai. Spazientito aprì di scatto la porta trovandosi davanti una scena che fece smuovere qualcosa all'interno del suo organismo. Taehyung, senza maglietta, stava giocando a Pokémon Go ed era impegnato a catturare un Pokémon presente nello stanzino.
“Kim Taehyung! Ma si può sapere che stai facendo?” chiese cercando di non guardare il suo petto invitante. Non poteva avere un'erezione nel bel mezzo di un'uscita con Taehyung, sopratutto se la causa di esso era proprio lui.  “Oh Jungkook-sshi” squittii sorpreso, troppo preso dal gioco per rendersi conto di cosa succedeva nell'ambiente circostante. “Scusami mi sono distratto”.
“Fa ni-niente tae. Ora esco che ti la-lascio finire di vestirti” balbettò non riuscendo a far attenuare quell'improvviso senso di calore che predominava il suo basso ventre. Stava per mettere piede fuori da quella stanza che era diventata troppo soffocante per lui, ma fu sbattuto al muro con una velocità da record. Guardò Taehyung negli occhi, scelta di cui si pentì successivamente visto che gliel'aveva fatto diventare ancora più duro.
“Sembra che tu abbia un problemino da risolvere” guardò il cavallo dei pantaloni dell'altro, dove si poteva benissimo notare un rigonfiamento. Catturò con un veloce scatto le sue labbra, facendo emettere a Jungkook un gemito interrotto da quel contatto inaspettato. Il bacio divenne sempre più passionale, le loro labbra non si staccavano nemmeno per un attimo. La lingua di Taehyung danzava con quella di Jungkook, in un ballo che solo loro due conoscevano. Il grigio guidato dall'eccitazione scontrò i suoi fianchi con quelli del castano, gemendo insieme per il contatto rude tra i loro peni.
“È m-meglio che c'è ne andiamo prima che la situazione degeneri” Jungkook provò a staccarsi dal maggiore che gli stava marchiando il collo con baci e succhiotti. Taehyung mugugnò in disapprovazione, ma poi cercò di ricomporsi sistemandosi i capelli alla bel meglio. “Tanto avremo tempo per continuare” disse facendo l'occhiolino al minore che sorrise divertito.