Capitolo 3. Un incontro Particolare

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Eccolo che si avvicina…Ania smetti di guardarlo...girati…fa finta di parlare con le ragazze, sii disinvolta, non fartene accorgere!

Ripetevo tra me e me, quando con un affascinante sorriso mi salutò ed io non potei far ameno di guardarlo:

<<Disturbo ragazze?>>, si sedette accanto a me e le salutò.

Le due continuarono a guardarle quasi impressionate e Hanna con una vocina rispose <<Oh non figurati!>>

Non sembravano togliergli gli occhi da dosso, quando lui rivolse il suo sguardo incuriosito verso di me:

<<Ciao Ania,  ci rivediamo…>>

<<Ciao Nathan…hai affittato una stanza qui??>>,domandai ironicamente e nello stesso tempo incuriosita, suscitando un risolino timido da parte delle due ragazze.

<<A dir il vero no, ma se vuoi mi trasferisco nella tua>>, rise e mi guardò con quello sguardo penetrante e provocatorio.

<<Oops vi lasciamo soli…>>, disse Hanna e Bea rise imbarazzata, <<Ania, non credevo che fossi attratta da tipi come lui…>> e deglutì.

<<Tipi come lui??>>, domandai piuttosto perplessa quando le due ridendo se ne andarono continuando a fissarlo con interesse.

<<Come ti conoscono?>>

<<Beh, Ania, qui tutti mi conoscono>>, sorrise.

<<Oh bene, sei il facchino del college allora??>>, domandai prendendolo in giro.

<<Me la pagherai per questa insinuazione, e molto presto…>>, mi guardò con quello sguardo minaccioso e d’ironia, e poi rise,  <<Vedrai, Ania>>, si alzò e se ne andò salutandomi.

Hanna e Beatrice si avvicinarono e , dopo averlo guardato un’ultima volta, dissero:

<<Mettersi con uno come lui non è un lusso che possono permettersi tutte>>, intervenne Hanna.

<<Troppo convinto…bello ma impossibile>>, sbuffò  Beatrice.

<<Oh eccolo, sta passando di qua!!>>, sussurrò Hanna, quando Beatrice mi guardò e sorrise, <<Poi mi ringrazierai…>>,mi sussurrò e disse con voce sostenuta <<Bello il tuo fidanzato comunque...>>  guardandolo.

Lui si voltò verso di noi, accorgendosi di ciò, <<Io ed Ania siamo in fase di conoscenza, ma presto si parlerà d’altro qui dentro…>>; ridacchiò e sparì come il vento.

Le guardai basita e piuttosto infuriata, <<Io devo andare…>>

<<Ania tutto bene??>>, domandò Beatrice avvicinandosi a me prendendo la mia mano.

<<Si, sono solo stanca…vado a riposare>>, corsi via da lì, da quel disagio. Non mi ero mai trovata in una situazione simile in tutta la mia vita.

Salendo le scale vidi scendere la tatuata involgarita, e proseguii per la mia strada, ma alla curva della scalinata mi fermò e mi guardò minacciosamente negli occhi:

<<Cosa ti salta in mente pivellina?!>>

<<Ma che problemi hai!! Cosa vuoi??>>, cercai di liberarmi dalla sua salda presa.

<<Stavi facendo la cascamorta col mio uomo! Ma sei matta?!>>

<<Nathan?? Il  tuo ragazzo??>>, domandai perplessa e sconcertata al suo sì.

<<Credevi davvero che un figo come lui si rapportasse con una sfigata come te??>>, disse con rabbia, mentre le altre due ridevano alle sue spalle.

<<Ma non avete di meglio da fare??>>, sentii la voce di Nathan alle mie spalle.

Mi voltai e mi avvicinai a lui, piuttosto turbata da tutto ciò. Lui mi guardò:

<<Andiamo Ania! Le dai retta?? Mi meraviglio di una intelligente come te…e anche molto educata per non mandarle a quel paese!>>, mi sorrise, sembrava prenderle in giro.

<<Oh bene Nathan, giusto…>>, sussurrò la capobanda, abbassando il capo al suo richiamo.

<<Sono sempre stato un signore mie care…e Wanda, tra noi non c’è mai stato nulla, dopotutto quello che è successo…dovresti saperlo>>, la squadrò con  disprezzo e se ne andò via con me.

<<Scusa se mi intrometto…>>, alzai gli occhi verso di lui e ci fermammo appoggiati alla ringhiera delle scale.

<<Tranquilla, dimmi>>

<<A cosa si riferiva quella zoticona?>>

Sorrise, <<E’ una storia lunga, ma sappi solo che io non sono il pezzo di merda che fa soffrire le ragazze, il badboy stronzo e cazzate di questo tipo. Io sono un ragazzo  che è stato deluso,  ma posso reputarmi forte e abbastanza sveglio da fare quello che andava fatto. Buon pranzo Ania Steeven>>, se ne andò dopo avermi sorriso, lasciandomi perplessa più di prima.

Rientrai in camera mia e vidi Beatrice che si stava truccando. Appena mi vide si alzò dalla toletta:

<<Ania muoviti! I piatti non si riempiono da soli! Ci sarà una fila in mensa e oggi, dato che è il primo giorno dell’anno, ci saranno molte più cose da mangiare>>

Iniziai a prendere le mie cose e ci dirigemmo alla mensa.

<<Com’è andata col bell’imbusto? Lo hai più visto??>>, mi guardò con un sorrisetto incuriosito, mentre facevamo la fila col vassoio tra le mani.

<<Oh si…ehm sai per caso cosa ci faceva lui con una certa Wanda…hai presente>>

Il suo sguardo si agghiacciò e mi interruppe subito:

<<Oh si...si è sentito parlare per mesi di loro al college…o almeno era quello che raccontava lei l’anno scorso…>>

<<E cosa raccontava??>>

Si guardò intorno,<<Ah grandioso! Eccola, non possiamo più parlare>>, mi sussurrò.

Mi voltai ed era tre persone dopo di noi.  Sbuffai:

<<Allora finiremo il discorso dopo>>, dissi.

SPAZIO ALL'AUTRICE:

Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Dimostratemelo con un bel voto e commento! Ciao a tutti e al prossimo capitolo!"😘

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